La nota dell’Italian Wine & Food Institute 

Il vino italiano continua a mantenere  la propria posizione di leadership sul mercato americano pur registrando una lieve contrazione del 0,9% in quantità ed un incremento del 5,5% in valore, secondo la nota diramata oggi dall’Italian Wine & Food Institute relativamente ai primi 8 mesi dell’anno in corso comparati con il 2013.

La situazione viene giudicata in maniera estremamente positiva dal presidente dell’Istituto, Lucio Caputo, specie nel confronto con la contrazione delle importazioni complessive USA di vini (-4,5%) e con le considerevoli riduzioni fatte registrare dai principali paesi concorrenti dell’Italia.

L’Australia, sceso al terzo posto fra i paesi esportatori, che negli anni passati aveva tentato di insidiare la leadership italiana, ha fatto registrare una riduzione del -12,4% in quantità e del -10,8 in valore seguita dall’Argentina con rispettivamente il -0,4% ed il -3,9% e dal Sud Africa con il -62,1% ed il -30,5%. Analogamente si sono contratte le importazioni in quantità da: Francia (-3,3%), Spagna (-14,1%) e Germania (-11,9%) che si trovano al quinto, sesto ed ottavo posto fra i paesi fornitori del mercato statunitense.

Gli unici tre paesi che hanno migliorato le loro posizioni fra i 10 principali fornitori del mercato statunitense che complessivamente detengono il 98,6% del mercato d’importazione sono stati il Cile, salito al secondo posto, con un +1% in quantità e con una notevole riduzione in valore (-12,2%) che conferma come la riduzione dei prezzi dei vini cileni abbia favorito la loro espansione, la Nuova Zelanda (+18,4% e + 15,6%) ed il Portogallo (+16,3% e +19,7%), rispettivamente settimo e nono paese fornitore del mercato USA.

L’Italia, sempre secondo la nota dell’Italian Wine & Food Institute, continua quindi a mantenere la sua leadership sul mercato USA passando da 1.698.320 ettolitri, per un valore di $ 869.654.000, dei primi otto mesi del 2013, a 1.683.770 ettolitri, per un valore di $ 917.724.000, dei primi otto mesi dell’anno in corso.

La quota di mercato dei vini importati dall’Italia è salita al 28,2% in quantità e al 34,4% in valore contro il 17,8% in quantità e il 7,% in valore del Cile, attualmente secondo paese esportatore verso gli USA.

Complessivamente le importazioni statunitensi, secondo i dati rilasciati dall’Italian Wine & Food Institute, sono ammontate, nel periodo in esame, a 5.968.770 ettolitri per un valore di $ 2.668.899.000 contro i 6.252.540 ettolitri per un valore di $ 2.596.469.000 del corrispondente periodo dell’anno precedente.

In continua espansione, sempre secondo i dati rilasciati dall’Italian Wine & Food Institute, la posizione degli spumanti italiani che hanno fatto registrare un consistente aumento del 17,3% in quantità e del 21,3% in valore passando dai 212.920 ettolitri per un valore $ 120.814.000 dei primi otto mesi del 2013 a 249.700 ettolitri per un valore di $ 146.534.000 dei primi otto mesi dell’anno in corso. Negli spumanti l’Italia detiene il 50,7% in quantità ed il 28,7 % in valore della quota di mercato degli spumanti importati.