UrbanArtists nazionali e internazionali saranno chiamati a esprimersi su che cosa rappresenta per loro il vino

Un progetto davvero innovativo sta per arrivare a Bolgheri:

il primo Museo di Urban Art tra le vigne esistente al mondo. In un panorama di assoluta bellezza, quello della cantina Campo alla Sughera, UrbanArtists nazionali e internazionali saranno chiamati a esprimersi su che cosa rappresenta per loro il vino, partecipando a una esposizione permanete di “pareti in vigna”. Insomma non i muri dei musei, ma vigneti. Non quadri, ma intere pareti autoportanti, messe a disposizione di grandi talenti, saranno trasformate in opere d’arte nel corso di più tappe. Il lancio e la presentazione di questo Museo, decisamente sui generis, non poteva che avvenire durante il Vinitaly, la più prestigiosa kermesse internazionale legata al vino: domenica 22 marzo 2015 alle 12, al padiglione 9 della Toscana, allo stand C15 di Campo alla Sughera, verrà svelata la prima grande opera acquisita dalla cantina, che verrà poi immediatamente trasportata nei vigneti bolgheresi.

«Il writing sta divenendo sempre più protagonista nel mondo dell’arte e della cultura contemporanea – dice Felice Tirabasso, direttore di Campo alla Sughera – e il nostro mondo deve stare al passo coi tempi. Abbiamo quindi deciso di comunicare il vino in modo totalmente nuovo e non vediamo l’ora di partire con questo progetto».

Campo alla Sughera è infatti un’azienda in continua crescita, che si sta inserendo sempre di più nel contesto bolgherese. Creata dalla famiglia Knauf nel 1998 a Bolgheri, fin da subito si è contraddistinta non solo per la qualità dei vini, ma anche per l’innovazione tecnologica, l’assoluto rispetto ambientale e la vocazione internazionale.