Un paradiso terrestre dove si produce un vino unico: azienda Case Basse di Gianfranco Soldera a Montalcino (Si).

Su una verde collina, alta 567 metri sul livello del mare, ubicata alla fine della Val d’Orcia, in Provincia di Siena, sorge un Comune dalla origini antichissime e da una lunga storia, il suo nome è Montalcino.

Cinque milioni di anni fa il Mare Tirreno sommergeva tutte queste terre, oggi per quei miracoli che solo “Madre Natura” riesce a fare, questo Territorio è particolarmente adatto per coltivarci i Vigneti di Sangiovese.

Qui nasce uno dei migliori Vini della produzione Enologica Italiana e mondiale: il Brunello di Montalcino.

Il Brunello è un Vino Rosso importante ricco di struttura, di gusto e di una straordinaria capacità d’invecchiamento, prodotto col 100% di un’Uva eccellente, il Sangiovese Grosso. Dal primo Luglio 1980 al Brunello di Montalcino è stata attribuita la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.).

Tra le molte Aziende Vitivinicole di questo speciale Territorio una è particolarmente vicina al mio cuore, non solo per il grande Vino che produce ma anche per quel viticoltore straordinario che ne è il proprietario: Gianfranco Soldera.

Gianfranco nasce a Treviso il 29 Gennaio 1937, i suoi genitori sono Eugenio Soldera e Rosaria Zanetti. Suo padre amava bere il vino buono, e la sua mamma era una cuoca bravissima. Il nonno Luigi, in Provincia di Treviso coltivava il Raboso (un Vitigno autoctono Veneto, molto rustico, che si trova soprattutto nel Territorio Trevisano), anche i bisnonni materni, che vivevano a San Biagio di Callalta (TV), producevano vino. Quando Gianfranco aveva solo tre mesi, i suoi genitori si trasferirono a Milano, erano Socialisti e per motivi politici erano stati costretti ad abbandonare la loro terra. A Milano, nel 1940, la Famiglia aumenta, nasce il fratello di Gianfranco, Guido.

Soldera cresce in quegli anni difficili di guerra, dove si fanno sentire spesso le sirene che annunciano i terribili bombardamenti degli alleati, come quello del 20 Ottobre del 1944, effettuato in pieno giorno dalla Quindicesima Air Force Americana, che fece centinaia di vittime civili e che distrusse la scuola Elementare “Francesco Crispi”, del Quartiere Milanese di Gorla, dove rimasero uccisi  184 bambini con tutte le loro maestre.

Ma Gianfranco pensa a quegli anni con il rimpianto della gioventù e un delicato sorriso, ricordando, tra l’altro, che ha fatto la Prima Comunione proprio il 25 Aprile 1945, e che per andare e tornare dalla Chiesa è passato davanti alla Caserma Comando della Legione Autonoma Mobile “Ettore Muti” in Via Rovello, rischiando molto in quella drammatica giornata.

Dopo la Guerra Gianfranco prosegue gli studi in Città, frequentando anche le superiori all’Istituto di Ragioneria. All’età di 15 anni, nel 1951, và a lavorare come apprendista in una litografia, poi segue il servizio militare, 1958/1960, non proprio vicino a casa, un mese a Trapani e 17 mesi a Palermo alla compagnia Comando del Centro Addestramento Reclute.

Tornato a Milano si impegna in un nuovo lavoro, l’intermediario finanziario (broker assicurativo). Nel 1966 si mette in proprio, lavorando con Ditte molto importanti, nazionali ed estere, fino al 2002.

Nel frattempo, sempre a Milano, conosce e si innamora di una ragazza che lavora anche lei nel campo assicurativo, Graziella  Roncaglioni, nel 1963 si sposano. Frutto della loro unione, i due figli,  Monica, nata nel 1964, e Mauro nel 1973.

La passione per il buon Vino, Gianfranco, l’ha nel sangue, i suoi ricordi vanno a quando era un bimbo e andava a trovare i nonni in campagna, per gioco, con gli altri ragazzi, si metteva a pigiare con i piedini l’uva nei tini, i vecchi sostenevano che il peso dei bambini era perfetto per ottenere la migliore pigiatura.

Questa fiamma “vinicola” che lo  “brucia” lo porta a ricercare un podere adatto da comprare, fin dal 1960. La svolta nel 1972, quando un caro amico, Giulio Consonno, che venendo a caccia a Montalcino si era innamorato di questa terra, tanto da comprarvi l’Azienda Altesino, convinse Gianfranco Soldera a visitare queste zone. Fu amore a prima vista, anche se il particolare terreno che aveva di fronte, ubicato a Sud-Ovest di Montalcino, era un deserto abbandonato, l’uomo entusiasta vide le potenzialità e, proprio nel 1972, lo acquista: nasce cosi l’Azienda Case Basse Soldera.

Anni di grande impegno, dedizione e investimenti, facendo la spola tra Milano e l’Azienda a Montalcino, Gianfranco è sempre presente per prendere ogni decisione, anche la più piccola, fino a giungere nel 1975 a fare il primo Vino: fantastico.

Nel 1997 Gianfranco si trasferisce definitivamente a Case Basse incredibilmente trasformata dalla sue volontà e lungimiranza, con l’apporto fondamentale e straordinario di sua moglie.

Nel 2002 anche la figlia Monica, con il marito Paolo e le loro 4 bimbe (Costanza, Arianna e le gemelline Matilde ed Emma), si trasferiscono in Azienda.

Oggi Case Basse si estende su 24 ettari di cui 7 di bosco.

Non è facile descrivere questo “Paradiso Terrestre”creato da mani sapienti, che ci riporta ad un tempo in cui la Natura regnava regina. Tutto qui ha un senso ed è concatenato per creare l’humus ideale (la parte più attiva, sotto l’aspetto chimico fisico, della sostanza organica del terreno).

I coloratissimi giardini, due ettari, frutto dell’opera amorevole della signora Graziella, ricchi di tutto ciò che vola e cammina, il bosco che ha la funzione di depurare l’aria, il torrente, lo stagno pieno di vita che serve per annaffiare ed irrigare, il frutteto, le vigne, gli animali, tutto questo insieme crea un habitat perfetto.

Autorevoli Professori, d’importanti Università Italiane, hanno scelto l’Azienda Soldera per utilizzarla come una fucina di studi e di sperimentazioni.

Legato a ciò anche l’istituzione del “Premio Internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera” per giovani Ricercatori.

La nuova Cantina di Case Basse, edificate nel 2001, con il supporto dell’Architetto S. Lombardi, è eccezionale e fatta con amore e semplice naturalità, una cosa viva che respira, non vi si prova alcun disagio anche standovi ore, 23 metri di scavo, per ottenere 9 metri di palificata di piloni di acciaio su cui poggia il pavimento in porfido a 14 metri sotto terra. Le pareti sono fatte da un’enorme quantità di pietre tenute insieme esclusivamente da della rete metallica.

Le grandi botti di Rovere di Slavonia, con spessori che variano da 7 a 12 centimetri, piene delle diverse annate di Brunello, maestose e immobili, fanno il loro proficuo lavoro di anni per produrre non più di 15000 bottiglie.

Camminare tra le Vigne Vecchie di 39 anni con l’amico Gianfranco Soldera è una esperienza unica, dalle sue parole si impara a conoscere l’uomo intelligente e di carattere, l’agricoltore illuminato e appassionato, il marito premuroso e innamorato, il padre attento e autorevole, il nonno giocoso e amorevole. Oltre ad apprendere perle di saggezza che ti rimarranno per sempre impresse: “Le Viti devono soffrire, non vanno concimate, devono affondare le radici in profondità per trovare nutrimento”; “La natura non ha bisogno dell’opera dell’uomo che quando interviene fa solo danni”; “Un grande Vino è l’unico prodotto naturale commestibile che può durare più a lungo della vita di un uomo”; “Il Vino si fa in Vigna non in Cantina”; “Un Vino straordinario si distingue per armonia, eleganza, complessità e naturalità”.

Non sarei mai venuto via da Case Basse, avrei voluto continuare ad ascoltare da Gianfranco Soldera i suoi “segreti”, ma il tempo è tiranno.

Il Brunello di Montalcino di Gianfranco Soldera, è un Vino unico che si posiziona tra i pochi grandissimi Vini del mondo, ed è prodotto a Montalcino, in quel “Paradiso Terrestre” che si chiama Casa Basse.

di Giorgio Dracopulos

Azienda Agricola Case Basse

Località Case Basse, Montalcino (Siena)

Tel. e Fax. 0577 848567

www.soldera.it