Vino e amore si incontrano sui social network. Dal 14 al 17 febbraio alla scoperta dei vini umbri in 140 caratteri

“Dove non è vino non è amore, né altro diletto hanno i mortali”. Anche prima di Twitter, la poesia del vino si cantava in meno di 140 caratteri. A raccontare il vino e l’amore, due millenni e mezzo dopo Euripide, si cimenteranno più di trenta blogger da 12 Paesi, che in occasione degli Eventi Valentiniani, dal 14 al 17 febbraio, si danno appuntamento nella terra di San Valentino, Terni, per la prima edizione di Umbria for #winelovers, l’evento che racconta al mondo i vini dell’Umbria a suon di cinguettii. La manifestazione – presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a Roma – è promossa da Umbria Top, cooperativa umbra che riunisce oltre settanta cantine della regione, con Regione Umbria, Comune di Terni e Comunità Montana della Valnerina e con il sostegno della Camera di Commercio di Terni.

Per quattro giorni il polo culturale Caos si trasformerà in una cittadella del vino e dei sapori dove convergono esperti, operatori, neofiti e appassionati di tutto il mondo. Sono i #winelovers, comunità di blogger nata lo scorso anno sotto l’egida di San Valentino e che conta oggi oltre 10mila partecipanti sparsi per il pianeta a degustare e descrivere vini e terroir a colpi di tweet. Durante la manifestazione, basterà seguire su Twitter o sul sito www.umbriaforwinelovers.it l’hashtag #winelovers per scoprire in diretta i Vini di San Valentino, le migliori etichette dell’enologia umbra che guarda con sempre maggiore interesse all’estero. L’evento si inserisce infatti nelle azioni di internazionalizzazione del brand Umbria, in linea con quanto emerge dalla ricerca Nomisma condotta su operatori e opinion leader internazionali, secondo la quale il fattore strategico nella commercializzazione del vino all’estero è il territorio geografico di provenienza, prima ancora del nome del produttore.

 

Tra gli ospiti della manifestazione, il 14 e il 15 febbraio il Master of Wine californiano Patrick Farrell (del prestigioso istituto con sede a Londra che forma i più qualificati esperti internazionali di vino), che condurrà una degustazione alla cieca di 12 vini umbri. Focus inoltre sulla “web reputation” del vino, il 15 febbraio nel workshop con Rodolfo Baggio, professore di Economia del Turismo dell’Università Bocconi, e Luiz Alberto (The Wine Hub). Inoltre, seminari sui vini e territori dell’Umbria, corsi di degustazione sulle acque minerali, i “Salotti del Vino” con il Gambero Rosso e degustazioni aperte al pubblico con i Vini di San Valentino e la kermesse gastronomica I sapori della Valnerina.

 

Per Fernanda Cecchini, assessore all’Agricoltura della Regione Umbria: “È importante arrivare al più presto a un marchio ‘Umbria’ capace di comunicare all’estero l’eccellenza dei nostri vini, pur tutelando le loro differenze e specificità, in modo da evitare inutili frammentazioni e prepararsi a cogliere le grandi opportunità che ci vengono dall’esportazione. Il marchio regionale – aggiunge Cecchini – è uno strumento strategico per consolidare la visibilità e il valore delle nostre produzioni, con particolare attenzione ai mercati emergenti dai quali arrivano segnali importanti per l’export”.

Nel 2011 le esportazioni vinicole umbre sono state pari a circa 28.800.000 euro, con una variazione del +25% sull’anno precedente, indirizzandosi prevalentemente verso l’Unione

Europea (47%, in particolare Germania, Gran Bretagna, Olanda e Danimarca), Usa (27%),

Giappone (6%), Svizzera e Canada (5%), Russia (3%), Cina (2%) e Brasile (1%).

 

Ed è proprio su queste premesse che nasce il “Piano Vino” elaborato dalla Regione con le associazioni dei produttori e gli istituti Nomisma e Inea, ora entrato nella sua fase conclusiva, con l’obiettivo di una maggiore concentrazione di risorse e iniziative che permetta di avviare progetti di promo-commercializzazione più efficaci e adeguati all’evoluzione del mercato, sempre più attento ai nuovi concetti della “web reputation” e del “social marketing”.

 

”Guardiamo con grande interesse ai social network, che possono darci un contributo importante per far conoscere all’estero il brand Umbria e la nostra vocazione all’ospitalità – aggiunge Fabrizio Bracco, assessore al Turismo e Cultura della Regione. – Negli ultimi anni l’Umbria si è conquistata uno spazio sempre più importante nelle discussioni dei ‘bloggers’ internazionali, che in un certo senso perpetuano la nobile tradizione del reportage e del giornalismo di viaggio”.

 

 

Programma completo su www.umbriaforwinelovers.it