E’ ormai alle porte la quarta edizione di Sake Challenge, la manifestazione dedicata al mondo del sake che ha visto la luce nel 2019 e che, nella sua seppur breve storia, ha già saputo ritagliarsi un ruolo di assoluta protagonista nel panorama europeo insieme a Londra e Parigi.
Anche quest’anno grande adesione da parte delle sakagura (i produttori di sake) che presenteranno circa 600 etichette, riconoscendola ancora una volta come un punto di riferimento nel mondo occidentale.
10 e 11 Giugno @ Hotel nhow Milano, nel cuore del distretto del design (via Tortona 35 @ Milano), con circa 600 etichette in rappresentanza di circa 200 sakagura di tutte (o quasi) le regioni del Giappone. Iniziata come una grande scommessa che faceva leva sul ruolo sempre più preponderante del sake in Italia (infatti dal 2018 è uno dei due paesi che registra il maggior volume di importazioni in Europa), oggi la manifestazione organizzata dalla Sake Sommelier Association Italiana è divenuta un punto fermo ben evidenziato nel calendario dei produttori, sia per il successo conseguito, sia per il coinvolgimento dei sake sommelier, sia per l’attenzione e la copertura media.
La gara
Si parte alle 9 del 10 Giugno con la presentazione della giornata e la spiegazione delle modalità di voto per eleggere i “Migliori Sake per l’Italia” secondo il palato italiano. Il focus infatti non sarà mirato al miglior sake in assoluto, ma al prodotto più apprezzato dal gusto del Belpaese.
Tre i livelli di valutazione e premi: Tasting, Best Design e Food Pairing che porteranno all’assegnazione di varie medaglie (Bronze, Silver, Gold, Doppio Gold e Platinum). Saranno oltre 200 i giudici coinvolti, di questi circa 100 tra sake sommelier professionisti per la sessione di Tasting, circa 50 tra designer, architetti, etc. per la sessione di Stile & Design e gli ultimi 50 giudici dedicati alla sezione del Food Pairing.
Già dalla scorsa edizione la Milano Sake Challenge è la prima competizione al mondo che può vantare una votazione certificata, grazie al supporto fondamentale di Sake Index, la app che gestisce tutte le dinamiche di votazione e non solo. Anche quest’anno sono stati apportati alcuni miglioramenti che permetteranno di avere uno strumento ancora più preciso e qualificante.
Sarà infatti la app a decidere quali sake e in quale ordine dovrà assaggiare ogni giudice (circa 40 per ognuno), spaziando tra le differenti categorie. Il voto di ogni giudice avrà un peso differente, sulla base della formazione e soprattutto della sua esperienza, legata e non solo alla sua presenza attiva nelle precedenti edizioni.
I giudici la utilizzeranno per scannerizzare il qr code delle bottiglie e poter valutare così i sake, secondo le diverse peculiarità e caratteristiche. Algoritmi matematici faranno sì che ogni sake riceva il medesimo numero di valutazioni e vi sia omogeneità rispetto allo scostamento del voto di ogni giudice rispetto alla media.
A conclusione della votazione, cinque potenziali abbinamenti di quel particolare sake con piatti e ingredienti da esprimere con una valutazione da 0 a 100: pasta alla carbonara, gelato al pistacchio, Parmigiano Reggiano, Prosciutto San Daniele, carpaccio di pesce bianco. I migliori sake per ogni abbinamento, il 10% circa degli iscritti, saranno poi anche protagonisti del food pairing del secondo giorno, l’11 giugno.
Sempre il primo giorno invece, i giudici designer che si occuperanno della sessione Stile & Design dovranno valutare circa 60 etichette di sake di tipologie diverse, sempre aiutati e guidati da Sake Index.
Martedì 11 giugno dalle 10 alle 14 sarà in programma appunto la terza ed ultima sessione di “Food Pairing” con protagonisti i giudici dell’APR (Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano) in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano (partner della manifestazione) per eleggere i migliori sake in abbinamento alla stagionatura di 24 mesi, i giudici del Consorzio del Prosciutto di San Daniele (partner della manifestazione), chef e professionisti che si dedicheranno a valutare l’abbinamento del sake con gli altri tre piatti / ingredienti, ovvero: carpaccio di pesce bianco, gelato al pistacchio e pasta alla carbonara.
A seguire, aperta anche a professionisti del settore, alle 15.30 il Presidente della regione di Yamagata farà una presentazione dei sake e del suo territorio, seguita da una degustazione con sake e alcuni piatti tipici della regione.
Appuntamento a settembre
Al ritorno delle vacanze, finalmente le porte di apriranno anche al pubblico. Domenica 22 Settembre dalle 14 alle 20 prenderà corpo la “Sake Experience”, un’occasione per appassionati e curiosi per assaggiare e conoscere al meglio tutto il mondo del sake, e per i rappresentanti delle sakagura, di ricevere il premio come vincitore della singola categoria. Saranno almeno trenta i rappresentanti presenti tra regioni, sakagura (aziende di produzione) e kuramoto (proprietari delle sakagura) che oltre a ricevere il meritato riconoscimento, saranno a disposizione del pubblico durante la degustazione.
L’evento sarà gratuito previa registrazione, senza alcun limite alla degustazione delle circa 600 etichette che avranno partecipato all’evento di giugno, sarà ancora una volta prezioso il supporto dei sake sommelier che guideranno all’assaggio tutti gli appassionati accorsi. Presenti un’area dedicata al Consorzio del Parmigiano Reggiano e un’area dedicata al Consorzio del Prosciutto di San Daniele, insieme a un ricco programma di masterclass e degustazioni sia gratuite che a pagamento su prenotazione per chi desidererà un specifico approfondimento.
Tra le masterclass in programma troviamo: introduzione al sake; gli invecchiati; le bollicine; il sake prodotto fuori dal Giappone; sake e Parmigiano Reggiano; sake e Prosciutto San Daniele; incontro con le regioni del Giappone.
Il motore di tutto, dalla Milano Sake Challenge alla Sake Sommelier Association Italiana, fino ai numerosi altri progetti realizzati che uniscono Italia e Giappone, è composto dalla coppia Lorenzo Ferraboschi e Maiko Takashima.
Uniti nella vita e nel lavoro sono un punto di riferimento inequivocabile dell’autenticità nipponica in Italia: il ristorante Sakeya, Wagyu Company, Sake Company, la Sake Sommelier Association e la Milano Sake Challenge stessa, solo per citare alcune delle realtà che da anni portano avanti con lavoro e passione.
Da gennaio 2024 sono anche gli organizzatori di viaggi enogastronomici assolutamente unici dall’Italia al Giappone con un programma di experience tra sakagura, allevamenti di wagyu e altre piccole chicche che abitualmente non sono accessibili anche ai migliori tour operator.