Secondo l’Osservatorio di Le Cesarine (la prima rete di cuoche- domestiche) la food experience è la nuova tendenza in fatto di viaggi e si è diffuso, soprattutto nei paesi anglosassoni, anche un nuovo termine per descriverla: Foodcation, dalle parole food e vacation.

Riposarsi, ma soprattutto mangiare bene e in contesti diversi e autentici: è questa l’esigenza del viaggiatore moderno: fare esperienze enogastronomiche. Secondo l’Osservatorio di Home Food – Le Cesarine*, il mercato dei tour è cresciuto così tanto da valere oggi, a livello globale, circa 150 miliardi di dollari su base annua. 

Una crescita dovuta soprattutto alla richiesta sempre maggiore, da parte dei viaggiatori, di ampliare orizzonti e provare esperienze inusuali e autentiche. 

L’analisi Coldiretti diffusa in occasione dello scorso BIT ha indicato che ormai un terzo della spesa turistica è dedicata al cibo e sue esperienze. Nel 2018 si è registrata una crescita, rispetto all’anno precedente, del + 120%. Gli Americani guidano la classifica degli appassionati che si sono seduti al tavolo delle Cesarine, seguiti da tedeschi, svizzeri e francesi.

Cultura, e tradizioni dei luoghi visitati, sembrano essere i driver delle scelte nella ricerca delle esperienze. Senza distinzioni d’età: la tendenza vale per i baby boomers quanto per i millennial che preferiscono (67% vs 59% del 2017) spendere soldi in esperienze piuttosto che in una bella camera d’albergo, così come farne di nuove e inedite piuttosto che rilassarsi (67% anche in questo caso). Più nel dettaglio, la voce di spesa legata al cibo è aumentata del 61% dal 2017 al 2018. 

Ad accogliere il maggior numero di turisti stranieri – in larga parte statunitensi, seguiti da tedeschi, svizzeri e francesi – negli ultimi 18 mesi sono state Le Cesarine delle grandi città d’arte come Roma, Firenze Venezia, Napoli, Bologna e Milano cui si sono aggiunte, nel corso dell’estate, quelle delle destinazioni di villeggiatura: Sorrento, Como e Siena sul podio 

A tavola con le Cesarine

Ed è uno spaccato socio-demografico interessante anche quello che i turisti, alla ricerca di food experience autentiche, hanno offerto alla rete delle Cesarine e Cesarini: a loro volta persone dall’età media di 57 anni, spesso professionisti (alcuni dei quali in pensione), guidati oltre che dall’amore per la cucina anche dalla curiosità per il confronto con culture straniere. 

L’identikit di coloro che hanno riservato, nell’ultimo anno, cene e lezioni di cucina sul portale delle Cesarine è rappresentato da nuclei familiari “maturi” (capifamiglia oltre i 50 anni), stranieri, provenienti per lo più da grandi città statunitensi (New York in testa, seguita da Houston mentre dal vecchio continente, Monaco di Baviera, Parigi, Zurigo e Londra), “capitanati” da donne – il 60% delle prenotazioni viene dal gentil sesso – con un elevato grado di istruzione e buona capacità di spesa. 

Chi sono le Cesarine?

Le Cesarine sono una rete di signore dislocate su tutto il territorio nazionale e selezionate da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 – con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e con la collaborazione dell’Università di Bologna.

Ad oggi sono più di 600 le Cesarine – che un tempo era il nome comune dato alle massaie romagnole- che organizzano nelle loro case, in più di 120 città italiane, piccoli e grandi eventi culinari per deliziare il palato di coloro che sono alla ricerca di tradizioni cucinarie spesso dimenticate. Vere e proprie custodi di un patrimonio enogastronomico sommerso, le Cesarine mettono la loro esperienza a disposizione degli ospiti per regalare un’esperienza autentica, all’insegna della qualità e del gusto. Per info: www.cesarine.it 

*Fonti dell’“Osservatorio Home Food Le Cesarine” – ISTAT – Unicredit/Touring Club – Trip Barometer – Oxford Econonomics / nVision – KissMetrics- Statista – Coldiretti – Skift + BANCA DATI HOMEFOOD LE CESARINE

Fonte Ufficio stampa Le Cesarine