Nel sondaggio promosso dall’Osservatorio Federvini le cifre parlano chiaro: le principali preoccupazioni sono l’inflazione e il conflitto in Ucraina, seguite a ruota dalla disoccupazione e dal cambiamento climatico.

Da qui la necessità di reagire in tempi rapidi e con proposte specifiche. A questo proposito tre sono le parole chiave che hanno fatto da fil rouge durante l’Assemblea: rilancio, internazionalizzazione e reputazione. Ciascuna delle quali è stata approfondita in un Panel dedicato, e discussa con il contributo di ospiti istituzionali.

Report Federvini

L’analisi

I tre panel hanno acceso i riflettori su Italia, Società ed Europa e sono stati preceduti dai risultati degli studi dell’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e Tradelab.

L’Export, leva importante per i settori della Federazione, è cresciuto nei primi quattro mesi del 2022 nei principali mercati di destinazione: +12% per il settore vini, +45% per il settore spirits e +4,1% per il settore degli aceti.

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Il mercato interno invece comincia a risentire del peggioramento della situazione economica. Non è quindi un caso che le vendite al dettaglio in Italia siano in calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del -9,6% per i vini, del -5% per gli spiriti e del -4,3% per gli aceti.

Crescono, invece, i consumi fuori casa di vini e spiriti, in ragione di una dinamica largamente condizionata dall’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia, anche se va evidenziato che il settore è ancora distante dai valori raggiunti nel 2019.

Marchesa Albiera Antinori

Il dibattito sul mercato interno, nel panel “Italia” presieduto da Albiera Antinori, Presidente del Gruppo Vini di Federvini, si è concentrato sulle proposte di rilancio necessarie a sostenere i settori in una fase congiunturale estremamente delicata.

Federvini ha sottolineato l’esigenza di intervenire su questioni normative non più rimandabili, lo snellimento degli oneri burocratici e gli incentivi di natura fiscale, con l’obiettivo di migliorare la competitività delle aziende italiane sul mercato estero.

Al panel sono intervenuti i Sottosegretari alle Politiche Agricole e agli Affari esteri Gian Marco Centinaio e Manlio Di Stefano e il Capogruppo Fl in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Raffaele Nevi.

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I temi della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – sono stati affrontati nel panel presieduto dal Presidente del Gruppo Spiriti di Federvini, Giuseppe D’Avino, al quale hanno partecipato il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Filippo Gallinella, l’europarlamentare Paolo De Castro e la Prof.ssa Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa con specializzazione in Scienza dell’Alimentazione.

Giacomo Ponti – Presidente Gruppo Aceti

Alla luce delle recenti iniziative delle Organizzazioni internazionali, la Federazione ha voluto sollecitare un messaggio di azione da parte del mondo delle Istituzioni contro la demonizzazione dei comparti rappresentati, per valorizzare un modello di consumo mediterraneo e promuovere produzioni di qualità connesse alla cultura del Made in Italy.

Il panel “Europa” presieduto da Giacomo Ponti, Presidente del Gruppo Aceti di Federvini, ha visto gli interventi del Sottosegretario agli Affari europei, Vincenzo Amendola, del Presidente della Commissione politiche dell’UE al Senato Dario Stefano.

Micaela Pallini – Presidente Federvini

Nel panel conclusivo si è dibattuto in primo luogo il tema della difesa del patrimonio enogastronomico italiano dai tentativi internazionali di imitazione e revisione.

In secondo luogo, dalla valorizzazione dei vini italiani che godono di un ottimo posizionamento sui canali online, nasce la richiesta di semplificare le vendite a distanza a consumatori privati.

Occorre il supporto delle istituzioni per difendere l’interesse nazionale e sviluppare nuove opportunità di business per le aziende dei comparti interessate ad accrescere la fidelizzazione del consumatore.

A cura dell’Ufficio Stampa Federvini

Qui il report completo. Report Federvini