Dove è consigliato arrivare con un “furgone”

La Fivi.

Acronimo di Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti oggi viene ricordata con il sostantivo femminile con tanto di articolo, La Fivi, ad acclamare e ricordare il successo della Manifestazione Mostra Mercato che si svolge ogni anno nell’area espositiva di Expo-Piacenza.

“Vieni alla Fivi?”, “ci si incontra alla Fivi?” e così via.

Il bello è che anche i vignaioli confederati usano queste esclamazioni per darsi appuntamento per parlare, confrontarsi, progettare e perché no, trascorrere insieme due giorni all’insegno della fratellanza e uguaglianza.

Possiamo aggiungere anche libertà e fare proprio il motto rivoluzionario francese a dimostrazione del diffondere le proprie idee fuori dai canoni imposti dai grandi gruppi vitivinicoli nazionali.

E perché no, anche internazionali. Proprio così perché la Fivi interagisce con altrettanti gruppi di vigneron indipendenti di altre nazioni come Francia, Belgio, Germania ecc…

Il successo lo si riscontra nel patto di libertà fratellanza e uguaglianza sottoscritto a Colorno nel 2011 quando alcuni viticoltori che già allora si consideravano artigiani della vigna decisero di mettere insieme le finalità comuni, un misto di filosofia creativa e pratiche in vigna e cantina, associandosi prima negli intenti e confederandosi dopo nella comunicazione delle proprie idee comuni.

“ART. 1 DENOMINAZIONE E’ costituita una associazione, ai sensi degli artt.14 e seguenti del Codice Civile, denominata “Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti”, o in breve “F.I.V.I.” partecipata da vignaioli che attuano il completo ciclo produttivo del vino dall’uva all’imbottigliamento e da associazioni di vignaioli che attuano il completo ciclo produttivo del vino dall’uva all’imbottigliamento”.

La FIVI (federazione) è diversa, il suo principio è tutto in questo articolo.

La FIVI (evento) è diversa, non poteva che mietere e raccogliere successi anno dopo anno. Così lo è stato anche quest’anno.

Sono i numeri dei vigneron partecipanti che lo confermano. Ben oltre  400 (quattrocento) i produttori che hanno partecipato provenendo da tutta Italia. Per la prima volta una nutrita schiera dalla Calabria e dalla Sicilia a confermare le volontà degli iscritti ad essere presenti alla vetrina ormai internazionale dei vignaioli indipendenti

Piccolo è bello?

Diciamo che rappresenta la tradizione campagnola, quell’aspetto mistico agreste, l’importanza del valore familiare, quel tramandare di Padri in Figli. Aspetto di un Romanticismo vero che ha segnato le nostre Terre.

Piccolo è bello?

Attenzione però. Il Vino prima di tutto deve essere Buono!

Poi la formula della Mostra-Mercato azzeccatissima.

Il rapporto diretto vignaiolo-consumatore. La possibilità di avere a portata di mano le eccellenze.

Chiedere, parlare, confrontarsi, farsi raccontare dal Vigneron come si è arrivati al contenuto nella bottiglia, le posizioni dei vigneti, i territori e terreni, le particolarità delle tecniche di cantina.

Ed infine la comunicazione attraverso le etichette, a volte veri e propri capolavori artistici, altre volte ricordi ed onori agli antenati o enigmatiche, incomprensibili, misteriose e ambigue.

Alla FIVI (evento) non ci si reca in treno o con un’utilitaria. È d’obbligo una familiare ben capiente o il consigliato, meglio raccomandato FURGONE. Chapeau!!!

Urano Cupisti

 

 

Nelle foto, dall’alto:

Il logo della Fivi

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