Antinori: Sydney e Melbourne nuovi poli internazionali del Vino Italiano (+23%)
). I diciannove Grandi Marchi del vino italiano sfidano il primo Paese esportatore di vino tra quelli extraeuropei, volando per la prima volta in Australia, tappa inedita nel panorama dei loro tour internazionali. Sydney e Melbourne le due città che ospiteranno il 18 e il 20 novembre i Grandi Marchi che si presentano con un programma di formazione, degustazioni e wine maker dinner in due ristoranti tra i più blasonati: Otto Ristorante (Sydney) e The Grossi Florentino (Melbourne).
Le due tappe australiane, organizzate dalla IEM – International Exhibition Management – prevedono masterclass condotte da due tra i più influenti esperti vinicoli australiani, Andrew Caillard MW a Sydney e Michael Trembath a Melbourne, incontri con winemaker, stampa di settore e rappresentanti del trade che, insieme ai consumatori, si dimostrano sempre più interessanti al vino “straniero”, soprattutto italiano.
“L’Australia- dice il presidente dell’Istituto del vino Grandi Marchi, Piero Antinori- è tra i nostri maggiori competitor sui mercati internazionali. In merito ai consumi interni, la tendenza degli ultimi anni parla sempre più italiano anche a fronte di un calo di produzione interno dovuto alle condizioni climatiche. Negli ultimi cinque anni l’importazione di vini in Australia è infatti triplicata: da 17 milioni di litri l’anno a 51 milioni di litri.
Partendo da questa constatazione, le nostre attività di promozione internazionale del vino italiano non potevano non toccare le due capitali australiane dove la cucina e il bere tricolore iniziano ad esercitare un grande fascino anche ora che la produzione nazionale sta tornando ai massimi storici”.
“In generale Il 2013- conclude Antinori- si prospetta un anno record per il vino italiano all’estero con un valore delle vendite che raggiungerà per la prima volta i 5 miliardi di euro, grazie ad un +9% dell’export sul 2012 con una crescita record (+23%) proprio in Australia. Sydney e Melbourne sono candidate a diventare i nostri poli più promettenti dall’altra parte del mondo”.
Istituto del vino italiano Grandi Marchi: Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.