Il vitigno a frutto nero più espressivo e più diffuso che si trova in Toscana, e in tutto il Centro Italia, è il “Sangiovese”. Già coltivato in epoca Etrusca, il suo nome potrebbe essere derivato dalla trasformazione del termine Latino “Sanguis Jovis” (sangue di Giove, per i Romani il Re di tutti gli dèi). Più precisamente con “Sangiovese” si definiscono alcune varietà di questo vitigno che, attraverso i secoli, hanno assunto delle specifiche peculiarità a secondo dei Territori di coltivazione. Le prime due grandi famiglie che possiamo individuare sono il “Sangiovese Grosso” e il “Sangiovese Piccolo” (detto anche forte o montanino).

A titolo esplicativo possiamo ricordare che Vitigni come il “Brunello” e il “Prugnolo Gentile”, da cui se ne ricava rispettivamente i super famosi “Brunello di Montalcino” e “Nobile di Montepulciano”, appartengono alla famiglia del “Sangiovese Grosso”.

Il vitigno “Sangiovese” è stato esportato in molti Paesi del Mondo e, in alcuni di questi, ha trovato particolari Territori, con un microclima adatto, dove ha sviluppato le sue speciali prerogative, in particolare nel Nord America in California, in Argentina, in Australia e in South Africa.

Mercoledì 24 Ottobre 2012, a Vada (una Località balneare molto accogliente e conosciuta) piccola Frazione del Comune di Rosignano Marittimo in Provincia di Livorno, al Ristorante “Brasserie La Barcaccina”, proprietà del vitale Hamid Meridja insieme alla sua bella Famiglia, ubicato proprio sulla spiaggia, in riva al mare, dove finisce la passeggiata, lato nord, si è riunita la “Commissione di Degustazione del Corriere del Vino”.

La “Commissione di Degustazione” composta da Riccardo Gabriele, Alessandra Rachini, Riccardo Margheri e Giorgio Dracopulos per il Corriere del Vino, Luca De Ferrari (Poderi Boscarelli) e Ivan Giuliani (Azienda Agricola Terenzuola) in rappresentanza dei produttori e Hamid Meridja per i ristoratori, ha iniziato, con l’aiuto di buoni stuzzichini della casa, a valutare i Vini in degustazione cieca (con le bottiglie coperte e non identificabili). I Vini sono stati divisi in Lotti e le batterie erano composte da tre Etichette.

Il primo Lotto comprendeva proprio Vini di Uva Sangiovese.

Sono stati assaggiati:

– “L’aura 2010”, Chianti Classico D.O.C.G., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., prodotto in 30.000 bottiglie dall’Azienda Agricola Querceto di Castellina Di Jacopo di Battista & C., in Località Querceto, Castellina in Chianti, Siena;

– “Rosso della Porticcia 2009”, Montecucco D.O.C., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., dell’Azienda Agricola Casale Pozzuolo, Località S. Rita, Cinigiano, Grosseto;

– “Burchino 2008”, Chianti Superiore D.O.C.G., 90% Sangiovese, 5% Ciliegiolo, 5% Canaiolo, 12,5% Vol., delle Antiche Tenute di Burchino Vigneti in Terricciola, Azienda Castellani, Frazione Santa Lucia, Pontedera, Pisa;

– “Properzio 2008”, Sangiovese Colli Martani D.O.C. Riserva, 100% Sangiovese, 14,5% Vol., dell’Azienda Agraria Biologica Di Filippo, Cannara, Perugia;

– “Vigna Alta 2008”, Rosso Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 13% Vol, dell’Azienda Badia di Morrona, Località Morrona, Terricciola, Pisa;

– “Genius Loci 2008”, Sangiovese Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., delle Antiche Tenute di Burchino Vigneti in Terricciola, Azienda Castellani, Frazione Santa Lucia, Pontedera, Pisa;

– “Campomaggio 2008”, Chianti Classico D.O.C.G., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., della Tenuta di Campomaggio, Radda in Chianti, Siena, Azienda Castellani;

– “Vigna Flavia 2008”, Sangiovese Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 13,5% Vol., alla sua prima uscita, dell’Azienda Agricola Colle Santa Mustiola, Chiusi, Siena;

– “Principe Guerriero 2008”, Sangiovese Toscana I.G.T., 100% Sangiovese, 14,5% Vol., prodotto dalla Società Agricola Pagani de Marchi a Casale Marittimo, Pisa;

– “Reciso 2008”, Rosso Sangiovese Toscana I.G.T., 100% Sangiovese (due cloni), 14,5% Vol., dell’Azienda Agricola Pietro Beconcini di San Miniato, Pisa;

– “Nocio dei Boscarelli 2008”, Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G., 100% Sangiovese, 14.5% Vol., prodotto da Poderi Boscarelli Marchesi de Ferri Corradi a Cervognano di Montepulciano, Siena;

– “Castellani Chianti Classico Riserva 2008”, Chianti Classico Riserva D.O.C.G., 100% Sangiovese, 13% Vol., dell’ Azienda Castellani, Frazione Santa Lucia, Pontedera, Pisa;

– “Pietro Beconcini Chianti Riserva 2008”, Chianti D.O.C.G., 80% Sangiovese, 20% Canaiolo e Malvasia Nera, 13,5% Vol., dell’Azienda Agricola Pietro Beconcini di San Miniato, Pisa;

– “Vigneto Belvedere 2008”, Chianti Classico Riserva D.O.C.G., 90% Sangiovese, 10% Merlot, 14,5% Vol., prodotto dall’Azienda Agricola Querceto di Castellina Di Jacopo di Battista & C., in Località Querceto, Castellina in Chianti, Siena;

– “Rosso della Porticcia Riserva 2008”, Montecucco D.O.C., 100% Sangiovese, 14,5% Vol., dell’Azienda Agricola Casale Pozzuolo, Località S. Rita, Cinigiano, Grosseto.

La “Commissione di Degustazione del Corriere del Vino” fedele all’idea che “non esistono buoni vini ma soltanto ottime bottiglie” ha proseguito il suo lavoro degustando altri lotti e batterie di etichette che vi racconteremo la prossima settimana.

Giorgio Dracopulos

 

I COMMENTI DELLA COMMISSIONE

La commissione si è riunita dopo un po’ di tempo, inaugurando la ripresa dei lavori in grande stile. Oltre 40 vini degustati con interessanti scoperte.

Partiamo subito con i sangiovese. Quindici campioni in tutto. Ottima prova per i vini di Casale pozzuolo che si sono distinti sia nella versione “base” che nella riserva che si è dimostrata un bel prodotto. Ottimo sia all’olfatto che nella percezione gustativa.

Interessante anche la riserva di Castello di Querceto. Un bel sangiovese ricco piacevole di grande beva e bella gustosità. Da menzionare un ottimo Principe Guerriero di Pagani de Marchi.

Nel complesso una batteria con vini corretti. Tra i più graditi anche il Chianti Le Antiche vie di Beconcini.