Il dietro le quinte di un nome raccontato da Sergio Zingarelli, Direttore Del Consorzio

Una chiacchierata informale con Sergio Zingarelli, proprietario di Rocca delle Macie e Presidente del Consorzio del Chianti Classico, ci ha dato occasione di mettere a fuoco l’utilizzo del nuovo logo del celebre Gallo Nero di li a poco dall’uscita delle prime bottiglie che lo raffigurano, prevista per la prima decade di Novembre. Altra succosa novità, già nota al grande pubblico sin dall’anteprima dello scorso febbraio, l’introduzione nel disciplinare della categoria Gran Selezione atta, nelle intenzioni, ad occupare il vertice della denominazione. L’idea di base è quella di mettere un po’ d’ordine tra le file delle Riserve, spesso troppo disomogenee, alzando per tale tipologia l’asticella dei requisisti qualitativi in modo da identificare così i veri e propri top wines del Chianti Classico. L’obbiettivo è anche quello di recuperare molti IGT a largo uso di sangiovese (molti dei cosiddetti Supertuscans) riportandoli con il Gran Selezione nell’alveo della denominazione (Flaccianello, Cepparello, Fontalloro i primi che ci vengono in mente). Questo anche per lenire, specie all’occhio straniero, quell’anomalia tutta italiana che colloca talvolta un semplice vino ad indicazione geografica su un gradino più alto rispetto ad uno a denominazione controllata e garantita.

Sergio Zingarelli ha poi simpaticamente svelato il dietro le quinte del nome scelto, cosa forse poco nota ai più. Si era partiti con nomi di fantasia, di stile pseudo-rinascimentale, quale “Il Magnifico”, titolo poi giustamente ritenuto un po’ troppo pomposo e supponente per un semplice vino. Niente da fare per il quasi ovvio “Grandi Vigne”, marchio non disponibile perche già registrato (da un supermercato, pensa un  po’ te); fattore questo che ha ben consigliato il Consorzio dal tenersi lontano da beghe legali in una già delicata partenza. Cassato pure il nome “Prime Vigne”, poco incisivo, la scelta finale si è focalizzata su un tris di candidature eccellenti: Gran Vino del Chianti Classico, Gran Riserva e, alla fine il prescelto, Gran Selezione.

Se è pur vero che il nome selezionato non è un fulmine di guerra, dar giudizi affrettati ed anticipati sul progetto nel suo complesso ci sembra a dir poco sconveniente. Non entriamo dunque nel merito delle scelte consortili, tanto meno nelle iniziali diatribe da ciò originate; sarà il campo, ovvero la critica e soprattutto il grande pubblico,  a decretarne le sorti non appena le prime Gran Selezioni faranno comparsa sui banchi di degustazione e sugli scaffali delle enoteche. La speranza (non remiamo contro!) è che siano bottiglie di grande qualità e di successo, tali da consentire al Gallo di gonfiare il petto e drizzar la cresta. Proprio come raffigurato nel nuovo logo.

Estratto dalla piacevole chiacchierata prevendemmiale con Sergio Zingarelli presso la sua azienda Rocca Delle Macie a Castellina in Chianti il 3 ottobre 2013.

Commento di Daniele Bartolozzi