Il Vino come punto di partenza per la valorizzazione del territorio maremmano

“Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della Doc con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore”

È iniziata così la conferenza-stampa di presentazione della seconda edizione di Maremmachevini, l’appuntamento dedicato alle aziende e ai vini della DOC Maremma.

“242 aziende associate di cui 174 viticoltori (per la maggior parte conferenti uve a cantine cooperative), 1 imbottigliatore e 67 aziende verticali (che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini) per un totale di 5,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno. Il tutto su di una zona di produzione rappresentata da circa 8.500 ettari vitati”

Questa, in sintesi, la crescita e la forza nei tre anni di vita del Consorzio che opera nell’intera e vasta provincia di Grosseto. Questi i numeri dell’incremento registrato sotto la Presidenza di Edoardo Donato, giovane imprenditore della zona di Alberese e dal dinamico Direttore Luca Pollini.

41 aziende consorziate rappresentative della grande diversità del terroir hanno dato vita alla seconda edizione di Maremmachevini nei giorni 11 e 12 scorsi.

Diversa la location dalla prima edizione svoltasi nel novembre 2016 nel centro di Grosseto.

È stato scelto l’Hotel e Residence Roccamare a Castiglione della Pescaia, presentato come confortevole rifugio avvolto dal mare e dalla natura immerso in una delle tante pinete che costeggiano la costa marina grossetana.

Scelta azzeccata vuoi per il periodo decisamente estivo, vuoi per quel tocco di charme dato all’evento.

41 aziende della denominazione, con circa 120 vini, che si sono presentate ad un pubblico interessato formato da ristoratori, enotecari, sommelier, stampa nazionale ed internazionale ma anche ai Wine Lover’s, incuriositi, affascinati e attratti dai numerosi prodotti testimoni di territori e vitigni diversi.

Suoli vulcanici ad est, formazioni marnose e marnose-pelitiche sui rilievi collinari vicino al fiume Ombrone, suoli decisamente argillosi e argillo-limosi nell’Alta Maremma e nell’immensa piana alluvionale.

Terreni vocati per moltissime varietà viticole a partire dagli autoctoni come Ciliegiolo, Canaiolo, Sangiovese ed altri e gli internazionali come i Cabernet, Merlot, Syrah, Sauvignon Blanc, Chardonnay senza dimenticare i recenti Viognier e Petit Verdot.

Le note interessanti e novità coinvolgenti uscite da questa manifestazione sono state senza dubbio  il dilagare della presenza del Vermentino come vitigno a bacca bianca, in appoggio se non in sostituzione dei tradizionali Trebbiano, Malvasia e la nuova espressione del Ciliegiolo. Quest’ultimo spesso vinificato in purezza affiancato ad altro vitigno in ascesa (inteso come ettari vitati): il Pugnitello.

Il Vermentino rappresentativo di una beva fresca, immediata, coinvolgente nelle note agrumate.

Il Ciliegiolo rivelativo di una beva fruttata, versione di piacevolezza: da bere con slancio.

Il Pugnitello con la sua rustica fragranza centrato sulla componente fruttata con un appeal godibile.

“La Maremma è un territorio che possiede un incredibile patrimonio storico, culturale ed eno-gastronomico per molti ancora poco conosciuto”. L’organizzare eventi come questo è l’obiettivo per farla conoscere e apprezzare tramite la cultura vitivinicola. Non si possono scindere storia, cultura e viticoltura. Sono parte una dell’altra. Ancora in gran parte da scoprire.

Urano Cupisti

 

Nelle foto, dall’alto:

Il paesino di Manciano

L’inizio. Tutto pronto per l’inaugurazione