Si è conclusa ieri la prima edizione della manifestazione dedicata a cibo e cultura trapanesi

Gran finale con un weekend in piazza mercato del Pesce per Cùscusu, la rassegna enogastronomica svoltasi a Trapani dal 5 all’11 maggio con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale e culinario del territorio attraverso incontri, degustazioni, iniziative e concerti.

Per un’intera settimana la città si è trasformata in un grande laboratorio di cucina trapanese, con approfondimenti, incontri, prove pratiche dedicate ai tanti visitatori e appassionati. Un’opportunità per Trapani di far conoscere tesori “nascosti” grazie ai numerosi eventi e degustazioni organizzati all’interno di musei, ex chiese o conventi, cortili e piazze.

Hanno riscosso molto successo i laboratori di cùscusu, busiate e pesto trapanesi per adulti e i mini corsi di cucina dedicati agli alunni delle scuole elementari; ma anche i wine tasting e le esibizioni musicali in luoghi suggestivi del territorio. Fra gli eventi, molto apprezzato l’incontro fra arte e cucina locale al museo Pepoli, a cura dello chef Peppe Giùffrè e il direttore Enzo Biondo. Grande successo di partecipazione anche per la biciclettata sulla via del sale, organizzata dalla sezione locale della FIAB. E poi ancora concerti unici proposti dall’associazione Amici della Musica, la presentazione del libro “La cucina trapanese” di Alba Allotta e Giacomo Pilati alla biblioteca Fardelliana, itinerari a Erice, Castelvetrano, Marsala e Favignana e le visite guidate nell’oasi naturale delle Saline di Trapani e Paceco…

Una manifestazione corale resa possibile grazie alla collaborazione di numerosi enti, associazioni, chef e pasticceri, operatori culturali e del turismo coordinati dall’Associazione Trapaniwelcome, ideatrice dell’evento.

Un grazie sentito a tutti quelli che hanno collaborato cogliendo lo spirito di questa manifestazione – afferma il presidente di Trapaniwelcome, Paolo Salerno – ma provo anche un po’ di rammarico per chi l’ha snobbata…. E’ stata in ogni caso una grande festa che riporta all’attenzione la buona cucina, la storia e la cultura dell’area trapanese”.