Barolo e Torgiano uniti nel segno della cultura e della civiltà del vino. Con l’obiettivo di stimolare la reciproca crescita culturale, sociale, turistica ed economica, il WiMu di Barolo e il Muvit di Torgiano stringono un Patto di Amicizia.
Da una parte il Wine Museum progettato dall’occhio visionario dell’architetto svizzero François Confino e inaugurato in Langa nel 2010 per offrire ai visitatori un’esperienza multisensoriale e di immersione, in una lettura estremamente moderna del mondo del vino. Dall’altra il Museo del Vino di Torgiano creato da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti nel 1974, il primo e pionieristico progetto in Italia di Museo dedicato alla cultura e la civiltà enoica che, con i suoi oltre 3500 reperti, rappresenta sicuramente l’esempio più significativo nel Paese per la qualità delle sue collezioni artistiche.
Il Patto di Amicizia verrà siglato a Barolo sabato 7 maggio, una data particolarmente significativa visto che si celebra la Giornata Nazionale della cultura del Vino e dell’Olio. La cerimonia si svolgerà nell’ambito di un evento organizzato in collaborazione con la Fondazione CRC che idealmente chiuderà il decennale del WiMu, le cui celebrazioni tra il 2020 e il 2021 sono state condizionate dalla pandemia.
L’appuntamento è alle 15,30 al Tempio dell’Enoturista con i saluti istituzionali del sindaco di Barolo, Renata Bianco, che aprirà la tavola rotonda “I musei del vino e la promozione territoriale tra storia, cultura e innovazione” con gli interventi di Claudio Bogetti, presidente della Barolo & Castles Foundation, Alessandra Muratore, direttore del WiMu, Teresa Severini, vice direttore della Fondazione Lungarotti, e Gemma Zaganelli, storica dell’arte della Fondazione Lungarotti.
Al dibattito, moderato da Tiziano Gaia, parteciperanno come ospiti anche Edoardo Accattino, curatore delle collezioni di Palazzo Barolo, Roberto Cerrato, direttore del sito Unesco Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, e Pietro Ratti del Museo Renato Ratti del Barolo e dei vini a La Morra. Le conclusioni saranno affidate a Francesco Cappello, vice presidente della Fondazione CRC.