Nello Gatti, l'”ambasciatore del vino” premiato ai Vinoinfluencers World Awards 2024 di Valladolid.
Da consulente per i ristoranti, a organizzatore della Milano Wine Week, ogni tanto vola in qua e là per il mondo per partecipare ai più importanti concorsi enologici internazionali. Lo conobbi un pomeriggio d’estate in un’azienda vitivinicola campana e subito mi colpì il suo cappello cowboy a tesa larga, il suo savoir faire attento ma disinvolto, mi disse: “Hey ciao, scusami mi potresti aiutare per fare una foto, piacere sono Nello”. Così ho conosciuto Nello Gatti alias “L’Ambasciatore” che lo scorso 28 settembre 2024 ha portato in alto la bandiera italiana nella prima edizione del prestigioso Contest internazionale Vinoinfluencers World Awards.
Conoscendolo sono sicura che con la stessa disinvoltura di chi sa far apparire tutto “semplice”, supportata da una grande cura e passione per quello che si fa, lo scorso 28 settembre è salito sul palco del Centro Cultural Miguel Delibes della città spagnola Valladolid, circondato dai più noti ed esperti nel campo della comunicazione, ristorazione e enogastronomia.
Tra gli altri la prima donna MW spagnola Almudena Alberca, il pluristellato Martín Berasategui, il Presidente dell’associazione giornalisti spagnoli del vino Ernesto Gallud e il famoso enologo Carlos Moro che hanno valutato i 150 partecipanti selezionati in base alla capacità di trasmettere la cultura del vino, promuovendo al contempo il territorio e le tradizioni locali.
Grazie all’evoluzione del mercato digitale, comunicatori come Nello Gatti, con il premio oro insieme all’altro italiano Andrea Zigrossi (Trotterwine) e ad altre personalità italiane presenti come Luca Grippo e Tomas Taddeo (Hipsterwine), stanno contribuendo a trasformare il modo in cui il vino viene raccontato e percepito, avvicinando soprattutto le nuove generazioni alla cultura vinicola attraverso contenuti coinvolgenti, innovativi e soprattuto informativi.
A Nello Gatti è stato conferito un riconoscimento speciale incoronandolo come la figura più votata dagli stessi partecipanti, organizzatori, Cantine e istituzioni dell’evento, proprio per le sue doti professionali, personali e l’approccio multi-disciplinare in materia vino. Questo premio, unico nel suo genere, ha celebrato il suo impatto trasversale, che va oltre una singola categoria, sottolineando il suo approccio sincero e diretto nella comunicazione del vino oltre le metriche e i parametri dei canali social.
Nel suo discorso, ha voluto sottolineare l’importanza di una virata necessaria per una diffusione più autentica e meno sensazionalista, dichiarando: «Se la comunicazione del vino ci ha dato l’opportunità di conoscerci e adesso riunirci, chiedo agli stessi di prendere posizione per fare in modo che la comunicazione sia sempre reale, più qualità e meno quantità come spesso ascoltiamo in cantina, cercate la vitalità più che la viralità nelle vostre azioni, pensate al contenuto prima di lanciare i vostri contenuti.
La parola influencer non la utilizzo perché porta con sé ancora molte controversie e irregolarità, preferisco quella di comunicatore. Ma anche il comunicatore, come il Principe di Machiavelli, deve seguire delle norme e degli ideali se vogliamo distinguere il buon comunicatore dal comunicatore buono.
Il nostro può essere un contributo, digitale ma anche reale, dove la critica può essere un tassello di crescita quando è sensata e la promozione un’opportunità quando è ragionata. Mi auguro, con tutto ciò, di aver raggiunto le menti e il cuore di chi ogni giorno di impegna a comunicare il mondo del vino in ogni parte del globo, anche dopo la fine di questo evento, per continuare a contribuire a una maggiore ma soprattutto migliore integrazione della comunità attorno al mondo del vino, nessuno escluso».
Alice Romiti
