l’ONAV in collaborazione con il Consorzio DOC Orcia ha presentato a Roma, Terrazza Barberini, i vini e il territorio della Val d’Orcia

L’occasione è la conoscenza di un’area vitivinicola toscana, che produce vini di qualità, nati da una zona di vigneti e colture agricole di suggestiva bellezza, collocati fra i territori di Montepulciano e di Montalcino. La Val d’Orcia, meno nota e blasonata delle vicine aree del Vino Nobile di Montepulciano e del Brunello di Montalcino, è spesso oscurata da quest’ultime. L’attribuzione della denominazione di origine controllata Orcia, sorge dopo tanto impegno nel 2000, giungendo contemporaneamente all’inizio della crisi economica che sta mettendo a dura prova la produzione dei vini di qualità. Da qui l’impegno del Consorzio a tutelare e promuovere il buon lavoro svolto dai viticoltori di questa zona.

Scoprire questa realtà poco conosciuta, approfittando della nota ospitalità delle cantine del luogo e delle cascine incastonate nello spettacolare paesaggio collinare, è interessante per il piacere di un turismo enogastronomico fuori dalle rotte più affollate e turistiche. Numerosi sono gli eventi che periodicamente organizzano allo scopo di far conoscere il territorio e le sue eccellenze enogastronomiche. Identificata come sito Patrimonio dell’Umanità, la Val d’Orcia, è una terra antica, ricca di arte e di storia, localizzata nella Provincia di Siena.

Dei tredici Comuni che la compongono ben cinque sono riconosciuti Patrimonio UNESCO. Una grande vallata con vigneti, ulivi e borghi arroccati sulle colline, dal panorama incantevole con siti di notevole interesse paesaggistico come le famose “Crete Senesi”. Affascinanti le caratteristiche “cantine con vista” dalle quali si può godere un paesaggio unico al mondo. Su un potenziale di 400 ettari, soltanto 153 sono vitati in attribuzione alla DOC. Questo ci da un’idea sulla potenzialità del territorio, non ancora del tutto espresso. Il riscaldamento globale che sta cambiando il microclima di molti terroir, provocando notevoli disagi, ha invece prodotto in questa zona un miglioramento climatico che va a tutto vantaggio delle produzioni vitivinicole. Avere a disposizione un buon vino e un’area di grande bellezza paesaggistica è soltanto l’inizio. Occorrono anche strategie commerciali, ci dicono i produttori, affinché dopo tanto impegno, sia utile nella pratica l’approvazione della meritata DOC.

E’ così che il Consorzio, giovandosi delle peculiarità ambientali e della tradizione storica dei luoghi, sta organizzando un programma di iniziative che evidenziano il legame storia-natura-uomo in un progetto chiamato il “vino bello” a vantaggio di un turismo di qualità. Nascono allora progetti come il trekking del vino, vacanze sportive e degustazioni commemorative tra sacro e profano. Tutte iniziative che si avvalgono della tradizionale propensione all’ospitalità della gente del posto. Molte sono le strutture ricettive che accolgono i visitatori con particolare ospitalità, al di fuori di un turismo di massa. Il sito del Consorzio può esserci di aiuto per identificare iniziative e contatti www.consorziovinoorcia.it.

La presentazione dei vini del Consorzio della DOC Orcia, guidata dal Sommelier ONAV Marco Romagnoli – con il delegato Angelo Tombolillo della Sezione di Roma, è stata supportata da un team affiatato di produttori. Con dedizione ed evidente amore per la loro terra sono a presentare i vini e la passione per la loro terra e i suoi frutti, tra i quali il vino è il migliore. Il gruppo è completato dalla presenza del Presidente del Consorzio, dr.ssa Donatella Cinelli Colombini, già fondatrice del “Movimento del turismo del vino”, ideatrice di “Cantine aperte” e produttrice anche di Brunello di Montalcino (Casato Prime Donne) che ci racconta: -Il turista è un amante infedele! E questo vale anche per il turista del vino. A quanto pare, i flussi si stanno spostando verso le nuove aree di produzione.

A questo punto bisogna trovare efficaci strategie commerciali da affiancare al buon lavoro che stiamo svolgendo-. Il Consorzio DOC Orcia rappresenta 37 produttori appartenenti a 13 Comuni. Ha l’obiettivo di tutelare e promuovere la qualità dei vini e l’immagine di questo territorio diffondendone la conoscenza in Italia e all’estero. La produzione vinicola valdorciana, consiste in un’ampia selezione di vini, in prevalenza rossi, la cui base è sempre lo storico vitigno sangiovese, utilizzato in purezza o in assemblaggio. In percentuale minore sono impiegati altri vitigni tradizionali: Canaiolo Nero, Colorino, Foglia Tonda, Trebbiano Toscano, Malvasia; e internazionali: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot, Chardonnay, Sauvignon. In uno stesso stile comune possiamo ritrovare vini di differente gusto e particolarità per i diversi terreni che si hanno nei vari vigneti e per i diversi assemblaggi in cantina. Nella tipologia Val d’Orcia ci sono anche vini rosati e bianchi. Presenti anche alcune realtà di produzione biologica.

 

VINI IN DEGUSTAZIONE:

Orcia Rosso D.O.C. 2011 e 2012- Az. Il Pero

Soltanto sangiovese in purezza e nessun nome di fantasia per questo vino frutto della tradizione di origine contadina. Prodotto con l’uso del tradizionale sistema di governo alla toscana. Intenso colore rubino il vino del 2012, granato il vino del 2011, con sentori di frutta ben matura, un vino caldo e di corpo da bere abbastanza giovane e abbinare a piatti tipici di buona struttura. L’azienda si presenta biologica da oltre dieci anni. Alcool14% vol.

Orcia Rosso DOC 2011 – Azienda Sasso di Sole

100% sangiovese, di colore rosso rubino intenso, al naso profumi di ciliegia con alcune note di tostatura.Vinificato in acciaio, la maturazione avviene in botti di rovere di Slavonia per12 mesi. Al gusto è caldo, ma sapidità e freschezza ne ristabiliscono un buon equilibrio. Di intensa e fine persistenza gustativa, abbastanza tannico. 14% vol.

Petruccino 2011 – Podere Forte

70% sangiovese e 30% merlot. Gradevolmente floreale con sentori di vaniglia, grande struttura, molto caldo per l’importante presenza alcolica 15% vol. è supportato da adeguata freschezza. Questo vino è espressione di terreni selezionati all’interno del podere dopo attenta indagine geologica.

Cenerentola 2010 –Cantina Fattoria del Colle

65 % sangiovese e 35 % foglia tonda. L’assonanza fra il vino e la fiaba richiama le due sorelle più fortunate che, nel caso di Cenerentola DOC Orcia, sono le due zone vinicole che confinanti: Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano.  Foglia Tonda è un antico vitigno di questa zona, abbandonato circa un secolofa e ora recuperato. È di un bel colore rosso rubino carico. L’aroma fine è ampio, complesso, richiama piccoli frutti rossi  maturi, spezie ed erbe aromatiche. Gusto intenso, equilibrato, morbido e ben strutturato. Invecchiato un anno in botti di rovere.

Il Tocco di Campotondo 2009 – Az. Campotondo

90% sangiovese, 10% colorino da allevamento ad alberello. Caldo, evidente la tannicità, ben equilibrato, fine, complesso e dalla lunga persistenza. Invecchiamento  18 mesi in piccole botti di rovere francese e affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. alcol 14,5 % vol.

Banditone di Campotondo 2009 – Az. Campotondo

90% sangiovese 10% colorino e merlot. La zona di produzione è a 800 mt. Pulito, austero, dona sentori di viole e speziature di pepe e cannella. Un vino armonico con piacevole mineralità al gusto. Invecchiato12 mesi in legni di rovere francese e di slavonia e affinato in bottiglia per almeno 6 mesi.

Trecalici 2009 – Az. Trequanda

sangiovese in purezza di colore è rosso rubino con riflessi granati. Il profumo è intenso e caratteristico, con sentori di confettura e spezie supportati da una nota boisè. Il sapore è armonico, persistente e sapido. alcol 14% vol.

Invidia 2009 – Az. Trequanda

sangiovese 60% cabernet sauvignon e merlot 40% dal colore rubino intenso e profumo deciso di spezie, confettura, note di tabacco, vaniglia e cacao amaro. In bocca è persistente e sapido. Matura due anni dalla vendemmia, con ulteriore affinamento in bottiglia a completarne carattere e personalità. alcol13,5% vol.

Antonella Avantaggiato