Presentati i dati di Siquria, l’ente certificatore che ha creato un “modello Veneto” apprezzato a livello nazionale. Durante l’incontro anticipato anche l’ingresso della denominazione Custoza nel sistema di certificazione, che completa il panorama delle denominazioni del Veneto occidentale.

E’ nata nel 2009 dall’amore per il proprio territorio e dalla volontà di proteggere le aziende vitivinicole, dalle più grandi alle meno strutturate. Siquria è l’ente di certificazione che da tre anni si occupa di garantire al consumatore la qualità del vino attraverso il controllo di ogni fase della produzione, dal vigneto alla bottiglia.

Nata dalle esigenze di uno specifico territorio oggi quest’ organo è divenuto uno strumento per migliorare la competitività delle cantine. “Mi piace pensare a Siquria non solo come obbligo di legge ma anche come punto di riferimento per le aziende. Se il nostro primo lavoro è garantire la qualità al mercato, oggi aiutiamo anche i produttori ad interpretate la legge e a ridurre la burocrazia“ dichiara il Presidente Luca Sartori.

Un’ambizione che potrebbe spingersi anche oltre, come affermato dal Sindaco di Verona Flavio Tosi che, durante il suo saluto, ha evidenziato come la garanzia offerta dal vino italiano con un sistema di certificazione serio possa divenire uno strumento per rendere più competitivo il nostro prodotto nel mercato internazionale.

Uno degli elementi distintivi di Siquria è essere nata per rispondere alle esigenze del proprio territorio e offrire alle aziende costi contenuti, snellimento della burocrazia ma anche un vero punto di riferimento per i dubbi in materia normativa da parte delle Aziende.

Questo modello vincente sta convincendo sempre più il mondo produttivo tanto che, durante la presentazione, è stato annunciato  l’ingresso nel sistema di certificazione anche della denominazione Custoza, l’unica ancora assente tra le realtà vinicole del veronese e del vicentino. Durante la presentazione, il direttore di Siquria Guido Giacometti ha evidenziato i numeri dei controlli svolti.  Se nel 2009 questi ammontavano a 649, nel 2011 sono arrivati a 1959 con una media di 8 verifiche  per ogni giorno lavorativo dell’anno.  E in risposta alla critica sulla lievitazione dei costi di mercato dovuta alla certificazione, Giacometti ha evidenziato come essa  incida in modo marginale sul valore di mercato del prodotto, con un’incidenza media dello 0,8 % .

Da gennaio ai servizi già svolti Siquria ha aggiunto, nella nuova sede di Pastrengo , il controllo sensoriale del prodotto attraverso le commissioni di degustazione.

Alla base di Siquria vi è la professionalità e la sinergia fra le forze in campo per evitare impennata di prezzi, ridurre la burocrazia e assicurare al consumatore l’autenticità del prodotto. A dimostrazione del lavoro sinergico, svolto durante l’incontro del 18 sono intervenuti anche Gianluca Fregolent, direttore dell’ICQ di Conegliano, e Paolo Guidi, Comandante Provinciale del  Corpo Forestale dello Stato di Verona.

La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Lucio Bussi de l’Arena che ha introdotto anche gli interventi di Pasqualino Cau, VicePresidente di Siquria, e Federica Festi, responsabile di Mediarete, software house che ha messo a punto il gestionale utilizzato da Siquria.Siquiria: il presidio