Oltre 400 persone presenti, molti produttori vinicoli in sala, giornalisti ed enoappassionati per discutere di turismo del vino e premiare la grande accoglienza italiana in cantina

670 cantine selezionate, 236 “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 3.500 vini segnalati, 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Un volume che racconta luoghi e storie di uomini e donne del vino. Conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino. Una sorta di omaggio alla grande accoglienza italiana in cantina!

Fra gli ospiti dell’evento il giornalista Antonio Paolini e Alberto Dragone, in rappresentanza del Comitato Decennale Luigi Veronelli. Nelle scorse settimane l’associazione Go Wine ha aderito al Comitato e la presentazione della Guida è stata un’occasione importante per ricordare la figura di Luigi Veronelli e presentare le iniziative che il Comitato sta curando a cominciare dalla Mostra in programma alla Triennale di Milano dal 20 gennaio

“Cresce il turismo del vino in Italia – ha evidenziato Corrado nel suo intervento –; da quando la Guida è nata registriamo una continua crescita del numero delle cantine che investono a favore dell’accoglienza, sia attraverso attività parallele come agriturismo, b&b, sia attraverso iniziative che rendono la cantina un luogo aperto per incontri, eventi culturali, manifestazioni legate al gusto”.

Nel corso della conferenza Massimo Corrado, presidente di Go Wine, ha presentato le linee generali della Guida: non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma desidera essere un occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori. Massimo Zanichelli ha presentato linee e profili delle 10 interviste che aprono il volume e con le quali uomini e donne del vino si raccontano.

Ha contributo a dare prestigio all’evento una folta platea di produttori vinicoli provenienti da diverse regioni italiane, presenti per ritirare il riconoscimento de “L’Impronta Go Wine”.

Sono ben 236 le “Impronte Go Wine” nella edizione 2015: rappresentano l’”eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.

Nella speciale classifica per regioni si conferma ai vertici la Toscana con 47 impronte, seguita da Piemonte (42) e Veneto (38).

Sono 18 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”: Badia a Coltibuono (Toscana), Bellavista (Lombardia), Ca’ del Bosco (Lombardia), Capezzana (Toscana), Castello di Modanella (Toscana), Castello di Verduno (Piemonte), Bisol (Veneto), Emo Capodilista – La Montecchia (Veneto), Ferrari (Trentino), Florio (Sicilia), Fontanafredda (Piemonte), Lungarotti (Umbria), Malvirà (Piemonte), Masciarelli (Abruzzo), Mastroberardino (Campania), Planeta (Sicilia), Tenuta Vicchiomaggio (Toscana), Villa Sparina (Piemonte).

 

Uno spazio importante nella cerimonia è stato riservato alla consegna dei 6 “Premi Speciali”, che si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, EnoArchitetture.

Ecco i protagonisti:

Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno a

Villa Cordevigo Wine Resort-Vigneti Villabella (Cavaion Veronese, Veneto);

Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno a

Ristorante Massimo Camia – Cantine Damilano (Barolo, Piemonte)

Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno a

Tenuta di Castelbuono di Tenute Lunelli (Bevagna, Umbria);

Premio “Autoctono si nasce” al

Valle d’Aosta Donnas – Caves Cooperatives de Donnas (Donnas, Valle d’Aosta);

Premio “Buono…non lo conoscevo!” alla

Vernaccia di Oristano Antico Gregori – Contini Attilio (Cabras, Sardegna);

Premio “Vini Storici d’Italia” al

Cirò Rosso Classico – Librandi (Cirò Marina, Calabria).

 

E’ poi seguita l’esclusiva e straordinaria degustazione degli oltre 160 Vini Top premiati dalla Guida, a beneficio del numeroso pubblico partecipante all’evento.