Perlage alla ribalta nazionale ed internazionale nel 2011.

Premi, recensioni, menzioni. L’anno appena concluso si è rivelato ricco di soddisfazioni per l’azienda Perlage, prima realtà bio della zona del Prosecco ed unica produttrice di spumante senza solfiti, non solo sul piano nazionale ma anche su quello internazionale.

Molti giornalisti ed esperti del settore hanno sottolineato, quindi, il lavoro svolto e l’impegno che la famiglia Nardi  ed il suo staff mettono quotidianamente nel portare avanti non solo una produzione legata alla qualità, ma soprattutto una filosofia legata al biologico ed al biodinamico.

Un percorso vissuto dal 1985, anno di nascita (già come azienda certificata bio, in un periodo in cui questa scelta era decisamente innovativa) e che ha l’ha visto passare dalla certificazione bio alla biodinamica con l’intento di fare bollicine che rispettassero il territorio, il consumatore e l’ambiente.

L’estero “parla” attraverso la bella recensione sul Col di Manza pubblicata sul New York Times e con la rivista inglese Decanter che annovera il Prosecco Superiore 2010 Perlage Animae Brut tra i migliori 10, assegnando le 5 stelle (mentre il Pinot Grigio è stato, sempre per la rivista britannica medaglia d’argento 2011). Un vino, questo cru millesimato da vendemmie selezionate e vinificato senza solfiti, che si è aggiudicato anche la medaglia d’oro al Mundus Vini Biofach, di Norimberga.

L’azienda in sé, inoltre, sempre a livello internazionale, ha ottenuto anche il premio Organic Food Award 2011 della Soil Organic Food Association, la più prestigiosa e accreditata associazione nel mondo che si occupa di selezionare i migliori prodotti certificati come biologici all’interno dell’unione Europea.

Anche la stampa italiana si sofferma sull’azienda. In un articolo apparso sulla rivista Artù e dedicato al mondo del Prosecco, il giornalista Roger Sesto ha identificato l’azienda Perlage come meritevole di menzione.

Perlage ha avuto anche una bella scheda sulla guida Slowine dello Slow food.

«Non possiamo che essere soddisfatti di questo anno – spiega la responsabile della comunicazione, Erika Gallon –. Siamo però anche consapevoli che questo sia un riconoscimento al lavoro fatto, ma anche una spinta a migliorarsi sempre di più».