Festa del vino Montecarlo

Lo dico da subito: sono un habitué, un frequentatore assiduo del Salotto del Vino e del Verde che ogni anno ha luogo nel Borgo antico di Montecarlo di Toscana, all’interno di quella che è la Festa annuale del Vino.

Una festa come una volta. Quelle di cui la Toscana ne è piena. Serate da passare in allegria con canti, balli, cibo e tanto vino.

E il “salotto”, divenuto nel tempo “l’angolo elegante” della festa, come momento culturale con serate a tema nello splendido giardino dell’Istituto Pellegrini Carmignani in pieno centro.

Festa del vino Montecarlo. Il giardino

Nato dalla volontà di alcuni appassionati di vino montecarlesi, ancora oggi, tra una moltitudine di difficoltà, rappresenta un punto d’incontro per gli amanti del buon cibo e vino alla ricerca delle origini vuoi delle eccellenze culinarie locali, vuoi degli assaggi delle ultime annate proposte dalle aziende aderenti al Consorzio del Vino DOC di Montecarlo.

Ad accompagnarmi, come in tutte le edizioni alle quali ho partecipato, il mio carissimo amico nonché “gentiluomo del vino” Vasco Grassi.

Ex Presidente fondatore del Consorzio, ex direttore dell’azienda più conosciuta la Tenuta del Buonamico ma in particolare, “mente storica” del vino di Montecarlo.

Parlare con lui è come ritornare alle origini e riuscire a capire le “vere” fasi storiche che si sono susseguite in questa terra.

Manifesto dell’evento

Sfatare i miti creati ad hoc e ricordare l’accaduto. Come per esempio, alla presenza delle famose “uve francesine” spesso ricordate come portate dai pellegrini che percorrevano la via Francigena.

“Quanto di più sbagliato che si possa dire e soprattutto scrivere” tuona Vasco nel ricordare che la viticultura moderna montecarlese ha un nome e un cognome preciso appartenente ad un periodo storico più recente: Giulio Magnani.

Fu lui, titolare della Fattoria Marchi-Magnani che nel 1870  partì alla volta della Francia per imparare dai “maestri” d’oltralpe, il modo per migliorare e rendere più moderni i vini di Montecarlo..

Fu allora che al ritorno cominciò ad allevare sulla collina montecarlese vitigni come  il Sauvignon Blanc, il Semillon, il Merlot, il Cabernet  Franc, il Cabernet Sauvignon, il Roussanne, il Syrah, il Pinot bianco e grigio.

Festa del vino Montecarlo. i vini presenti

Ed il locale Trebbiano assemblato con le uve francesine cominciò ad essere più elegante, morbido e profumato.

Non solo vino a Montecarlo

Quest’anno sono stato invitato alla serata dove il cibo ha visto come protagoniste la Patate della Garfagnana fornite dall’azienda Terre di Garfagnana di Piazza al Serchio, sapientemente preparate ed abbinate ad altre eccellenze culinarie dagli chef del Ristorante Lunardi’s. In abbinamento i vini di due aziende tra le più famose: Wandanna e Stefanini Tronchetti.

  • Terre di Garfagnana, realtà nella zona di Piazza al Serchio dove tra l’altro si coltiva la Patata garfagnina, una qualità particolare con caratteristiche salutari manifeste. A rappresentare l’azienda il giovane Mathias Bertolini che è riuscito nel proporre, insieme a questo tubero, le farine integrali macinate a pietra;
  • Festa del vino Montecarlo, gnocchi con patate garfagnine

    Ristorante Lunardi’s. Situato nel centro di Montecarlo, in Piazza Francesco Carrara di fronte alla Collegiata. Due fratelli, Giovanni e Francesco, una lunga gavetta in Australia e il rientro nella natia Montecarlo. Una cucina dagli ingredienti tradizionali, prodotti a chilometro zero, rivisitata in chiave moderna e una cantina fornitissima con etichette da tutto il mondo dove i vini locali hanno la priorità. Si sono superati nel preparare i piatti atti a valorizzare le patate garfagnine;

  • Wandanna, protagonisti antesignani della produzione vinicola Montecarlese, che ha partecipato con due vini, Terre de’ Cascineri Bianco 2020 e Terre de’ Cascineri Rosso 2020;
  • Stefanini-Tronchetti, impegno, dedizione, passione, amore in poche bottiglie prodotte. Ha presentato per l’occasione un vermentino (Gocce di Rugiada) e un rosato (Rosa di Notte)
Il libro di Marco Pardini

E come in tutti i Salotti che si rispettano non è potuto mancare l’Ospite d’Onore: Marco Pardini, naturopata, esperto di etnomedicina ed etnobotanica che si è soffermato sulle numerose domande fatte da un pubblico molto attento ed interessato.

In particolare quando ha presentato il suo ultimo libro Erbario poetico, storie d’erbe, alberi e altri incanti.

Festa del Vino, il Salotto del Vino e del Verde ovvero Montecarlo di Toscana in festa. Chapeau!

Urano Cupisti