Il 18 e il 19 gennaio con la Montefortiana sarà protagonista la bellezza del paesaggio del Soave, vero e proprio parco enologico da vivere

Sabato 18 e domenica 19 gennaio nell’Est Veronese sarà di scena la “grande bellezza”, quella del parco enologico del Soave che si appresta ad ospitare oltre 20.000 atleti, provenienti da tutto il mondo, che correranno in occasione della Montefortiana 2014, l’appuntamento sportivo che da 39 anni appassiona atleti di ogni età, voluto dal Gruppo Sportivo Valdalpone in collaborazione con le istituzioni locali e che vede il coinvolgimento diretto del Consorzio Tutela Vini del Soave.

 

Una bellezza grande ed intatta quindi quella di questo “wine park” che vede fondersi al suo interno tutti gli elementi che fanno del Soave una zona dove è desiderabile recarsi oltre ad essere un comprensorio produttivo d’eccellenza.

Sempre più infatti il territorio del Soave – quasi 7000 ettari di vigneto, distribuiti su 13 municipalità – viene percepito come un parco da vivere: qui sono sempre più numerosi i visitatori che scelgono di scoprire scorci inediti, a piedi, in bici o cavallo.

La zona del Soave si presta poiché di fatto è circoscritta, accessibile, ben distinta rispetto alle altre aree viticole e ricca di servizi sul territorio.

A dare ulteriore luce all’area sarà questo fine settimana la Montefortiana, la gara podistica non competitiva gemellata con la Maratona di Roma, con quella di New York e con la maratona di TaiPei.

 

Un’edizione importante quella del 2014 che vede nuovamente ribadita la forte coesione tra il Gruppo sportivo Valdalpone e il Consorzio Tutela Vini del Soave: sport, benessere, elevata qualità di vita, Made in Italy, si confermano infatti gli ingredienti imprescindibili di un cocktail accattivante in grado di attirare la curiosità degli sportivi e degli amanti del buon vivere da tutto il mondo.

 

Lo svolgimento impeccabile sarà garantito da uno staff di oltre 800 persone che per mesi lavorano perchè nulla sia lasciato al caso. Il resto lo fa il territorio, le inconfondibili colline del Soave Classico, che proprio per la loro particolare conformazione bene si prestano all’evento sportivo: lo sport, praticato in un ambiente sano, integro e pulito, risponde due volte alla ricerca di salute e di prevenzione per un corretto stile di vita.

Montefortiana poi, oltre alla gara sportiva, è sinonimo di accoglienza. Tutti i partecipanti nel corso della giornata possono assaggiare piatti e prodotti della cucina locale, in abbinamento al Soave nelle sue differenti declinazioni.

 

All’interno della manifestazione si terrà anche Passi nel Tempo, una marcia non competitiva di 10 chilometri coordinata dal Consorzio e dalla Strada del Vino Soave, che si svolgerà tra Monteforte d’Alpone e Soave, proposta per trasmettere in maniera piacevole e diretta a quanti prenderanno parte all’iniziativa i valori del paesaggio e del patrimonio storico e culturale della denominazione, definito non a caso, il vigneto più grande d’Europa.

«È sicuramente un modo originale e piacevole per avvicinarsi al Soave – spiega Arturo Stocchetti, Presidente del Consorzio del Soave – per rendersi conto delle bellezze paesaggistiche che caratterizzano la nostra zona di produzione. Il percorso previsto inoltre comprende soste e passaggi in zone quali Foscarino, Castellaro, Fittà, Costeggiola, aree specifiche da cui nascono alcuni tra i più pregiati cru del Soave. In questo caso lo sport diventa un veicolo promozionale importantissimo perchè attira sulle nostre colline migliaia di persone che hanno così l’opportunità di vedere dal vero dove nasce il Soave che poi andranno a degustare nei calici».

 

Accanto ai percorsi sportivi c’è poi il “Percorso dei “Dieci Capitelli”, un tracciato circolare di 10 chilometri percorribili tutto l’anno nella zona del Soave Classico.

L’itinerario lambisce dieci capitelli storici, come il Val Ponsara, Val dell’Acqua, il Foscarino, la Bassanella, tutte località che corrispondono ai siti di produzione del Soave, e sarà, per quanti lo percorreranno, un’occasione per stare all’aria aperta e riscoprire nello stesso tempo i tesori paesaggistici siti nella zona.