Il più grande spettacolo del vino piacentino, andato in scena per il quarto anno consecutivo sullo splendido palcoscenico della Val Tidone, tra filari di vigne, manieri e ville storiche, paesaggi mozzafiato e specialità culinarie da acquolina in bocca, va in archivio.

L’edizione 2013 del Valtidone Wine Fest sarà ricordata come quella della consacrazione, testimoniata dai numeri e dall’interesse suscitato dalla rassegna nel grande pubblico e anche nella stampa specializzata e di settore.

 

Oltre 10.000 presenze sui quattro fine settimana in cui si è suddivisa la manifestazione; più di 5.000 le degustazioni dei vini piacentini offerte, dall’ortrugo alla malvasia, dal gutturnio ai passiti; un migliaio le cantinette con i vini della rassegna vendute. Ma non solo: centinaia i menu a tema serviti nei ristoranti convenzionati, 150 le visite guidate organizzate nei castelli, nelle cantine e nelle ville storiche che costellano la valle piacentina, più che quadruplicati i pacchetti turistici comprensivi di pernottamento nelle strutture ricettive della Val Tidone prenotati nei giorni del festival. Sono questi i numeri di un successo che è solo un ulteriore, importante, gradino nella scala che, nelle intenzioni degli organizzatori, deve portare il Wine Fest a diventare punto di riferimento a livello nazionale.

 

Siamo davvero molto soddisfatti dell’andamento della rassegna – dichiara l’Assessore alla Agricoltura della Provincia di Piacenza, Manuel Ghilardelli – L’intenzione della Provincia era ed è quella di far conoscere i nostri vini, ma anche la nostra gastronomia e il nostro territorio a livello nazionale. In quattro anni abbiamo gettato le basi perché il Valtidone Wine Fest diventi a tutti gli effetti la più importante rassegna del vino piacentino. In essa si uniscono non solo le degustazioni dei nostri prodotti, ma anche la promozione delle nostre bellezze paesaggistiche e culturali”.

 

L’edizione 2013 ha saputo così conquistarsi il favore del grande pubblico, ma anche della stampa specializzata, anche attraverso l’organizzazione di diversi seminari di approfondimento alla presenza di esperti e giornalisti, che hanno permesso di esaminare lo stretto rapporto tra la terra di produzione e il vino. La rassegna si presenta ora come un trampolino fondamentale per il territorio piacentino verso l’esterno, prefissandosi di attrarre sempre maggiori ospiti, amanti del buon bere ma anche delle bellezze della provincia emiliana. Con un orizzonte temporale che non può non essere che quello dell’Expo 2015 e un bacino territoriale di riferimento che abbraccia prima di tutto il territorio lombardo, su cui Piacenza, e la Val Tidone in particolare, godono di uno sbocco privilegiato, come ribadito da diversi ospiti intervenuti alla rassegna vinicola, tra cui Paolo Massobrio, enogastronomo e giornalista di settore, che nel sottolineare l’eccellenza dei prodotti piacentini, ha spinto per una maggiore promozione degli stessi verso la Lombardia, il Nord Italia e l’Europa.

 

Parole che suonano come un ulteriore stimolo per gli organizzatori, così come confermato da Filippo Pozzi, Presidente del Comitato promotore del Wine Fest: “Il buon risultato del Valtidone Wine Fest è innanzitutto la dimostrazione che, in Italia e anche a Piacenza, si può far capire al pubblico e agli operatori che l’enogastronomia e, a monte, il patrimonio agricolo e del paesaggio rurale, sono anche valori economici, con un loro mercato da riuscire a raggiungere; la Valtidone può davvero ricevere un beneficio, per tutti, se riesce ad intercettare quella “domanda”. L’appuntamento di Expo 2015, con il coinvolgimento di Milano e delle sue zone limitrofe, sarà il primo vero banco di prova per un territorio che, anche attraverso il Valtidone Wine Fest, sta prendendo sempre più coscienza delle sue eccellenti potenzialità”.