Investire nel vino significa, innanzitutto, diventare un collezionista di bottiglie di pregio. Non tutte le etichette, però, hanno le caratteristiche per essere considerate da investimento e solo circa l’1% della produzione vinicola globale supera l’accurata selezione, che viene fatta ogni anno da critici internazionali.

Esperti sommelier degustano i vini non appena questi vengono rilasciati sul mercato e, in alcuni casi, l’assaggio viene fatto ancora prima che il vino sia imbottigliato e commercializzato. Questo è il caso della famosa campagna En Primeur di Bordeaux, dove i critici vengono invitati a valutare le nuove annate, quando ancora si trovano nelle botti di maturazione.

Ma quali sono le caratteristiche che rendono un vino, un oggetto da collezione o da investimento?

Wine Profit (www.wineprofit.com), realtà ibrida innovativa, nata nel 2018 come progetto all’interno di Moneysurfers (www.moneysurfers.com) e posizionata a metà tra le società di investimento e i commercianti di vino, ha sintetizzato le principali caratteristiche che qualificano una bottiglia di vino come un’etichetta di pregio.

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Nel valutare la qualità di un vino vengono tenute in considerazione le sue caratteristiche gustative, le quali contribuiscono all’assegnazione di un punteggio in una scala da 0 a 100 al vino che, per essere considerato da investimento, deve totalizzare almeno 90 punti. Il punteggio, a sua volta, influenza il prezzo di vendita finale e quando un’etichetta riceve il punteggio massimo di 100/100, il suo prezzo può anche raddoppiare, come ad esempio nel caso Sassicaia.

Il principale fattore che concorre nella definizione di vino da investimento, però, è la sua domanda sul mercato, che dev’essere superiore alla sua produzione. In questo modo, le bottiglie iniziano ad essere particolarmente richieste e ciò consente di avere buone possibilità di liquidazione sia in termini di prezzo che di tempistica.

L’autenticità e la corretta conservazione di una bottiglia sono il punto di partenza essenziale quando si acquista una collezione che si intende monetizzare in seguito, quando avrà raggiunto il massimo del suo potenziale. Infatti, se non si ha prestato attenzione e conservato alla perfezione la bottiglia di vino, il suo valore è di norma pressoché nullo.

Inoltre, alcuni grandi vini da investimento non vengono prodotti di anno in anno, ma solo quando l’annata è veramente eccezionale. Spesso i punteggi più alti dei critici corrispondono a grandi annate, ma in alcuni casi possono premiare per l’inaspettata qualità, vini prodotti in un’annata considerata sfavorevole.

About Wine Profit

Wine Profit (www.wineprofit.com) è una realtà ibrida innovativa che si posiziona a metà tra le società di investimento e i commercianti di vino. Nata nel 2018 come progetto all’interno di Moneysurfers (www.moneysurfers.com), con cui condivide la sede a Chiasso, in Svizzera e il team multidisciplinare di 20 professionisti appassionati di vino ed esperti di investimenti alternativi, Wine Profit possiede circa 65.000 bottiglie di vino a magazzino, con un valore economico di oltre 7 milioni di euro. La sua mission è affiancare i collezionisti e gli investitori nella scelta e nella conservazione delle migliori bottiglie di vino, affinché raggiungano l’apice della bontà dal punto di vista gustativo e del valore economico, per poi liquidarle con profitto.

Fonte: Wine Profit