La nota dell’Italian Wine & Food Institute sui primi mesi dell’anno

Continuano a contrarsi le importazioni vinicole italiane verso  il mercato USA che, nel primo quadrimestre dell’anno, secondo i dati rilasciati oggi dall’Italian Wine & Food Institute, hanno fatto registrare una riduzione del 4,4% in quantità ed un aumento del 5,4 %. in valore.

 

L’incremento in valore, conseguente al costante aumento dei prezzi, acquista maggior rilevanza, secondo l’IWFI, se lo si confronta con la diminuzione in quantità che dà maggior consistenza all’aumento dei prezzi rendendo problematica la presenza della produzione nazionale sul grande mercato americano.

 

Nonostante le variazioni registrate l’Italia mantiene il primo posto sia nella classifica in quantità che in quella in valore (come riportato nei grafici relativi ai primi dieci paesi fornitori del mercato Usa).

 

Commentando i dati appena resi noti, il presidente dell’Italian Wine & Food Institute, Lucio Caputo, ha espresso soddisfazione per la posizione di leadership che l’Italia continua a mantenere sul mercato Usa.

 

Caputo ha però sottolineato la progressiva contrazione del mercato vinicolo d’importazione con tutti i principali paesi fornitori in fase di flessione (vedi le tabelle relative all’andamento del mercato di importazione) e la mancanza di azioni promozionali a sostegno delle esportazioni vinicole italiane.

 

Da anni manca una valida azione unitaria che promuova nel suo complesso la produzione nazionale e che serva ad incrementare la domanda e consolidare il prestigio dei vini italiani. Le varie iniziative organizzate da vari enti ed organizzazioni, scollegate ed episodiche, sono spesso inutili quando non dannose e non hanno alcun valore. Preoccupano poi alcune iniziative con fondi europei che potrebbero creare azioni di disturbo sul mercato creando indebita concorrenza fra aziende italiane a danno di quelle già affermate.

 

Complessivamente, sempre secondo la nota dell’IWFI, l’Italia è passata dagli 826.560 ettolitri, per un valore di $ 414.734.000, del primo quadrimestre del 2013, ai 792.000 ettolitri, per un valore di $ 437.167.000, del primo quadrimestre dell’anno in corso.

 

La quota di mercato dei vini importati dall’Italia è risultata pari al 25,6% in quantità e al 33,8% in valore, mentre quella dell’Australia è risultata rispettivamente del 18,8% in quantità e del 10,7% in valore

 

Le importazioni statunitensi, nel primo quadrimestre dell’anno, sono ammontate a 3.094.900 ettolitri per un valore di $ 1.291.958.000 contro i 3.320.410 ettolitri per un valore di $ 1.275.515.000 del corrispondente quadrimestre dell’anno precedente, con una riduzione del 6,8% in quantità ed un incremento del 1,3% in valore.

 

In dettaglio, le importazioni dall’Australia sono risultate pari a 581.250 ettolitri, per un valore di $ 138.302.000 contro 699.020 ettolitri, per un valore di $ 162.381.000, del corrispondente periodo dell’anno scorso, con una diminuzione dello 16,8% in quantità dello 14,8% in valore.

 

Le importazioni dal Cile, terzo paese fornitore del mercato USA, sono passate da 650.290 ettolitri, per un valore di $ 113.670.000, del primo quadrimestre del 2013, a 555.910 ettolitri, per un valore di $ 90.976.000, del primo quadrimestre dell’anno in corso, con una diminuzione dello 14,5% in quantità dello 20% in valore.

 

Molto positivo infine, secondo la nota dell’IWFI, l’andamento delle esportazioni di spumanti che vedono l’Italia registrare un aumento del 19% in quantità e del 21,2 in valore (vedi la tabella  con tutti i dati relativi agli spumanti).

 

Tutti i dati relativi alle importazioni USA relativamente al primo quadrimestre dell’anno sono sul sito:

http://iwfinews.com/dati-import/2014-2/820-2/