Mah, insomma… non esageriamo.

Liv.Ex questa volta è più catastrofico del solito.

Intanto si continua a parlare di Super Tuscans e sotto l’ombrellone, a causa del caldo e dell’umidità uno si chiede a che cosa servano le DOC. Il Sassicaia ne ha una per sé, è DOC dal 1994, ma per i perfidi figli di Albione sempre Super Tuscan è. Il Masseto potrebbe essere rivendicato a DOC, ma non gliene può fregare di meno. Alla fine va bene così per tutti, con buona pace del brand Bolgheri.

Il fatto del giorno è che l’indice Italia100 comparato con quello LivEx1000 mostra una caduta verticale. Caduta (0,85% in meno contro un 4,62% di crescita a livello globale) che però  secondo noi è spalmata per ora su un periodo troppo breve per fare testo.

Poi il SuperTuscan Sassicaia, pardon il Sassicaia DOC, cresce del 2,8% e il Tignanello dell’1,1%.

Ornellaia è più o meno stabile, mentre l’unica curva negativa la manifesta Masseto.

Orbene: non sarebbe il caso di fare un’analisi più accurata di questo vino, visto che di recente si sono attuate misure commerciali che, paragonate ai terremoti, parlerebbero di un grado 9 della scala Richter?

Masseto è ora un brand a sé, la cui commercializzazione è affidata in parte ai Négociants di Bordeaux. Sta costruendo una nuova cantina e creando un nuovo sistema di accoglienza, ovvero in parole da ombrellone, si sta creando un nuovo abito da sera per uscire in società.

Il suo valore è passato in pochissimo tempo da circa 400 a circa 700 euro sui mercati statunitensi e internazionali. Vogliamo permettere qualche scossa di assestamento senza andare a scomodare l’annata 2005?

Oltretutto l’ultima annata presentata alla stampa di settore è stratosferica, e questo non è un fattore da poco per un vino da conservazione e investimento.

In definitiva sotto l’ombrellone resta solo quel Super Tuscans, appiccicato alla pelle finché non si leverà una brezza di maestrale a cercare di portarlo via. Il maestrale, però,  è una certezza, mentre l’utilità delle DOC è una cosa ancora tutta da dimostrare.

Paolo Valdastri

 

https://www.liv-ex.com/2018/07/italy-100-2018-slowdown/?mc_cid=8d5ad32cae&mc_eid=1136b25663httpswwwgoogleit

Italy 100 – the 2018 slowdown

By Liv-ex July 25, 2018 Italy

In 2018 the Italy 100 has been Liv-ex’s worst performing index, losing 0.85%, compared to the broad market’s gain of 4.62%.

The reasons for this slight fall are not at first obvious. To start with trade share has actually improved to a monthly average of 7.9% from to 6.4% in 2017.

Delving into the Super Tuscans, which account for half of the wines in the Italy 100 index, partly explains the fall. Sassicaia and Tignanello have made slight gains of 2.8% and 1.1% in 2018 whereas Ornellaia, Masseto and Solaia have fallen 2.7%, 3.5% and 6.4% respectively. Losses have been quite stark on an individual wine (including vintage) level for some of these. Even with low market liquidity Masseto and Solaia 2005 have both fallen just over 20% in price each since the start of the year.

Previously Liv-ex has wondered whether a divide might be opening up between the price performance of Super Tuscans and top Barolos. However, the Barolos of Giacomo Conterno – some of which were the top performing wines in 2017 – have gained 1.8% on average this year, placing the brand behind Sassicaia in terms of price performance. It seems, therefore, that in 2018 this trend is slowing down.