Edoardo Tilli. Foto Francesca Fumagalli

Podere Belvedere è un mondo creato dall’estro di Edoardo Tilli, un visionario, uno chef, un uomo contemporaneo, amante dello studio e della cucina, che cura e nutre la natura che lo circonda. Edoardo vive di tante cose ma in primis, vive di Klodiana  Karafilaj, sua moglie e di Ares, suo figlio.

La loro è una vita dedicata alla ricerca dell’autenticità, dell’accoglienza e del sapore. Una realtà in cui l’amore ed il rispetto verso la propria terra e i suoi frutti, si fonde con una grande passione che ha portato la giovane coppia a crearsi un universo tanto personale, quanto aperto verso novità e scoperte. Una casa colonica immersa tra vigne e oliveti alle porte di Firenze, un ristorante da scoprire ed un agriturismo da vivere.

Podere Belvedere

“È un esperimento unico che si muove in due direzioni, quella della memoria e quella della scoperta. Estremamente indietro, estremamente in avanti” dice Edoardo, che crede la cucina sia empatia e comunione con la natura: conoscere il prodotto, gli ingredienti, le ricette. “È partendo dal prodotto che si possono superare i limiti, tutti i limiti, miscelare il nuovo e il tradizionale. In questo modo, è la natura che cucina” prosegue lo chef.

Edoardo Tilli e Klodiana Karafilaj. Foto Francesca Fumagalli

Per Edoardo, infatti, il ristorante è un luogo, un laboratorio dove sperimentare, assaggiare ciò che è stato pensato, prodotto, elaborato e sognato, per restituire un’esperienza da non dimenticare.

“Per cucinare oggi non occorre conoscere solo le tecniche di cottura, è altresì necessario sporcarsi le mani, metterle dentro la terra per poi dare merito ai suoi frutti” afferma Edoardo.

Edoardo è nato nel 1984 a Bagno a Ripoli, ha vissuto fino all’età di 4 anni a Rufina per poi spostarsi a Podere Belvedere nel comune di Pontassieve con la famiglia. Lui è un creativo autodidatta, geometra e perito aeronautico, maestro di diverse discipline yoga ed ha deciso di imboccare la strada della cucina più di 12 anni fa.

Produzione casalinga

Una cucina che si basa quanto più possibile sulla produzione “fatta in casa”, sostenibile, ispirata ai principi dell’autoproduzione alimentare e dell’economia circolare. Nei sette ettari di proprietà, Edoardo e Klodiana, hanno sviluppato la loro produzione agricola, l’allevamento di bestiame da stalla e da cortile, la trasformazione dei prodotti dell’orto e delle stalle, le camere e la cucina. Il tutto sostenuto da energia rinnovabile e il recupero dei reflui.

“In questo esperimento unico ho messo al primo posto l’umanità… e l’umanità è sempre un frutto della terra” dice sempre Edoardo.

Podere Belvedere. Foto Francesca Fumagalli

Podere Belvedere si trova nella Val di Sieve in una ex casa torre duecentesca in una delle zone agricole d’Italia più vocate alla produzione vitivinicola, tanto da essere stata inclusa dal Granduca Cosimo III de’ Medici, nel famoso bando che per primo sancì le zone adibite alla produzione di Chianti.

La villa è della famiglia Tilli-Zanardelli da sempre, Edoardo è nato – si può dire – tra le mura di questo casolare che abbracciano i suoi ricordi, ma è nel 2012 che tutto cambia, grazie all’unione con Klodiana, esperta donna di sala di grande professionalità e savoir faire.

Il loro amore porta alla rivoluzione del podere che da B&B diventa subito anche ristorante dove, di anno in anno, vengono fatte migliorie ed evoluzioni. Il loro sogno è quello di trasformare un casolare di campagna in una destinazione, un luogo dove fermarsi, appagare i sensi e ripartire con qualcosa in più rispetto a quando si è arrivati.

Piatti unici e distintivi

Negli anni, il segno distintivo della cucina di Podere Belvedere è divenuto la brace, dove vengono sperimentate le cotture a bassa temperatura su griglia, le affumicature e molto altro. Edoardo gioca con il fuoco attraverso una griglia speciale che ha ideato e si è fatto costruire su misura, per combinare piatti di grande personalità  tra fumo, cenere, carbone e fiamma.

Podere Belvedere. Foto Francesca Fumagalli

Ne è esempio la “Faraona a spasso per il mondo”, una faraona alla brace a cottura lenta, cotta interamente sulle griglie. Il petto viene cotto ad una distanza di 30/40 cm (a seconda dell’intensità della brace, viene coperto per contenere il fumo e il calore, mentre la pelle si scioglie e diventa croccante, le carni interne si cuociono ad una temperatura che non supera mai i 65°C mantenendo così succosità e testura).

Altro piatto iconico è “Colombaccio, con capasanta, senapi e sugo di frattaglie”, tutto l’opposto della faraona. Il petto di colombaccio, dopo una marinatura di 48 ore in erbe aromatiche, viene arrostito stando quasi a contatto con la brace, su entrambi lati, in questo modo si arrostisce rimanendo internamente al sangue, il risultato è emozionante.

Edoardo crea piatti di ispirazione onirica, come il menu degustazione INVICTA, un menu al buio che comprende 3 benvenuti freddi e 3 benvenuti caldi, 3 antipasti, 2 primi, un secondo, pre-dessert e dessert. INVICTA (dal latino invictus ‘invincibile’) poiché dopo un periodo tragico di pandemia, Edoardo e Klodiana hanno avuto la forza di rinascere, prendersi la loro rivincita e  ripartire dai propri sogni, senza mai smettere di crederci.

L’orto di casa

Tutti i prodotti vegetali lavorati in cucina provengono dall’orto di casa, un progetto improntato sul prodotto naturale e locale. Sempre di più l’impostazione dell’autoproduzione prende campo a Podere Belvedere, di stagione in stagione infatti, si può notare la crescita in questa direzione. Vengono prodotte diverse varietà di carote baby, di cipolle (sempre baby) come le zucchine, peperoni e melanzane, oltre ad un’attenzione ad erbe particolari, selvatiche e coltivate, come le senapi e gli ossalidi.

Podere Belvedere. Foto Francesca Fumagalli

La cucina di stagione è uno dei capisaldi che Edoardo porta da sempre avanti, il modo migliore per rispettare la natura è farsi consigliare da lei, solo così si rispettano le stagioni e la salute del cliente, ci sono dei prodotti disponibili solo 15 giorni l’anno e di conseguenza quella è la durata stagionale nel menù.

Podere Belvedere ha tre zone dove sono presenti degli orti oltre alla serra, estensione diretta della cucina. Ogni orto è posizionato a seconda delle necessità delle colture. Tutte le coltivazioni vengono poi utilizzate nella preparazione dei piatti. L’orto garantisce freschezza e continuità̀ ai menù degustazione, ed assicura agli ospiti il massimo della qualità e cura.

Il ristorante

La sala di Podere Belvedere è un fiore all’occhiello. La capofila è Klodiana naturalmente, che personalizza con passione e attenzione ogni servizio prendendosi cura del cliente, senza mai abusare del ruolo, accompagnando con sapienza e leggerezza ogni piatto.

Lo stile del ristorante è rimasto legato alle sue origini, un antico podere tipicamente toscano, con grandi caminetti accesi nelle stagioni fredde e ampie stanze. Elementi della tradizione rurale si fondono con arredi e quadri moderni e inusuali dando la sensazione di essere all’interno di un libro di storia. La coerenza con tutto quello che è passato e che oggi non c’è più̀, per esistere, ha bisogno di adattarsi alla contemporaneità̀, senza perdere le sue radici. Così è per Podere Belvedere: la sua attuale forma nasce dalla determinazione di Edoardo e Klodiana che hanno deciso di lavorare con tenacia per trasformare un casolare di campagna in un’esperienza di alta qualità̀ e autenticità.

Podere Belvedere. Foto Francesca Fumagalli

La Carta dei Vini è curata da Klodiana, che in qualità di sommelier, segue con astuzia le peripezie culinarie di Edoardo, suggerendo calici e bottiglie mai scontate, privilegiando non solo il potente territorio circostante, ma anche piccole e meno note esperienze enologiche di tutto lo stivale.

Podere Belvedere è anche ospitalità, offre infatti agli ospiti la possibilità di pernottare all’interno dei suoi spazi dal sapore tipicamente contadino. Materiali locali, legno, pietra, linee semplici e pulite e una vista mozzafiato, sono gli elementi che le caratterizzano.

Le camere in totale sono cinque, due delle quali sono state ricavate all’interno delle antiche stalle del podere e ristrutturate secondo la nuova filosofia e lo stile di Klodiana e Edoardo. Qui gli arredi si fondono alla perfezione con l’antica struttura della stalla che ancora conserva perfettamente integrata la vecchia mangiatoia oggi divenuta elemento di arredo. In progetto per il futuro anche la ristrutturazione delle altre camere.

https://poderebelvederetuscany.it

A cura di: Gd Comunicazione   

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