In Sicilia dal 25 al 30 settembre si tiene a San Vito Lo Capo la quindicesima edizione del Cous Cous festival.

San Vito Lo capo, provincia di Trapani, non solo è un posto spettacolare con una lingua di spiaggia bianchissima e finissima e un mare cristallino, cosi turchese da incantare; ma in questo periodo diventa l’emblema del meltin pot che caratterizza una terra così ricca come la Sicilia. Il punto d’incontro ideale fra Europa e Africa, fra Oriente e Occidente.

Incastonato tra due riserve naturali: quella dello”Zingaro” e quella del “Monte Cofano” è un posto da sogno dove la natura incontaminata dimostra tutta la sua grandezza e magnificenza. A San Vito ci si sente cittadini del mondo, camminando per il corso principale ci si guarda intorno e si riconosce un borgo di pescatori, lontano dagli sfarzi barocchi delle città rievocate dal “Gattopardo” e dalla vita mondana.

Le case sono semplici, ma decorate talvolta con maioliche e conservano un sapore arabeggiante. La gente porta in strada le sedie della cucina e resta a veglia la sera. Se passi ti osservano, ti devono inquadrare, forse vogliono preservare il loro angolo di paradiso, ma dopo un po’ imparano a conoscerti, se vedono che il tuo spirito è quello giusto, ti aprono il loro cuore, il loro mondo.

Il siciliano si sente cosmopolita, ma in nessun modo e per nessun motivo rinnegherebbe la sua unicità, le sue origini così complesse, variegate, così ricche di storia.

Persino i loro volti taluni bruni segnati dal sole con lo sguardo frangiato e gli occhi scuri come la fredda lava dell’Etna, altri di un’algida bellezza, con la pelle trapunta di efelidi, di chiara origine normanna, rivelano la presenza dello “straniero”, che ormai nei secoli si è fuso con questa terra diventando parte di essa.

Quale migliore occasione di questa per celebrare l’unione dei popoli, con il suo piatto simbolo, il “Cous Cous”, che diventa la metafora di questa perfetta commistione di sapori.

San Vito diventa quindi un enorme palcoscenico internazionale, dove per cinque giorni, un ricco calendario di eventi porta ospiti di eccezione per una coloratissima competizione gastronomica.

Gli chef sono provenienti da Costa d’Avorio,Egitto, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia. In squadra per l’Italia ci saranno due chef sanvitesi, Piera Spagnolo e Katia Abrignani insieme a Fabrizio Ferrari, proprietario e chef del ristorante “Al Porticciolo 84” a Lecco, una stella Michelin, vincitore del Cous Cous Fest Preview.

Oltre ad essere votati da una giuria tecnica i piatti saranno valutati anche dalla gente comune: una giuria popolare, formata da circa 80 visitatori della manifestazione, voterà il proprio preferito.

Il villaggio gastronomico, aperto dalle 12 alle 24, ospita le “Case del cous cous”, i tradizionali punti di degustazione, tutti in stile arabo. Quest’anno verrà inaugurato un nuovo villaggio del gusto in .

Ci sarà spazio per le ricette della tradizione trapanese, quelle del Maghreb, le varianti mediterranee e dei Paesi esteri.

All’expo village, dalle 17 alle 24, è possibile immergersi in un coloratissimo mercato, un vero e proprio suq, alla scoperta dell’artigianato e dei manufatti tipici dei paesi in gara e siciliani in particolare.

Sulla spiaggia verrà allestita una tenda araba, “Al Waha”, dove si potranno degustare: il cous cous, che sarà abbinato ad un dolce siciliano e ad un bicchiere di vino.

Le Magiche atmosfere sotto la tenda berbera, gli aromi speziati e i raggi della luna vi indicheranno  la strada e la calda sabbia sotto i vostri piedi  vi condurranno attraverso una fiaba da “mille e una notte”.

Alessandra Rachini