Migliore Enotecario Professionista d’Italia. Silvia Angelozzi e Daniele Liurni

Tutti Under 40 i vincitori della terza edizione del Concorso Miglior Enotecario Professionista d’Italia, organizzato da AEPI (Associazione Enotecari Professionisti Italiani) e conclusosi a Roma a Palazzo Valentini.

Giovane, professionale, empatico, dotato di capacità manageriali. È questo l’identikit dell’Enotecario Professionista che emerge dai risultati del Concorso Migliore Enotecario Professionista d’Italia.

I vincitori hanno infatti tutti meno di quarant’anni e sono Silvia Angelozzi per la categoria Enoteche con mescita, Daniele Liurni con il doppio premio Enoteche con asporto e Migliore Enoteca di Roma Città Metropolitana, Daniele Leopardi, Migliore Enotecario italiano all’Estero a Parigi, e Mattia Manganaro, Miglior Enotecario Under 30. Ciò che emerge dal Concorso è un elemento importante per l’intero settore.

Migliore Enotecario Professionista d’Italia. Mattia Manganaro

Gli Enotecari Professionisti sono giovani, molto preparati e sanno unire sensibilità, doti comunicative e manageriali, preparazione tecnica e capacità di capire le tendenze del futuro. Un elemento, quest’ultimo, particolarmente importante. Dalle prove di gara risulta infatti che anche la maggiore sfida per il settore enologico, avvicinare i vini ai giovani, può essere vinta a patto di cambiare approccio.

Secondo i vincitori del Concorso, i giovani consumano il vino se vengono lasciati liberi di scegliere, esprimersi e interpretare il proprio gusto. Bisogna quindi lavorare “per sottrazione”, raccontare meno e coinvolgere di più. Ciò significa anche saper ascoltare, cosa che, spesso, il mondo del vino fa poco. L’enotecario professionista, in questo senso, può essere l’interprete del pensiero e un trait d’union tra consumatore e produttore.

Come afferma il presidente AEPI Filippo Gastaldi: «L’enotecario ha il compito di avvicinare al vino con professionalità senza intimorire le persone, trasmettendo passione ma anche rispetto per ogni cliente, che non deve essere visto come un numero, ma come una persona con proprie esigenze, possibilità e gusti». 

Migliore Enotecario Professionista d’Italia. Daniele Leopardi

La giornata si è conclusa con l’assegnazione del titolo di Ambasciatore AEPI a Carlo Hausmann, Direttore Generale di Agro Camera.

Il Concorso si avvale del Patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), della Regione Lazio e della Città Metropolitana Roma Capitale. È realizzato in collaborazione con Vinarius Associazione Enoteche Italiane con il sostegno del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio Collio, Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo, Istituto Tutela della Grappa del Trentino e Consorzio di Tutela Vini del Trentino. Sono inoltre partners il Bureau du Champagne, che rappresenta il Comité Champagne in Italia, e l’Enoteca del Barolo.

Chi è l’Enotecario Professionista

L’Enotecario si sta affermando come una figura complessa e multifunzionale, non limitata alla semplice vendita di vino. Oltre a consigliare sulla scelta di acquisto di vini, organizza corsi di avvicinamento al vino, gestisce degustazioni private e offre consulenze personalizzate per la gestione di cantine. 

Inoltre, l’Enotecario è in grado di stimare il valore di bottiglie pregiate, operando in un mercato monitorato dall’indice LivEx che evidenzia la solidità del settore anche in tempi di crisi.

Non da ultimo, l’Enotecario è un comunicatore attivo, collaborando con riviste, influenzando i social media e partecipando a giurie di concorsi enologici, contribuendo così a diffondere la cultura del vino.