Appassionati da 24 nazioni e tre continenti si sono dati appuntamento tra le colline del Prosecco per celebrare l’evento che anche quest’anno ha coniugato in grande stile ciclismo e territorio.
In prima fila gli ex professionisti Claudio Chiappucci e Marco Saligari, oltre ad Andrew Gould (TD Five Boro Bike Tour) e David Bellairs (Cape Town Cycle Tour), gli organizzatori di due tra gli eventi cicloamatoriali più partecipati al mondo.
Come una domenica a pedalare tra le colline ricamate da vigneti, condividendo fatica e sorrisi con appassionati da tutto il mondo. Prosecco Cycling è questa: un brindisi infinito, la classe di un evento che sfida il tempo: 19 edizioni e non sentirle, perché ogni anno è una magia che si rinnova.
Erano 2200 alla partenza a Valdobbiadene domenica scorsa, un mondo in bicicletta, con 24 Paesi e tre continenti (Europa, America, Africa) al via.
Un evento a tutto tondo, in cui la passione per la bicicletta, libera dai vincoli di un esasperato agonismo, diventa volano per la promozione del territorio, vetrina per la promozione di prodotti tipici, uno sguardo rilassato su panorami che ogni volta offrono emozioni diverse.
E poi l’impegno – condiviso con gli organizzatori della TD Five Boro Bike Tour e della Cape Town Cycle Tour, due tra gli eventi cicloamatoriali più partecipanti dal pianeta – verso le buone pratiche finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente.
Alle 8.30 in punto, lo start. Un’apoteosi. Coriandoli. I palloncini lanciati dagli ospiti della Cooperativa Orchidea e degli istituti San Gregorio. Il Tricolore disegnato in cielo dal triplano della Jonathan Collection.
E poi, immancabile, il “Nessun dorma” di Luciano Pavarotti, la colonna sonora che accompagna le prime pedalate, già in leggera salita, per lasciarsi alle spalle Piazza Marconi. Nel gruppo anche i partecipanti al Prosecco Cycling Gravel Contest, la corsa su strade bianche che per la prima volta accompagna la tradizionale prova su asfalto.
La “gara non gara”
Tutti insieme ma senza spingere, verrebbe da dire. Perché alla Prosecco Cycling, dove da tempo è incentivata la partecipazione delle bici a pedalata assistita e quest’anno i partecipanti non avevano neppure il numero appeso alla bici (“Solo il nome, perché da noi nessuno è un numero”, spiegano gli organizzatori), la lentezza non è una debolezza, ma una virtù.
Chiedere, per conferma, ai ciclisti che in cima all’iconico Muro di Ca’ del Poggio si sono fermati, piede a terra, per onorare il classico ristoro con Prosecco e scampi: ne sono stati serviti 200 kg. Pochissimi quelli che hanno tirato dritto.
All’arrivo
Nel gruppo, mai troppo veloce, festa doppia per 12 atleti, nove uomini e tre donne: Thomas Bonesso (G.C. Mogliano Veneto, junior), Riccardo Michieletto (Team DNA Casteo, Senior 1), Francesco Prati (Villa Sandi, Senior 2), Giacomo Rigato (Asd Tombelle, Veterani 1), Davide Ferrari (Argon 128-Hicari-Stemax, Veterani 2), Fiorenzo Bignami (VDR Cycling Team, Gentleman 1), Loreno Bizzaro (Principe Bike Team, Gentleman 2), Gabriele Webber (C.C. Rotaliano, Super Gentlemen 1), Bruno Roncato (TVBike Team, Super Gentleman 2); Giorgia Bandini (Bombardier Squadra Corse, Women 1), Laura Boz (Bike Team Fontanelle, Women 2), Gloria Gandini (Asd America Sport, Women 3).
Sono loro i vincitori di categoria della particolare sfida basata sul tempo di percorrenza di tre salite cronometrate (Ca’ del Poggio, via dei Colli e Collalto) che i partecipanti alla Prosecco Cycling hanno incontrato lungo i 100 km di un percorso spettacolare, con 1600 metri di dislivello, che ha attraversato 13 dei 15 Comuni della Docg.
Una domenica indimenticabile anche per Marco Vicentini e Daniela Felisatti, marito e moglie di Bolzano, gli ultimi ad arrivare al traguardo, dopo quasi 6 ore di pedalata. In Piazza Marconi hanno trovato ad attenderli una grande torta, l’abbraccio di Chiappucci, Saligari, del sindaco Fregonese, dei componenti delle squadre che hanno primeggiato nelle varie classifiche e tanti applausi. Perché alla Prosecco Cycling sono tutti davvero vincitori. E chi arriva ultimo, lo è anche un po’ di più.
Non poteva mancare il brindisi finale
Conclusa la corsa, appuntamento a Villa dei Cedri, dove i ciclisti, a proposito da valorizzazione dei prodotti del territorio, sono stati accolti dalla degustazione del tiramisù, un momento di assoluta dolcezza dedicato al dessert trevigiano per eccellenza, accompagnato dall’immancabile bicchiere di Prosecco Docg.
L’ultimo brindisi di una domenica da ricordare, anche grazie all’impegno di 350 volontari che hanno garantito ordine e sicurezza sulle strade.