La Calabria agroalimentare, vinicola e più in generale agricola, sta compiendo passi da gigante nella crescita, nella qualità e soprattutto nella capacità delle produttrici e dei produttori di portare la propria eccellenza sui mercati nazionali ed internazionali con grande successo. Una volontà di riscatto da periodi in cui questa regione appariva tra le ultime, quasi sconosciuta e con un’immagine esclusivamente e riduttivamente folkloristica.

Oggi la Calabria ha realmente voltato pagina, scrivendone di nuove e bellissime, dove narra con contemporaneità ed efficacia la propria cultura del territorio, meritando una posizione di tutto rilievo nel contesto produttivo e commerciale.

Olearia San Giorgio. Oiveto
Olearia San Giorgio. Oiveto

Spesso si tratta di realtà aziendali a conduzione familiare, dove generazione dopo generazione, la determinazione e la passione per il proprio lavoro e per la propria terra hanno fatto la differenza.

Incontro con Domenico Fazari

Olearia San Giorgio della famiglia Fazari rappresenta, senza alcun dubbio, un esempio di queste capacità. Fondata nel 1940, ad oggi è una delle aziende più longeve e riconosciute per la qualità dei propri prodotti nel panorama olivicolo nazionale ed europeo, cosa attesta la lunghissima lista di premi e riconoscimenti ottenuti negli ultimi 25 anni.

Olearia San Giorgio. Domenico Fazari
Olearia San Giorgio. Domenico Fazari

Raccontami la vostra storia, chiedo a Domenico (Mimmo) Fazari, oggi alla guida dell’azienda.

«La nostra storia nasce nel 1940 quando nonno Domenico, detto Mico, un bracciante agricolo che, in quegli anni difficilissimi della seconda guerra mondiale, decide comunque di occuparsi dell’uliveto e della raccolta delle olive con un gruppo di amici perché non andasse perduto e per generare quel minimo di reddito. Comincia così l’avventura della mia famiglia a San Giorgio Morgeto in Aspromonte, oggi Parco Nazionale e Geoparco Unesco, dove tuttora viviamo, e nei paesi limitrofi Cittanova e Polistena, nella Piana di Gioia Tauro».

La tua famiglia ha sempre deciso di proseguire nella produzione olearia, nonostante sia un lavoro duro e complesso.

«È stato così dai tempi di mio nonno che aveva dieci figli e tutti lavoravano la terra di famiglia con la quale, nonostante bassi redditi, potevano sopravvivere. Un po’ di olive, un po’ di allevamento, anche diciotto ore di lavoro al giorno una famiglia di dodici persone, si accontentava, ma riusciva ad andare avanti. Poi fu la volta di mio padre e i suoi quattro fratelli e oggi siamo io e i miei cugini, la terza generazione, i figli dei fratelli Fazari. Sette cugini e quaranta collaboratori per portare avanti la nostra idea progettuale che unisce la storia con l’innovazione, con la serietà del lavoro alla base di tutto».

Quanto puntate sull’innovazione ?

«La nostra azienda è per il settanta per cento innovazione, teniamo conto che la Piana di Gioia Tauro non è mai stata all’avanguardia, la produzione era per la maggior parte di “olio lampante” che serviva ad accendere le luci del Regno delle Due Sicilie.

Oggi la nostra azienda produce olii extravergine di oliva di altissima qualità, medio delicati, molto profumati e con una carica di Vitamina “E” molto elevata. Tutto questo ci porta a guardare al futuro con ottimismo e molta caparbietà».

Olearia San Giorgio. Le olive
Olearia San Giorgio. Le olive

Proponete ben sei diverse etichette, sei tipologie di olio diverse.

«Sei “Cultivar” che sono espressione piena del territorio, uniche e sconosciute al di fuori. Una valorizzazione del fatto stesso che la Calabria produca olio di grande qualità, concetto ignorato fino a non molto tempo fa e lo faccia in un polmone verde straordinario che è l’Aspromonte che invito tutti coloro che ci leggono a visitare. Anche l’immagine della Calabria come dell’Aspromonte, oggi è diversa e porta risultati positivi, gli imprenditori vogliono investire per aumentare la qualità e portarla fuori dai confini regionali e nazionali per dire al mondo quanta eccellenza ci sia in Calabria. Oggi il nostro olio viaggia verso la Svizzera, il Canada, la Germania gli Emirati Arabi Paesi e altri undici Paesi».

In quale Paese hai avuto la soddisfazione più grande nel vedere apprezzata Olearia San Giorgio?

«In Canada dove i nostri clienti non sono italiani. Ricordo che, un giorno, trovandomi in un Supermercato di alta gamma a Toronto, ho visto un carrello con quattro bottiglie del mio olio. Una bella soddisfazione».

Progetti futuri di espansione?

«Aumentare la produttività e cercare sempre di crescere nella qualità. Inoltre aumentare le quote di esportazione anche lavorando su Paesi come la Thailandia o il Congo dove l’olio extravergine di oliva è quasi sconosciuto, ma esiste una fascia di alberghi e ristoranti internazionali che possono essere nuovi clienti».

Se torni bambino qual’è il profumo della tua infanzia?

«Quello delle zagare nel nostro agrumeto, non lo cambierei con niente al mondo».

In che modo preferisci gustare il tuo olio?

«Lo amo sul pesce, infonde una vera spinta alla carne delicata e aggiungo un pizzico del nostro origano dell’Aspromonte. Perfetto».

Olearia San Giorgio. La raccolta delle olive
Olearia San Giorgio. La raccolta delle olive

Il percorso delle olive

Olearia San Giorgio si estende per 150 ettari, comprendenti diverse tenute per un totale di 25000 piante di ulivo. Un patrimonio di biodiversità, che affonda le sue radici nella storia del territorio Calabrese, il quale non è solamente  tra i maggiori produttori di EVOO d’Italia, ma anche tra i più ricchi di cultivar indigene, da solo possiede più di settanta varietà olivicole autoctone certificate geneticamente.

Il processo di produzione delle olive e la fase successiva di estrazione degli oli vergini, coniugano antichi saperi e tecniche all’avanguardia, con l’obiettivo di raggiungere i migliori risultati organolettico sensoriali possibili.

La campagna di raccolta inizia proprio nel mese di ottobre e tutti i passaggi, dall’albero alla conservazione degli EVOO, vengono completati entro le 6-8 ore.

Il frantoio, invece, è di tipo trifase continuo e consta di quattro linee indipendenti . La conservazione sia in silos che in bottiglia, avviene sotto azoto.

Il processo di estrazione non ha alcun impatto ambientale indesiderato, non producendo scarti di lavorazione inutilizzati (le acque di vegetazione vengono reimpiegate in azienda.  La sansa viene conferita per la produzione di biogas che verrà trasformato in energia elettrica pulita.

Le persone e l’ecosistema del territorio, sono al centro delle modalità di produzione, improntata ad un concetto di concreta economia circolare.

Olearia San Giorgio. La produzione
Olearia San Giorgio. La produzione

I prodotti finiti

Interessante sapere che Olearia San Giorgio ha in essere importanti collaborazioni con le Università di Perugia e Reggio Calabria, con le istituzioni per la realizzazione di  progetti di rilievo come la IGP Calabria, con le associazioni di categoria come la Corporazione dei Mastri Oleari, il consorzio Opera Olei, il consorzio FAPI l’associazione PrimOlio.

 Le cultivar autoctone e che maggiormente caratterizzano i luoghi di coltivazione sono: Carolea, Ottobratica, Sinopolese, Roggianella, Cassanese e Ciciarello

I sei prodotti che compongono la principale proposta dell’azienda sono:

L’Ottobratico Presidio Slow Food Olio Extravergine Italiano, un monocultivar prodotto dalla varietà ottobratica. Dal carattere fruttato e delicato tendente al medio, è un olio di notevole eleganza.

L’Aspromontano” è un blend prodotto dalle varietà ottobratica, carolea e sinopolese. Anche qui precise note fruttate e un bel carattere morbido e intenso.

Olearia San Giorgio. L'Olio di Gio'
Olearia San Giorgio. L’Olio di Gio’

Terre di San Mauro“, extravergine biologico, blend di Ottobratica, Carolea, Sinopolese e Roggianella. Delicato e fruttato anch’esso.

Micu 1906“ Grand Cru Limited Edition, rappresenta il top della gamma, un blend al 70% di Ottobratica e 30% di Cassanese, dedicato al Fondatore e realizzato in soli 1906 pezzi ogni anno.

Altanum olio di Calabria I.G.P.“ già vincitore del premio Verga quale miglior IGP di Calabria nel 2017 e 2018, un blend di Ottobratica, Carolea, Sinopolese,  Roggianella e Ciciarello.

Olio di Giò“, extravergine biologico delicato per bambini, blend di Ottobratica, Carolea, Sinopolese e Roggianella.

Andrea Radic