In vista dell’anniversario della scomparsa del grande, Gino Giunti e Slow Food Editore pubblicano il libro

di Gian Arturo Rota e Nichi Stefi

Prefazione di Carlo Petrini

A otto anni dalla scomparsa di Luigi Veronelli, avvenuta il 29 novembre 2004, presentato a Borgo Antico San Vitale | Distilleria in Franciacorta il primo libro sul padre (un riconoscimento all’unanimità) della cultura materiale italiana in declinazione enogastronomica.

Non una biografia, piuttosto un’indagine su chi sia stato l’uomo Veronelli.

Un giornalista? Sì, ma è riduttivo.

Uno scrittore? Meglio.

Uno che si è occupato di vini e di cibi? Certo, ma dentro ci ha visto di tutto, dall’amore all’amicizia, all’eros, alla libertà, alla bellezza.

Un rivoluzionario? Si direbbe di no, ma ha cambiato il mondo dell’enogastronomia. Un politico? Aborriva i politici, lui anarchico, questo sì, ma a modo suo.

Un filosofo? Anche, ma non un maestro, né un professore, né un cattedratico, “solo” un notaro.

 

Aneddoti e citazioni (appunti, disegni, parole, molti gustosamente inediti) si intrecciano a riflessioni e cronache, seguendo il filo conduttore di una vita spesa ad assumere le istanze dell’universo contadino e a godere di ogni attimo con pienezza e senso di responsabilità.

Un libro-puzzle, a frammenti rigorosamente in ordine alfabetico (l’unica regola mai infranta da Veronelli: esiste l’alfabeto, è così semplice, così chiaro, così condiviso) e ricomponibili attraverso il suo rapporto speciale con il vino, la lettura, la scrittura, la donna, le arti e la filosofia.

Libri e trasmissioni televisive, interventi a convegni, improperi, poesie, anagrammi. Tutto convive in questo volume sulla persona di Veronelli che i due autori, a lui tanto contigui, hanno organizzato in modo da far uscire un ritratto esauriente del Veronelli reale, egocentrico e generoso, puntiglioso e permissivo, istintivo e razionale, in una parola complesso.

Gli autori

Gian Arturo Rota: classe 1964 (annata grande per i vini), conosce Luigi Veronelli quando è ancora studente universitario e quell’incontro diventa la scintilla di un rapporto ventennale.

Ha diretto Veronelli Editore, per cui ha curato a lungo la guida ai ristoranti e scritto i volumi Sagre e feste d’Italia e Dizionarietto Gastronomico; per Class Editori Mangiare Lungocosta. È stato Giurato nel concorso Uovo d’Oro nel programma La prova del cuoco (Rai Uno).

È responsabile dell’Archivio Veronelli e del sito Casa Veronelli. Collabora con SpiritodiVino e Monsieur.

Nichi Stefi: autore televisivo e teatrale laureatosi in Estetica con Gillo Dorfles, per la Rai ha diretto tra l’altro Linea Verde, Star bene a tavola e Il viaggio sentimentale nell’Italia dei vini, maturando un profondo legame professionale e personale con Veronelli.

In campo enoico ha scritto I vignaioli storici, Il Porto, Progetto di un vino, Giacomo Bologna. Ha curato la guida Gli spumanti d’Italia e diretto per Veronelli Editore la collana I Semi e la rivista Ex Vinis.

Titolo Luigi Veronelli. La vita è troppo breve per bere vini cattivi

Autori Gian Arturo Rota e Nichi Stefi

Prefazione Carlo Petrini

Editori Giunti Editore – Slow Food Editore

Pagine 320 (con immagini: fotografie e documenti)

Prezzo 16,50 euro

In libreria 31 ottobre 2012