Avignone, antichissima cittadina francese, è entrata a far parte della rete della Urban Vineyards Association, l’associazione internazionale che riunisce i vigneti sopravvissuti all’interno dei centri cittadini, fondata nel 2019 su impulso di Luca Balbiano che gestisce Villa della Regina a Torino. Sale così a nove il numero delle vigne associate e a tre quelle situate sul territorio francese.
Se infatti Avignone è celebre per le vicende storiche che la legano indissolubilmente alla storia papale, è meno noto che proprio all’interno del Palazzo dei Papi– capolavoro gotico che fu sede ufficiale di parte del Collegio Cardinalizio, oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO– è custodito un suggestivo vigneto la cui storia inizia nel XIII secolo.
Unica vigna intra-muros AOC francese, il Clos de la Vigne al Palais des Papes si affaccia sul centro storico di Avignone e sul Rodano dalla cima del Rocher des Doms, il celebre sperone roccioso situato sulla sponda destra del Rodano. Il Clos, inserito in un paesaggio urbano grandioso, è di proprietà della città di Avignone e, sin dall’impianto dei primi filari nel 1997, è gestito dalla Compagnons des Côtes du Rhônein collaborazione con il Lycée professionnel viticole d´Orange.
Il Clos fu relizzato in meno di vent’anni da due papi, Benedetto XII e Clemente VI, che decisero di destinare uno dei punti più panoramici e privilegiati del Palazzo all’affascinante arte della viticoltura. Oggi questo lembo di terra che testimonia l’illustre passato di Avignone ha un doppio valore per i visitatori: estetico per la splendida vista dalla cima del Rocher des Domse d’apprendimento per l’opportunità che offre nella conoscenza delle diverse varietà francesi.
Fra le viti impiantate, che contano circa 540 ceppi, si possono infatti trovare dieci vitigni autoctoni: per i rossi Grenache noir, Syrah, Carignan, Cinsault, Mourvèdre, Marselan e Counoise mentre per i bianchi il Grenache Blanc, Marsanne, Roussanne.
La vigna dei Papi si unisce a quella di Torino, Siena, Montmartre, Venezia (due vitigni), Milano, Palermo e Lione.
La Urban Vineyard Association si arricchisce così di un altro sito dal grande valore culturale, dando nuova spinta alla promozione del patrimonio rurale, storico e paesaggistico che questi filari urbani testimoniano e configurandosi come importante opportunità di sviluppo turistico che collega cultura ed enogastronomia.