Al via la vendemmia del Pinot Grigio nel Nordest Italia. C’è chi ha già iniziato subito dopo Ferragosto e chi si accinge a raccogliere i primi grappoli in queste ore: d’altra parte in un areale così vasto come quello della DOC Delle Venezie, la più estesa a livello nazionale con 27mila ettari di vigneto – oggi il più grande modello di integrazione interregionale che include in un’unica denominazione d’origine le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento – gli andamenti stagionali, i volumi, così come il periodo vendemmiale non possono essere omogenei.
Ad unire le aspettative nei tre territori amministrativi della DOC Delle Venezie è dunque – come confermato dai Presidenti Assoenologi del Triveneto – il fil rouge della qualità. Nonostante la stagione sia iniziata con qualche preoccupazione legata alle abbondanti piogge primaverili che, con frequenza ed entità differenti tra le varie zone viticole, hanno interessato alcune fasi fenologiche della vite, la situazione registrata nelle ultime settimane, mediamente caratterizzata da un deciso incremento delle temperature, ha cambiato lo scenario.
Allo stato attuale, nonostante la complessa gestione del vigneto, l’andamento meteorologico non ha condizionato lo stato di salute e qualitativo delle uve e non si registrano comunque danni da grandine né situazioni fitosanitarie particolarmente critiche.
Oltrepò pavese
La vendemmia 2024 è ufficialmente iniziata anche in Oltrepò Pavese, confermando le previsioni iniziali sia in termini di qualità che di quantità. Nonostante una diminuzione delle rese di circa il 30%, causata da un clima particolarmente piovoso durante la primavera e l’inizio dell’estate, la qualità delle uve si presenta eccezionale, promettendo vini di altissimo livello.
Le basi spumante, in particolare il Pinot Nero, stanno già mostrando caratteristiche straordinarie, delineando all’orizzonte un’annata memorabile per il metodo classico di Oltrepò Pavese. Questo territorio, primo in Italia e tra i principali al mondo nella produzione di Pinot Nero, ribadisce la sua storica vocazione per le bollicine, che saranno il vero traino della vendemmia 2024.
In un anno così complesso, è fondamentale non solo puntare sulla qualità del prodotto, ma anche rafforzare la filiera nel suo complesso. La forza e la verticalità del settore devono essere consolidate con un approccio più industriale e manageriale, orientato ai mercati e alla gestione efficiente dei costi. L’attenzione deve essere rivolta alla competitività e alla sostenibilità economica dei produttori, specialmente in un contesto segnato da difficoltà climatiche e fitosanitarie. In quest’ottica, il Consorzio ha già avviato un dialogo con Regione Lombardia per individuare strumenti di sostegno e compensazione, volti a tutelare le realtà più colpite.