Antonio Farina e Francesco Petacco

“L’appuntamento è ormai prossimo per svelare il contenuto di quella barrique mezza nascosta in cantina, resa quasi anonima (e non per caso) che contiene la novità prossima aziendale: Pinot Noir da vitigni di oltre 40 anni. La territorialità dei vitigni e il terroir rendono l’attesa impaziente.”

Così scrissi nel “lontano 2016”, durante la visita all’azienda vitivinicola Fedespina di Mulazzo, Alta Lunigiana, in provincia di Massa Carrara. Quella “barrique con scritte in codice” che destò la mia curiosità.

Successivamente, nel cercare di capire meglio cosa stesse succedendo in quel di Ca’ del Bosco (non ha niente a che vedere con la nota azienda della Franciacorta ma bensì il luogo dove è posizionata l’azienda Fedespina), da curioso e attento “pettegolo” su quanto accade intorno al “principe dei vitigni”, vale a dire il Pinot Nero, tornai da Antonio Farina, proprietario di Fedespina.

Portami a vedere dove allevi il Pinot Nero

Podere La Casella, nella Valle del torrente Caprio, al di là del fiume Magra.

“Bisognò spostarsi  dall’altra parte del fiume Magra e percorrere la statale della Cisa verso il fondo valle. Raggiungemmo, nel Comune di Filattiera, la frazione Ponticelli ed entrammo in una vallata semi nascosta, quella del torrente Caprio, dove non pensi di trovare vigne. Sullo sfondo il monte Orsaro (1831 mt).

Arrivammo al Podere La Casella con la sua storia legata ad un personaggio amante dello champagne ed intestardito a produrre uno spumante metodo classico da quelle vigne. E c’era riuscito; così raccontano da quelle parti. Poi l’abbandono. Ed ecco di fronte a noi la vigna di pinot nero con piante di oltre quarant’anni riportate alla vita dal sapiente e costante lavoro di Antonio.”

Questo quanto scritto in altro articolo a mia firma su quell’incontro avvenuto nel Maggio 2017. Conclusi l’articolo, dopo l’assaggio di quella barrique non più anonima, con “Un ottimo Pinot Nero che verrà”.

Antonio Farina prepara la degustazione

Il 6 febbraio di quest’anno finalmente la presentazione ufficiale alla stampa. La presentazione del neonato vendemmia 2015 e assaggio della 2016.

Antonio visibilmente emozionato, dopo una breve introduzione, ha preferito far parlare l’amico enologo Francesco Petacco in merito alla natura dei terreni, esposizione dei vitigni, alle rese, difficoltà nel riportare la vigna ad uno standard di produzione eccellente. Senza tralasciare il duro lavoro in cantina, la scelta dei legni, le tostature per un vino così importante che doveva nascere in una valle non certamente dichiarata “vocata”.

Il momento della verità

Era giunto il momento della verità, dell’assaggio, dello svelare le note intrinseche, vagliarle e descriverle.

Lo dico subito: per qualcuno, arrivato a questo evento con scetticismo, nemmeno l’attesa di un affinamento ulteriore avrebbe portato il pinot nero di Fedespina ad essere considerato niente più che un buon vino da tavola.

Fedespina pinot nero 2015

I più attenti tra i presenti, osservatori precisi dell’evolvere del progetto, hanno cominciato a sezionare il campione in una anali sensoriale passo dopo passo, dialogando, chiedendo, memorizzando. Sottolineare la zona, non certamente prestigiosa per il Pinot Nero, che è riuscita a consegnare un livello di produzione alto. Insomma la convinzione in tutti noi, i riflessivi, che “a Ca’ del Bosco, azienda Fedespina, non esistono vini comuni”.

Pinot Nero 2015. Pinot Nero 100% dal vigneto Podere La Casella. Terreni argillo-calcarei con una significante presenza di sabbia. 13 mesi in barriques di 2° e 3° passaggio. Trasparenza aromatica con ascendente floreale e fruttato. Spiccato ventaglio speziato. Potenziale d’eleganza nella sua espressività. Non ha tradito  le aspettative.  Ottimo.

Fedespina pinot nero 2016 campione di botte

Pinot Nero 2016. L’assaggio ha portato alla luce le potenzialità della vendemmia. Eleganza tra sfiziosi richiami fruttati. Attenderlo nella sua maturazione è un impegno e obbligo.

Gli appassionati di vino, sommeliers, wine lovers, chi svolge attività giornalistica nel settore, sensibili al fascino di questi luoghi, nonché all’innata eleganza e semplicità di vignaioli come Antonio Farina, senz’altro rimangono colpiti dalla dimora, vigneti, vini.

Stile dei vini fedeli alla classicità di questo terroir. E anche il neonato Pinot Nero ne fa parte integrante. Chapeau!

Urano Cupisti

Visita del 6 febbraio 2018: presentazione del Pinot Nero

 

Fedespina

Località Mulazzo Ms

Tel:  328 5827845

info@poderefedespina.it

www.poderefedespina.it