Le associazioni di settore plaudono all’approvazione da parte del Parlamento Europeo alla riforma sulle Indicazioni Geografiche per la difesa del settore vinicolo Made in Italy.

Il parere di Unione Italiana Vini

Unione italiana vini (Uiv), esprime piena soddisfazione per l’esito del voto di questa mattina a Strasburgo in Commissione Agricoltura dell’Europarlamento, relativo alla Riforma delle indicazioni geografiche. I 46 emendamenti approvati – sottolinea Uiv – sono infatti ampiamente condivisi con la posizione dell’associazione che rappresenta l’85% dell’export italiano di vino.

Tra i punti cardine contenuti nella storica riforma portata avanti dal relatore Paolo de Castro e appoggiata anche dagli altri eurodeputati italiani, si distinguono la presenza del vino all’interno della riforma, la definizione di vini Igp, la protezione dei nomi geografici contro possibili evocazioni (come, per esempio, la questione del Prosek) e le nuove disposizioni volontarie sulla sostenibilità del vino.

Tutti gli emendamenti, fortemente richiesti e condivisi da Uiv, hanno riscontrato oggi in ComAgri esito positivo, e questo è motivo di plauso nei confronti di un’istituzione europea che ha ben recepito l’importanza del nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp.

Il pericolo di tenere disancorato il vino dal sistema di protezione dei prodotti di qualità è stato scongiurato – ha aggiunto Uiv –, e questa è la vittoria più importante ma non l’unica: la Riforma permetterà di fare passi avanti notevoli in materia di protezione delle denominazioni in ambito internazionale, di chiarimento delle regole produttive sui vini a Igt e di semplificazione delle procedure relative ai disciplinari.

Ora l’iter prevede, prima dell’estate, la discussione in sede plenaria del Parlamento europeo e infine – entro l’anno – gli incontri del trilogo (Parlamento, Commissione e Consiglio) per approvare definitivamente il nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità.

Montalcino, vigne

La soddisfazione di Federvini

“Gli emendamenti approvati questa mattina rappresentano un’occasione unica per arrivare a un riassetto generale della normativa, colmando le lacune che alcuni recenti accadimenti avevano messo in luce – ha dichiarato la presidente di Federvini Micaela Pallini, come testimoniano il caso Prošek e gli attacchi all’Aceto Balsamico di Modena da parte di Slovenia e Cipro. Ringraziamo il Parlamento Europeo per l’attenzione mostrata ai comparti rappresentati da Federvini, in particolare per la volontà di riaffermare la centralità del settore vitivinicolo all’interno del nuovo regolamento unico sui prodotti di qualità, così come per aver voluto mettere in sicurezza alcune peculiarità che caratterizzano nel profondo il settore vitivinicolo italiano come la definizione di vino a IGP” ha concluso Pallini.

Nel nuovo regolamento europeo sulle IG risulta inoltre evidente la volontà di snellire e semplificare le procedure di riconoscimento e modifica dei disciplinari di produzione, oltre che una tutela estesa anche ai casi di evocazioni e usurpazioni on line.

Dopo il voto in COMAGRI, l’iter prevede l’avvio dei triloghi ovvero dei negoziati a tre con Consiglio e Commissione per arrivare all’approvazione del testo finale entro la fine dell’anno.