Sesta edizione per Buy Wine (12-13 febbraio, Fortezza da Basso), il workshop B2B, organizzato dall’Agenzia regionale Toscana Promozione per favorire l’incontro tra la Toscana del vino e il trade internazionale
200 produttori toscani incontreranno circa 250 buyer stranieri tra importatori, distributori, GDO e HoReCa, provenienti da mercati storici come gli Stati Uniti, il Canada o il Regno Unito, ma anche da piazze “nuove” per i vini toscani come: Brasile, Cina, Est Europa, Turchia o Australia.
Nato nel 2010, Buy Wine è un evento in costante crescita che, negli anni, si è accreditato come punto di riferimento per i buyer di tutto il mondo interessati al vino toscano. Nell’edizione 2015 sono stati circa 6000 gli incontri di business in agenda che hanno portato, nel 63% dei casi, alla stipula di contratti grazie ai quali il 46% delle aziende toscane partecipanti è riuscita ad incrementare il proprio fatturato.
Buy Wine inaugura Anteprime di Toscana
Per il quarto anno consecutivo Buy Wine lancia la volata alle Anteprime di Toscana che, dal 13 al 20 febbraio, vedranno 13 denominazioni presentare, agli operatori e ai giornalisti di settore, i vini nuovi introdotti sul mercato a partire dal 2015. Si inizia a Firenze la collettiva allo Star Hotel Michelangelo, dove il 13 febbraio saranno presenti 8 denominazioni: Morellino di Scansano, Montecucco, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Bianco di Pitigliano e Sovana, Colline Lucchesi e Maremma Doc. Il 14 febbraio, invece, sarà la volta dell’Anteprima del Chianti. Si prosegue poi con la l’Anteprima Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda di Firenze (15-16/02), l’Anteprima della Vernaccia al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada San Gimignano (17/02) e l’Anteprima del Vino Nobile nella Fortezza di Montepulciano (18/02). Chiude la programmazione di Anteprime di Toscana: Benvenuto Brunello che si terrà il 19 e 20 febbraio presso il Chiostro del Museo di Montalcino.
Circa 250 buyer da tutto il mondo
Sono circa 250 gli operatori internazionali che prendono parte alla sesta edizione di Buy Wine, evento nato nel 2009 su iniziativa di Toscana Promozione e che negli anni si è ormai affermato come vero e proprio punto di riferimento per il trade internazionale interessato al vino toscano. I Buyer che parteciperanno alle contrattazioni della Fortezza da Basso, provengono da mercati storici ma anche da aree emergenti: in totale sono 36 i Paesi presenti. Tra questi un ruolo importante è giocato da Stati Uniti (44), Canada (39), Cina (25), Brasile (12), Australia (12), Giappone (11), Danimarca (10), Germania (8), Corea del Sud (7) e Messico (7) che, complessivamente, rappresentano oltre il 72.9% dei buyer internazionali partecipanti.
Dal punto di vista delle aree mercato, forte è la presenza nordamericana da cui, complessivamente provengono 83 buyer. Seguono Europa (69) e Asia (52).
Alla Fortezza incontri con 200 produttori toscani
Ad attendere i buyer alla Fortezza da Basso ci sono ben 200 produttori provenienti da quasi tutte le province della regione. Guidano la classifica per territorio Siena e Firenze, rispettivamente con 68 e 55 aziende, seguite da: Grosseto (26), Livorno (12), Arezzo (17), Pisa (13), Pistoia (3), Prato (3) e Lucca (3).
Ma qual è il profilo dei produttori toscani che partecipano a Buy Wine 2016? Nell’82% dei casi si tratta di aziende con meno di 10 dipendenti mentre il 16% ne ha tra i 10 e i 50. Solo 4 quelle che contano tra 50 e 250 addetti. Il 78.6% delle aziende, inoltre, ha un fatturato entro 1 milione di euro, un altro 17.4% si colloca nella fascia tra 1 e i 10 milioni e solo un 3.5% supera i 10 milioni. Di alta e altissima qualità la maggioranza dei prodotti proposti: oltre il 63.7% delle aziende ha in catalogo vini di fascia alta, lusso o di nicchia. Pur non disdegnando etichette adatte a tutti o di fascia media. Un segmento, quest’ultimo, in cui si colloca il 31.3% delle aziende, mentre solo un 4.5% ha dichiarato di avere in catalogo solo vini adatti a tutti.
Sul fronte delle quantità prodotte, il 59.7% si ferma a 1000 ettolitri di vino per anno, circa il 31.8% si colloca tra i 1000 e i 10.000 hl e il restante 7.9% supera i 10.000 hl.
A prescindere dalle dimensioni, tutte le aziende di Buy Wine sono caratterizzate da una forte vocazione all’export: il 96.5% infatti è già presente su almeno un mercato. E le esportazioni, nel 52.7% dei casi, rappresentano oltre il 50% del fatturato. Mentre per un altro 30.8%, il commercio estero pesa per tra il 30 e il 50% e solo un 15.9% delle aziende ha un export che corrisponde a meno del 10% del fatturato annuo.
Sul fronte del mercati di sbocco, se tutte le aziende partecipanti a Buy Wine sono presenti sulla piazza europea, il 72.6% è anche ben radicato negli Stati Uniti e un altro 19.9% in Asia. Per tutte, quindi, Buy Wine rappresenta una preziosa opportunità per ampliare il proprio portafoglio clienti e il numero dei mercati di riferimento. Una sfida che queste aziende sono pronte a cogliere. Basti pensare che in circa il 62.7% dei casi si tratta di produttori che potrebbero, in caso di necessità, aumentare la loro produzione del 50%; il 22.4% potrebbe incrementarla del 20%; l’8.4% del 10 e solo un 5.9% potrebbe puntare ad +5%.