“I primi anni chiamammo questa due giorni “VinAL – Vinitaly da Alois Lageder”, ma non ci piaceva. La chiamammo allora “Quintet” nel ricordo dei cinque produttori del gruppo iniziale. Nemmeno quel nome andava bene.

Un giorno, mentre ero a casa, mi capitò di ascoltare con mia moglie un pezzo di Arvo Pärt, un compositore estone che ci piace molto: il brano si chiamava “Summa” e mia moglie disse subito “Ecco il nome che cercavi!”. E così chiamammo “Summa” questa manifestazione. Penso che sia molto azzeccato, perché rende bene l’idea di questo evento. Sono convinto che anche questo nome faccia parte del suo successo”.

Così, ancora oggi, Alois Lageder racconta a chi pone la domanda perché Summa.

Proviamo a trovare anche una risposta diversa. Summa, latinismo dotto e corrente e come tanti latinismi dotti e correnti come è evoluto nel tempo?

La summa è la somma a indicare la totalità, l’insieme. È nell’evoluzione medievale che ha assunto un significato differente: summa diventa l’opera che contiene tutti i principi, i fondamenti, le teorie di una disciplina. Ed è a partire da questa accezione che cerchiamo di capire meglio di che cosa stiamo parlando.

“Summa come rassegna, insieme delle eccellenze enologiche, biologiche e biodinamiche: le teorie di precise discipline. Aziende selezionate per l’altissima qualità dei vini prodotti in armonia con l’ambiente”.

Non chiamatela Anti-Vinitaly. Anzi interpretiamo questa rassegna come una valida anteprima della kermesse veronese.

La folla di visitatori al Summa 2023

Grazie ai tanti luoghi di origine rappresentati, la varietà proposta è stata nell’edizione appena conclusasi, molto ampia, con etichette provenienti, oltre che dall’Italia, da Grecia, Germania, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Svizzera e Francia.

I numeri di Summa 2023

A raccontare la 24esima edizione ci pensano i numeri.

Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder, organizzatrice dell’evento, le location che hanno accolto oltre 2500 visitatori – tra operatori, giornalisti e wine lover – provenienti da tutto il mondo. Molti italiani, ma anche operatori dai paesi in lingua tedesca, da UK e Stati Uniti, oltre a qualche rappresentate dall’Asia. Il piccolo Comune di Magreid (Magrè sulla strada del vino) ha mobilitato tutti i suoi abitanti (circa 1.200) per accogliere i visitatori e rendere la due giorni vinicola all’altezza delle migliori aspettative organizzative sperate.

Summa 2023. Verticale

I momenti più interessanti, come tutti gli anni, riscuotendo un bel successo, sono stati rappresentati  dalle Master Class e le degustazioni  guidate con diversi focus (delle quali parleremo più avanti in degustazioni).

Grande interesse anche per le visite nella Cantina della Tenuta e nei vigneti, a testimonianza della maggiore consapevolezza che sta crescendo nel settore in merito all’agricoltura in linea con l’ambiente e all’economia circolare che sta alla base di un’azienda biodinamica.

Una bella conferma quindi per questa edizione numero ventiquattro e la Famiglia Lageder insieme al suo staff  è già al lavoro per l’appuntamento del prossimo anno, in calendario per il 13 e 14 Aprile 2024. Chapeau!

Urano Cupisti