Il ministro per le politiche agricole, in visita alle aziende del Soave, ha sottolineato l’efficienza del Sistema nelle attività di promozione all’estero
Il Sistema Soave potrà continuare nell’attività valorizzazione e di promozione sui mercati esteri per il periodo 2014 – 2020. Ad affermalo il Ministro per le politiche agricole Mario Catania, in visita alle aziende del Soave lo scorso sabato 2 febbraio, che ha sottolineato come il comparto vitivinicolo abbia saputo cogliere le opportunità fornite dai fondi europei dell’OCM vino.
La visita del ministro Catania ha coinciso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’introduzione del tappo a vite anche per il Soave Classico, a seguito della modifica del disciplinare di produzione.
Il ministro ha ricordato l’importanza del mantenimento dei diritti di reimpianto, dopo una lunga battaglia contro alcuni paesi del Nord Europa, a tutela delle aree viticole di collina più antiche.
Si è inoltre impegnato nel rilanciare il vino come alimento e valore culturale della dieta mediterranea per arginare il calo dei consumi sul mercato interno.
<<Attraverso il lavoro del consorzio che fa da collettore e da supporto alle iniziative promozionali di ogni azienda – ha sottolineato Arturo Stocchetti, presidente del consorzio del Soave, di ritorno dalla recente missione negli USA in collaborazione con Vinitaly International – è possibile cogliere obiettivi molto ambiziosi. I dati di crescita e d’interesse per il Soave in America lo testimoniano con evidenza>>.
Da un lato spazio ai mercati esteri, dall’altro forte attenzione al territorio e ai vigneti.
<<Molto è stato fatto dalle aziende e dalle amministrazioni comunali – ha sottolineato Carlo Tessari, sindaco di Monteforte d’Alpone – quando quattro anni fa siamo stati colpi dall’alluvione. Ma è necessario, da parte del governo, una particolare attenzione per la tutela di questo comprensorio produttivo, anche attraverso strumenti come il credito per risolvere la questione dell’irrigazione in collina>>.
Quello delle criticità idriche si conferma un tema fondamentale per il comprensorio produttivo del Soave, 13 municipalità appartenenti alla doc, al cui interno quelli di Monteforte e Soave, come certificato dall’ultimo censimento dell’ISTAT, sono i due comuni a più alta intensità viticola d’Italia con oltre l’85% della superficie comunale investita a vigneto specializzato.
<<E’ necessario rivedere alcuni parametri relativi ai fondi per la riconversione viticola – ha sottolineato Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – in quanto poco efficaci in un sistema caratterizzato da aziende piccole e molto frazionate. Allo stesso tempo si rende urgente attivare tutti gli strumenti per difendere i nostri vitigni e le nostre denominazioni sui mercati magari inserendo le relative spese di tutela nei nuovi programmi di finanziamento>>.
Il ministro ha raccolto i suggerimenti confermando il suo impegno per un più puntuale utilizzo delle risorse a disposizione del comparto vino e per alleggerire il peso della burocrazia.