Fontanafredda pensa ad un nuovo Rinascimento, il Rinascimento Verde, due epoche a confronto: 500 anni fa e oggi. Cambia lo scenario e mutano i valori per ottenere il medesimo risultato: Rinascere. È ora di cambiare prospettiva, insieme possiamo dare origine ad una nuova comunità costruita sul rispetto del pianeta, riscoprendo il gusto di condividere; in fondo è semplice, come bere un bicchiere di vino.
Due secoli a confronto, il XV secolo quello del Rinascimento e il XXI secolo quello del Rinascimento Verde. Due epoche storiche, due scenari diversi per ottenere il medesimo risultato: Rinascere. “Oggi abbiamo toccato con mano che le catastrofi possono verificarsi e solo noi possiamo evitarle, per questo non possiamo più continuare a non rispettare il nostro pianeta”. Già da tempo Fontanafredda si sta muovendo in questa direzione, quella della sostenibilità e del rispetto, non ultimo, il raggiungimento della certificazione Biologica.
Il Rinascimento, è stato uno dei movimenti artistico letterari più famosi al mondo. Nato in Italia e diffuso in tutta Europa è stato il trampolino di lancio per il passaggio dal Medioevo all’Età moderna. Botticelli, Leonardo, Michelangelo e molti altri furono i protagonisti di questa rivoluzione artistica, che portò al contempo ad una grande prosperità economica. Uno dei suoi elementi fondanti fu quello di mettere l’uomo al centro dell’universo e l’introduzione della prospettiva, fu una delle rivoluzioni artistiche più significative e “oggi quello che siamo chiamati a fare è cambiare questa prospettiva”.
Abbiamo bisogno di rovesciare questo paradigma, mettendo la terra al centro dell’uomo. Da 4,5 miliardi di anni esiste il nostro pianeta, una magnifica combinazione di terra, acqua ed atmosfera che ha favorito la vita. In assenza dell’equilibrio tra questi tre elementi noi non esisteremmo. “Il nostro pianeta oggi ci sta chiedendo aiuto e non possiamo più essere indifferenti perché ne va del nostro futuro”. In Fontanafredda il rispetto per la Terra è un modo di essere e di pensare, che ci ha portato oggi ad avere 120 ettari coltivati a BIOLOGICO. Uno stile di vita che accompagna le scelte quotidiane facendoci immedesimare nella pianta, nella terra, imponendoci di eliminare i concimi di sintesi, i diserbanti e i trattamenti sistemici.
Se oltre 500 anni fa il motore della rinascita fu la bellezza, ovvero la fiducia in sé stessi, oggi, con mezzo millennio di maggior esperienza, abbiamo capito che da soli possiamo fare tanto, ma insieme possiamo fare meglio. Il Rinascimento Verde sorgerà se creiamo una comunità mondiale, ovvero fiducia negli altri, con un unico obiettivo. Il concetto più ampio di comunità è l’ecosistema, un sistema aperto per definizione, così come il Villaggio Fontanafredda, sempre aperto alla comunità che offre possibilità di incontro, confronto e condivisione. Abbiamo capito che solo grazie al contributo di tutti possiamo migliorarci ogni giorno. Dal 1858 siamo una COMUNITÀ unita intorno ai volari della terra, ed oggi più che mai dobbiamo continuare ad esserlo.
E se nel Rinascimento lo strumento d’espressione della rinascita economica e sociale dell’umanità fu l’arte, oggi abbiamo in mano altre possibilità. Alla fine del XX secolo, il vino ha oltrepassato la sfera del bisogno diventando messaggio di cultura, strumento di conoscenza, simbolo di rigenerazione.
Il vino è generatore di convivialità, per questo sarà il nostro strumento del rinascimento verde. Il nostro vino esprime chi siamo, dal Barolo all’Alta Langa, porta in sé i principi e valori in cui crediamo. Il rispetto della terra si trasferisce nel nostro vino e diventa anche rispetto per le persone. Perché il vino è convivialità, condivisione di piaceri e saperi: una rinascita di valori che ha un colore ben preciso… il VERDE!
Una grande rivoluzione economica, sociale e artistica, che ridisegna i paradigmi del passato per adattarsi ai bisogni del presente. Questa è la nuova Fontanafredda. Una nuova prospettiva, ma con la stessa sostanza. Anzi, migliore di prima e più rispettosa del nostro Pianeta.
In sintesi: “Abbiamo bisogno di un nuovo Rinascimento, altrimenti sarà impossibile pensare a un domani uguale all’oggi. È chiaro che dobbiamo cambiare e diventare nuovi. Il nuovo per noi e rimettere la terra al centro, deve essere il nostro grande obiettivo, che deve portarci alla creazione di una grande comunità mondiale basata sulla fiducia negli altri. I mezzi di questa comunità per la salvaguardia del pianeta saranno molti, il nostro sarà il vino, il vino verde. Verde dentro, perché sostenibile, ma anche fuori perché anche i suoi valori parlano di questo”.
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