Si attendono un centinaio di giornalisti nazionali e internazionali oltre a una selezione (su invito) di operatori del settore all’appuntamento L’Altra Toscana, novità delle tanto attese “Anteprime di Toscana”.

Il 25 marzo, all’interno del suggestivo complesso museale di Santa Maria Novella, con il sostegno del Comune di Firenze, i Consorzi Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra – con le loro tredici denominazioni – fanno sistema nell’andare a raccontare una Toscana diversa, tutta da esplorare dove campeggiano un’incredibile varietà di gusti e terroir, dalle colline al mare, in un territorio dove si coltiva la vite da secoli e dove oggi, tante diverse realtà, si lasciano guidare da un approccio sartoriale con una forte attenzione alla sostenibilità in vigna e in cantina.

L’Altra Toscana. Foto Consorzio Montecucco

L’obiettivo è quello di raccontare una Toscana del vino, con punte di qualità̀ sempre più alte, che va davvero ad arricchire l’offerta vinicola della regione”, spiega Francesco Mazzei alla guida della Associazione L’Altra Toscana e aggiunge “Abbiamo scelto un luogo estremamente evocativo e colmo di bellezze artistiche in cui mettere in scena questa prima edizione di un evento pensato per proporre alla stampa – che lo racconterà poi al grande pubblico – un caleidoscopio di gusti e terroir – in connessione con l’arte e la cultura  – per chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo”.

Per andare ancor più in profondità i Consorzi hanno pensato a tre speciali degustazioni, guidate da Gabriele Gorelli – primo Master of Wine italiano -, che avranno come tema: “L’Altro Sangiovese. Blind tasting dei Cru di una Toscana da scoprire”, “Il valore del tempo. Le longevità che non ti aspetti” e “Il coraggio di cambiare. Bio, sostenibilità e altri modi di fare vino”.

Una squadra di denominazioni decisamente variegata e proprio per questo interessante da seguire. Le masterclass vogliono sviluppare dei concetti che mirano a legittimare queste denominazioni troppo spesso definite minori. L’obiettivo è mostrare l’oggettiva qualità e longevità di questi vini stuzzicando allo stesso tempo la curiosità dei partecipanti con il coraggio di cambiare”, racconta Gorelli.

Tutto è quindi pronto per accendere i riflettori su di uno spaccato vitivinicolo della regione senz’altro meno noto ma non per questo meno interessante.

L’Altra Toscana

Le Denominazioni protagoniste sono prodotte in aree diverse della Toscana, da quelle collinari prospicienti la città di Lucca a quelle a sud di Pisa che da San Miniato si spingono fin quasi a lambire la costa, dalla piccola area ad ovest di Siena intorno a Casole d’Elsa alla Maremma grossetana e all’area amiatina del Montecucco, dalla zona del Rufina a nordest di Firenze lungo il corso del fiume Sieve alla piccola area ad ovest di Firenze tra Poggio a Caiano e Carmignano, dalla splendida Val d’Orcia alla Val di Chiana con le colline del Valdarno di Sopra tra Firenze e Arezzo ai colli di Cortona oltre il canale Maestro della Chiana, quasi a lambire il Lago Trasimeno. Tante enclave viticole di grande fascino.