Con la tradizionale mattinata di “PrimAnteprima” si sono aperte le giornate durante le quali i Consorzi delle denominazioni toscane illuminano i propri palcoscenici, dando luce e visibilità, attraverso le degustazioni delle nuove annate, a tutto il sistema vinicolo della regione.
Una tradizione di valore che, anno dopo anno, mantiene e accresce sia la professionalità che l’efficacia e mette in campo una squadra capace di dare forza al comparto. Edizione dopo edizione cresce anche la capacità dei diversi soggetti consortili di collaborare fattivamente sia dal punto di vista dei tempi che degli spazi.
Ottima la regia di una serie di soggetti pubblici e privati che contribuiscono ad ogni dettaglio. Non dimentichiamo che i giornalisti stranieri provengono da ogni parte del mondo, cosi come il sistema economico del vino pone giuste aspettative su questa intensa settimana di incontri.
Preambolo
Primanteprima
Come accennato la giornata “PrimAnteprima” apre le danze a Firenze giustamente con il supporto dell’arte e della storia grazie ai saloni affrescati di Palazzo Medici Riccardi. Il programma di approfondimenti è promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, l’organizzazione è a cura di PromoFirenze, il coordinamento della comunicazione, l’ufficio stampa e i social, sono affidati a Fondazione Sistema Toscana.

I dati economici e produttivi
Molto interessante l’intervento di Fabio del Bravo dirigente della Direzione Servizi per lo sviluppo rurale di ISMEA, che ha presentato il report realizzato ad hoc per PrimAnteprima con i dati di scenario, trend ed export del vino toscano.
La Toscana ha aumentato la produzione, portandosi a 2,6 milioni di ettolitri, settima a livello nazionale, distribuiti tra le 58 indicazioni geografiche riconosciute, delle quali 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT che presidiano la quasi totalità della superficie vitata. Più estesi rispetto a tutte, le denominazioni Chianti e Chianti Classico, che occupano rispettivamente il 41% e il 21% della superficie rivendicata.
Buone notizie anche sul versante delle esportazioni che vedono un aumento del 5% in volume e del 10% in valore con particolare successo dei vini dop fermi. Se questo risultato fosse confermato anche dai dati degli ultimi due mesi del 2024 si supererebbero i 730 mila ettolitri per un valore di 740 milioni di euro. Ad apprezzare maggiormente i vini della Toscana sono Stati Uniti, Germania e Canada dove giunge il 54% delle spedizioni. I soli Stati Uniti rappresentano il 33% in volume ed il 40% in valore.
Primo capitolo
Consorzio Vino Nobile di Montepulciano
Tradizione, storia, enologia di qualità, vini da sottolineare e da consigliare. Il tutto arricchito da due importanti novità: La nascita delle “Pievi” la nuova tipologia della prima Docg d’Italia che sarà in commercio a febbraio 2025 con l’annata 2021 e la presentazione del progetto “Concerto” un nuovo modello di governance dal vigneto alla bottiglia nel segno della sostenibilità. Momento dunque di grande fermento per il Consorzio presieduto da Andrea Rossi.
Il Vino Nobile di Montepulciano menzione “Pieve” (che andrà ad affiancare il Vino Nobile di Montepulciano e Vino Nobile di Montepulciano Riserva), nasce da un percorso metodologico che ha visto il consenso e la partecipazione di tutte le aziende produttrici. Sono 12 zone, definite nel disciplinare di produzione UGA (Unità geografiche aggiuntive), che saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta.

Una volontà precisa di valorizzare la storia religiosa e la connotazione artistica delle antiche pievi e del terirrorio che le circonda così come era suddiviso in epoca tardo romana e longobarda.
Il progetto divenuto realtà ha senza alcun dubbio un grande potenziale perché, come risaputo e comprovato, dietro ad ogni calice c’è moltissimo da raccontare. E le Pievi sono protagoniste di una storia davvero affascinante.
Il progetto Concerto, voluto e avviato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, coinvolge università e centri di ricerca con la finalità di migliorare la governance del sistema vitivinicolo regionale, a partire proprio dalle aziende produttrici.
Una iniziativa cui hanno aderito altri tre Consorzi di tutela toscani, Morellino di Scansano, Brunello di Montalcino e Bolgheri, Bolgheri Sassicaia, ponendosi il comune obiettivo di rivoluzionare la Governance dei territori puntando sulla sostenibilità.
Il progetto mira, infatti, a dimostrare l’efficacia di un “nuovo modello di governance della produzione del vino sostenibile” e al trasferimento dell’innovazione e alla comunicazione della sostenibilità. Tra i partner del progetto, oltre ad aziende pilota, anche le Università degli studi di Siena e Milano-Bicocca.

Le due giornate della Anteprima del Vino Nobile, baciate dal sole, nonostante un clima abbastanza rigido, più tipico di una caccia al cinghiale che di una bella declinazione di degustazioni, sono state interessanti e ricche di scoperte e riscoperte enologiche di bel pregio. Le degustazioni, i seminari di approfondimento, i banchi d’assaggio con i produttori, pranzi e cene, sono avvenuti nella suggestiva Fortezza Medicea di Montepulciano, costruita nel 1261 per scopi militari, ha accolto in età moderna attività di formazione culturale, didattica e scientifica.
La breve distanza, perfetta per una piacevole passeggiata, delle cantine storiche, situate, nel borgo antico, continua ad essere un plus.
Perfetto il servizio di degustazione svolto dalle socie e soci dell’Associazione Italiana Sommelier che rappresenta un vero vantaggio per chi è impegnato nella valutazione di numerosi calici. La loro professionalità e competenza unite alla pazienza e alla cortesia, risolvono ogni più piccolo intoppo.
Sempre apprezzata la cucina di tradizione toscana di Massimiliano Cappelli, con il supporto della intraprendente zia, che rende i pranzi momenti da ricordare.
Andrea Radic
Nella sezione Degustazioni le nostre impressioni sugli assaggi effettuati