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Donne del Vino e parità di genere: la proposta

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Donne del Vino

Donne del Vino con la Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti e il presidente della Commissione Politiche UE Dario Stefàno hanno presentato il progetto di un Corso per la prevenzione del sessismo sul lavoro.

Lunedì 7 marzo si è tenuto a battesimo congiuntamente il primo corso di “prevenzione del sessismo” per i luoghi di lavoro e le Giornate delle Donne del Vino, in occasione dell’8 Marzo, quest’anno dedicate al FUTURO e alla PACE, che si svolgeranno per la prima volta contemporaneamente in 11 Paesi del mondo: Argentina, Australia, Austria, Cile, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Usa.

Verso la parità di genere

Donne del Vino capofila del cambiamento: il comparto enologico è il più vicino a sfondare il tetto di cristallo del gender gap. Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Un’avanzata che fa leva sulla maggiore scolarizzazione e sull’attitudine alla relazione proprie del genere femminile.

Manuela Zennaro, delegata Donne del Vino Lazio, la giornalista ed esperta Laura Donadoni, la Presidente Nazionale Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini, la Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, insieme al Presidente della Commissione Politiche UE Dario Stefàno

Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. Un corso che la giornalista ed esperta Laura Donadoni sta elaborando partendo dal “Sexual Harassment Prevention Training” obbligatorio in California.

Quello presentato è il progetto con la demo, in attesa che si verifichino le condizioni necessarie per farlo partire, ovvero l’introduzione dell’obbligatorietà per tutti i neo assunti.

Il corso, che potrà essere seguito online, si compone di circa 12 mini lezioni di 3 minuti ciascuna con quiz finale, per un totale di un’ora.

Elisa Maghenzani (Emilia Romagna)

Servirà ad avere consapevolezza di quali comportamenti creano un ambiente di lavoro sessualizzato, ovvero ciò che fa sentire obbligati i sottoposti a compiacere il capo che ha appeso il calendario con persone nude, oppure mostra un video, divertente, ma con contenuti erotici. Comportamenti che creano un clima ostile che limita la libertà delle persone e pone i rapporti su un piano diverso da quello professionale.

«Facendo conoscere questi corsi, le Donne del Vino sperano che venga riconosciuta la loro utilità e siano resi obbligatori – spiega la presidente dell’Associazione Donatella Cinelli Colombini – Chi pensa che la violenza verso le donne appartenga al passato, si illude.

Jenny Viant Gomez, giornalista, Pescara Delegata Le Donne del Vino – Abruzzo

Nello studio condotto nel 2021 per le Donne del Vino dall’Università di Siena dal professore Lorenzo Zanni e dalla ricercatrice Elena Casprini, è emerso che nel 6,9 delle aziende intervistate erano avvenuti dei casi di violenza, nel corso dei precedenti tre anni. Ma si tratta solo della punta dell’iceberg, perché come ben sappiamo, la stragrande maggioranza degli abusi rimane sommerso».

In California, la frequenza dei corsi da parte di tutti i nuovi assunti ha ridotto le molestie sessuali e fatto aumentare l’identificazione dei comportamenti scorretti favorendo il rispetto anche fra persone appartenenti a culture diverse.

Giornate delle Donne del Vino 2022

Nel corso della Conferenza a Palazzo Madama, sono state presentate anche le Giornate delle Donne del Vino, (1°-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. Le donne saranno unite da un messaggio e l’hashtag #coltiviamoilfuturo: «Le Donne del Vino coltivano il futuro e la pace, la bottiglia come simbolo e contenitore dei messaggi diretti alle nuove generazioni: “senza pace non c’è futuro”».

Chiara Moio, Quintodecimo, Mirabella Eclano (AV) Le Donne del Vino della Campania

Sono proprio le foto delle Donne del Vino, il punto di forza dell’iniziativa per il loro effetto virale nella rete. Ogni foto ritrae una donna con in mano la bottiglia etichettata con il logo dell’evento. L’immagine mostra silhouette femminili giovani che guardano in direzioni diverse e appartengono a etnie diverse.

Hanno i colori della terra, nelle sue diverse tonalità e sono sovrastate da onde che richiamano la comunicazione internet ma portano con loro foglie di vite e grappoli. Simboleggiano l’universo femminile del vino che guarda al futuro in direzioni diverse ma con uno stesso spirito solidale e fiducioso usando la tecnologia per fare network.

Quest’anno infatti, per la prima volta, partecipano le donne del vino di 11 nazioni diverse.  Nelle bottiglie vuote ci sono le speranze e gli auspici per le nuove generazioni scritte su cartigli. Ecco che la bottiglia di vino diventa un simbolo che unisce, una capsula del tempo che manda messaggi sul tema 2022 “Futuro e pace”.  

#coltiviamoilfuturo #cultivatethefuture. 

Fonte: Associazione Nazionale Le Donne del Vino

www.ledonnedelvino.com, info@ledonnedelvino.com