Tre giubilei in un’unica memorabile annata

Quello appena trascorso è stato un anno ricco di celebrazioni per la Cantina St. Micheal-Eppan, dei veri e propri giubilei per la cantina cooperativa sociale di Appiano sulla Strada del Vino, probabilmente il più importante comune vitivinicolo altoatesino.

Ben tre gli anniversari da festeggiare, in primis, i 110 anni dalla data di fondazione.

Era il 1907 quando 41 contadini hanno intravisto nell’associazionismo una soluzione al problema dell’aumento dei prezzi delle materie prime e alle politiche dei commercianti di vini della zona, che fissavano i prezzi noncuranti del valore e della qualità apportata ai loro prodotti dagli stessi agricoltori, privilegiando i loro interessi economici. Oggi sono oltre 340 le famiglie che con la stessa passione di un tempo coltivano le proprie uve sui circa 380 ettari di vigneti sparsi nell’Oltradige, atte a produrre ogni anno circa 2 milioni e mezzo di bottiglie di vino, tra le migliori che l’Italia possa offrire.

Più personale il secondo anniversario, i “suoi primi 40 anni” di attività per Hans Terzer, il Winemaker che dal 1977 guida la cooperativa, presidente dei “Kellermeister dell’Alto Adige-Südtirol”, considerato tra i più rinomati esperti di vini bianchi d’Italia. È lui l’artefice negli anni ’80 di quello che in molti hanno chiamato la Weißweinerevolution del Südtirol che ha portato questa regione ad essere un punto di riferimento dell’enologia mondiale

Infine i 30 anni di vita della linea Sanct Valentin, di cui fanno parte i vini più stimati della Cantina di San Michele-Appiano. L’intuizione dell’allora trentenne Terzer si basava su un concetto semplice ed efficace: non ammettere più compromessi creando i presupposti per ottenere una qualità elevata già nei vigneti. Rese più basse per una qualità più alta, ad ogni parcella il vitigno più vocato, una scelta vincente confermata dal grande successo ottenuto negli anni a seguire.

In quel periodo non circolavano tanti soldi, quindi chiedere ai soci delle rese minori non era affatto facile, anzi, ma Hans riuscì a convincere l’allora proprietaria del Castello di St. Valentin a fare delle prove per vinificare una linea di alta qualità. Così della vendemmia del 1986 furono vinificate e commercializzate per la prima volta (nel 1987) come “Sanct Valentin” 6.100 bottiglie di Ruländer (Pinot Grigio), Gewürztraminer e Chardonnay, sold-out in brevissimo tempo, si capì subito che bisognava ampliare la linea e quindi cercare nuove aree ancora più prestigiose per introdurre nuovi vigneti e nuovi vitigni.

Oggi Sanct Valentin non è più una zona ma una linea di prestigio che comprende le chicche migliori di tutte le zone dell’Oltradige, ed è costituita da nove vini. Tra i bianchi Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Grigio e Pinot Bianco, tra i rossi Pinot Nero, Lagrein e la nuova cuvée Cabernet-Merlot, il blend in stile bordolese presentato allo scorso Vinitaly, nonché il passito Comtess.

Dal 1987 sono 6 milioni le bottiglie vendute, non vini fantasma che vincono un premio e difficili da trovare sul mercato, come dichiarato dallo lo stesso Hans “Con Sanct Valentin abbiamo dimostrato che anche una cooperativa è in grado di produrre vini di grande spessore capaci di competere a livello nazionale e internazionale. Un lavoro di squadra sia in vigneto sia in cantina, dove lavorano una quarantina di persone. Sono sempre io che vengo coccolato da tutti, il mio nome sui giornali, ma senza il mio staff non sarei nulla!”

Quale migliore occasione per questo triplo festeggiamento se non la presentazione ufficiale della quarta edizione di Appius, durante la 26ª edizione del Merano WineFestival, all’interno della barricaia della cantina.

Per una maggiore valorizzazione e apprezzamento gustativo, insieme ad alcuni vini Sanct Valentin, sono stati abbinati e presentati degli straordinari piatti preparati da Herbert Hintner, da oltre 20 anni stellato Michelin con il suo ristorante Zur Rose di San Michele Appiano.

Appius, come si sa, è il vino da sogno di Hans Terzer, un sogno cullato per quasi 30 anni nella consapevolezza che per produrlo erano necessarie uve di qualità eccellente provenienti da vecchi vigneti. Uve ottenute dalle selezioni di punta conferite alla cantina e scelte direttamente da Hans, sulla base di criteri sia personali sia oggettivi, che rappresentassero il meglio che l’annata potesse esprimere, a dimostrazione che in questa bellissima terra possono nascere dei prodotti incredibili.

La leggenda narra che su un volo per New York gli nacque l’idea di produrre un vino che potesse rispecchiare al meglio sia l’annata che il territorio, un vino che ogni anno doveva stupire ma rappresentare allo stesso tempo una sorta di sorpresa, una esclusiva cuvée in edizione limitata (5.000 le bottiglie disponibili, più un centinaio di magnum), in cui non fosse noto sapere a priori la proporzione delle singole varietà di uve utilizzate, ma anno per anno ci fosse la libertà di sceglierà il meglio che potesse offrire ciascuna annata e ciascun vitigno a disposizione.  Utilizzo di piccoli legni, barrique e tonneau, per la fermentazione alcolica, malolattica e maturazione sui lieviti. L’assemblaggio dopo quasi un anno e un ulteriore affinamento per tre anni in tini di acciaio.

Appius, il cui nome è l’antica denominazione di Appiano ai tempi dei romani, è la prima cuvée prodotta nella cantina, l’annata 2010 è stata quella dell’esordio, la 2011 quella della conferma, la 2012 quella del non c’è due senza tre, e quest’ultima, la 2013, rappresenta quella che ha spostato ad un livello superiore l’asticella della qualità per i SuperSüdtiroler.

Ma andiamo con ordine per riassaporare i vini e piatti della serata.

Sauvignon Sanct Valentin 2007: non capita poi così di frequente di bere vini bianchi di 10 anni, ma vista la longevità di questi vini dovremmo farlo più spesso. La prima annata è del 1989, un vino che in pochi anni ha fatto scuola, tra i Sauvignon più premiati. Cresce ai piedi del Monte della Mendola, usufruendo di condizioni pedoclimatiche a dir poco perfette. Mantiene eleganza, freschezza, complessità con i suoi classici sentori di sambuco, uva spina ed un frutto tropicale che fa capolino e si alterna a sentori vegetali. La bocca è fresca, minerale. La persistenza è lunga con un ritorno su note agrumate. Da abbinare a Capesante con crema al cavolfiore e capperi.

Pinot Grigio Sanct Valentin 1997: cosa dire? Che tenuta! 20 anni e non sentirli per il vitigno più indiscriminato d’Italia. Hans è partito proprio da qui 30 anni fa, ancora col nome di Ruländer, per lanciare la linea Sanct Valentin. Il Pinot Grigio in microzone vocate dà vini eccellenti dalla struttura incomparabile, che non si ritrova né in un Pinot Bianco né in uno Chardonnay. Dopo 20 anni questo è un vino sì massiccio ma con la sua buona dote di freschezza. Si presenta color oro brillane, molto ricco, minerale, con le sue note fresche di timo, rosmarino, eucalipto, a tratti balsamico e un richiamo a sentori di zafferano. Da abbinare a Cannelloni di patate con spinaci, ricotta e burro nocciola.

Appius 2013: quarta annata consecutiva in cui le condizioni climatiche favorevoli hanno privilegiato soprattutto le uve bianche ancora una volta protagoniste nell’assemblaggio. In questa edizione è evidente una decisa prevalenza di Chardonnay (55%) e Sauvignon (25%), e per la parte restante Pinot Grigio e Pinot Bianco, proprio i 4 vitigni preferiti da Hans. Una vendemmia tardiva che ha, in ogni caso, preservato acidità, mineralità e ha regalato un intenso bouquet di frutta esotica (ananas, papaia e passion fruit), un accenno floreale e la freschezza della buccia di agrumi. Raffinate note speziate e dolci di vaniglia, noce moscata, grazie alla fermentazione e elevazione in legno.

Un vino più fine e fresco rispetto agli anni precedenti, ma anche grasso e rotondo. Stupisce per persistenza, ancora molto giovane ma che sopravvivrà e battaglierà per i prossimi 30 anni. Da abbinare a Risotto ai frutti di mare.

Pinot Nero Sanct Valentin 2007: proprio come una bella donna, questo vino si fa un po’ attendere, ma quando arriva è un’emozione pura. Anche il Pinot Nero potremmo definirlo il vino da sogno di Hans. È un vitigno a cui tiene moltissimo, tutta la cantina ci sta lavorando tanto. Ogni anno si impara qualcosa in più ed il vino migliora, ma come una diva non ammette errori, e questo lo affascina, lo fa letteralmente impazzire. Chissà se con i cambiamenti climatici in atto il Pinot Nero dell’Oltradige potrebbe, in futuro, usufruire di condizioni più favorevoli a quelle di Mazzon ed Egna, ad oggi patria elettiva per questo vitigno. Elegantissimo al naso con note di piccoli frutti rossi che si alternano a sentori più speziati, suadente al palato, è dotato di un buon corpo e buona lunghezza gustativa. Da abbinare a Stinco di vitello al forno con rosmarino, pioppini, cipolla e porri.

Si chiude in dolcezza con il Passito Comtess Sanct Valentin 2007 Magnum, un “icewine” che solo per una precisa scelta di marketing è stato chiamato passito. Nel 1989 è stato il primo vino dolce prodotto in Alto Adige, le uve (90% Gewürztraminer, 5% Riesling, 5% Sauvignon) vengono raccolte nei giorni antecedenti il Natale. Questo inimitabile fine pasto si presenta di color ambra brillante, al naso sprigiona sentori floreali, un pizzico di salvia e poi viene fuori in tutta la sua eleganza con note di zafferano e mallo di noce. Al palato risulta dolce ma con un pizzico di freschezza, donata appunto dal Sauvignon, che lo rende molto morbido e soprattutto non stucchevoleottima la persistenza che ritorna su note fresche che invogliano la beva. Da abbinare a Sfera al cioccolato con mousse alle castagne e cachi.

Hans Terzer, un grande uomo, tenace, caparbio, sensibile, che da 40 anni esatti produce vini eccezionali nella centenaria cantina San Michele Appiano, che firma il suo sogno ma che non smette mai di ringraziare i soci e i suoi ragazzi. Non ci poteva essere occasione migliore per festeggiare insieme queste tre ricorrenze.

Antonio Cimmino

[Photo Credit: Antonio Cimmino; OskarDaRiz – Kellerei St. Micheal-Eppan; Manfred Mair – Stol.it]

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