La ristorazione italiana sotto la lente di ingrandimento della ricerca realizzata da The Fork in collaborazione con l’agenzia NellyRodi: evidente un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, con l’esperienza culinaria sempre più caratterizzata da personalizzazione, sostenibilità e connessioni umane.
I trend individuati
La libertà di scegliere come vivere l’esperienza al ristorante è un elemento centrale. I consumatori desiderano spazi che si adattino ai loro bisogni sociali, che siano soli o in compagnia. I ristoranti si evolvono per offrire ambienti che promuovono sia la convivialità sia il comfort in solitudine. Delicato a Contigliano, ad esempio, incoraggia le cene in solitaria per concentrarsi sui sapori; Fiuto a Roma, accoglie anche gli animali domestici con un menù gourmet dedicato; Cuculia a Firenze, offre una libreria specializzata in gastronomia per arricchire l’esperienza culinaria.
In una società frenetica, cresce il desiderio di momenti che favoriscano il benessere fisico e mentale. Ci sono ristoranti che abbracciano un approccio olistico, integrando design, materiali, illuminazione e suoni studiati per il relax. I menù sono arricchiti da ingredienti naturali e salutari tipo Libra Antiageing a Bologna, dove chef e nutrizionisti collaborano per creare menù anti-aging; Govinda a Milano, che offre piatti ispirati alla cucina ayurvedica; Organika a Cortona con una cucina dall’approccio sostenibile ed evolutivo.
Il ritorno alla sostenibilità e alla semplicità è una priorità. I ristoranti si concentrano su ingredienti locali e stagionali, promuovendo una cucina autentica che rispetta l’ambiente e supporta le economie locali.
Ad esempio Agriturismo Tenute Costadoria a Valledoria, che promuove una cucina a km zero; La Torretta Bio-Agriturismo a Guardiagrele, che utilizza prodotti biologici e stagionali per esaltare i sapori della regione; Agriturismo Rossolampone a Cerreto Laziale è un’azienda agricola che propone piatti a km zero à La Carte o attraverso tre menù degustazione: vegan, vegetariano e uno con carni allevate all’aperto e nutrite con alimentazione biologica.
In un mondo sempre di fretta e alla ricerca di piaceri spontanei, i consumatori vogliono vivere appieno il momento, esplorando nuovi orizzonti culinari e semplificando l’esperienza del cibo. Menù degustazione in meno di un’ora, street food gourmet e formati portatili ridefiniscono le regole della ristorazione, rendendola più agile e accessibile. In Italia si segnalano: Fish’n street a Genova che propone street food con ingredienti selezionati, Lasagna Factory a Milano che mette al centro della sua proposta la lasagna con tanto di menù all you can eat; Panefratteria a Cagliari, trattoria unica che celebra la tradizione sarda attraverso piatti a base di pane ispirati al PaneFrattau, unendo modernità e autenticità in un’atmosfera accogliente arricchita da dettagli di design e opere di artisti locali.
Le innovazioni
Nel 2025, la ristorazione si trasforma grazie a una serie di innovazioni che coniugano tecnologia avanzata, sostenibilità e un’esperienza cliente sempre più personalizzata. Tra le principali tendenze emergenti troviamo la divisione del conto semplificata: strumenti come TheFork Pay permettono ai clienti di dividere facilmente il conto, rendendo l’esperienza più fluida e collaborativa.
Ma anche: previsioni di affluenza con intelligenza artificiale, i pagamenti anticipati (possibilità di saldare in anticipo per godersi l’esperienza senza distrazioni, migliorando il comfort degli ospiti), la personalizzazione dell’esperienza (grazie alla raccolta dati, i ristoranti possono adattare atmosfera, menù e servizio alle preferenze dei clienti, ottimizzando ogni visita).
E ancora: gestione intelligente dell’inventario, la Stampa 3D in cucina: utilizzata per creare piatti innovativi, precisi e sostenibili, eliminando gli sprechi senza sacrificare la creatività; prezzi dinamici: tariffe flessibili che variano in base alla domanda e ad altri fattori, offrendo vantaggi economici ai clienti in momenti specifici; automazione dei processi: robot e AI accelerano la preparazione dei piatti, migliorando la velocità del servizio e riducendo i costi operativi come ad esempio da Syncronia a Salerno che, grazie all’AI, prevede l’affluenza nei ristoranti italiani.
Il panorama gastronomico del 2025 celebra ingredienti innovativi e sostenibili, segnando un cambiamento verso scelte più consapevoli e in linea con le esigenze dei consumatori moderni.
Ingredienti IN:
Superfood funzionali: cacao cerimoniale, moringa e funghi Lion’s Mane, noti per i benefici sul corpo e sulla mente. Bevande naturali: sidro di mela o pera, champagne naturale, drink analcolici o a basso contenuto alcolico. Tecniche e sapori distintivi: fermentazione lattica, aceto affumicato e cocktail a base di verdure, per esperienze gustative nuove e salutari.
Classici rivisitati: croissant creativi, affogato, gelati innovativi (anche fritti o abbinati a patatine) e sapori “swicy” (un mix di dolce e piccante). Pesce sostenibile: attenzione alla pesca responsabile e all’introduzione di charcuterie di mare, come boudin di capesante e salsiccia di polpo. Ritorno alle radici: chicoria, latte crudo, vini neri e piatti in crosta come pâté croûte e turnover.
Ingredienti OUT:
Prodotti non etici o insostenibili: pesca indiscriminata, ingredienti fuori stagione o non locali. Cibi sovraesposti: avocado e açai, simboli di un consumo eccessivo e poco sostenibile.
Bevande alcoliche tradizionali: la tendenza si sposta verso opzioni analcoliche o con basso tenore alcolico. Menu troppo elaborati: piatti complessi o porzioni troppo piccole non soddisfano più le aspettative dei consumatori.
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