Oltre 200 persone alla tavola rotonda che ha aperto il 31 gennaio il Master Ca’ Foscari in Cultura del Cibo e del Vino

Giovedì 31 gennaio, alla presenza del Prorettore Stefano Gasparri e del sindaco Bernardino Zambon, si è tenuto a Valdobbiadene l’evento inaugurale del Master Ca’ Foscari in Cultura del Cibo e del Vino: oltre 200 persone hanno seguito la dinamica tavola rotonda “L’enogastronomia di eccellenza: una possibile via d’uscita dalla crisi?”. Moderati dal brillante Claudio Campagnolo – giornalista di Radio Padova la radio del Veneto -, sono intervenuti Gianluca Bisol – Presidente del Master Club e dg di Bisol -, Massimo De Nardo – titolare della cantina Fasol Menin -, Paolo Vico - imprenditore nell’alimentare e nel turismo di lusso - e Antonino Padovese - firma del Corriere Veneto e Presidente dell’Associazione stampa padovana -. Gianluca Bisol, principale fautore del Master a Valdobbiadene, ha così risposto alla domanda-titolo dell’incontro: “Cultura del cibo e del vino: mettiamo a valore questo tesoro che il mondo ci ammira, servono incentivi e dobbiam pensare ai giovani”. “L’agroalimentare è profondamente radicato nel nostro territorio, investire nel settore significa creare occupazione e, soprattutto, aumentare il valore della qualità della vita: le nostre DOC, DOCG e DOP sono perle, prodotti indissolubilmente legati al territorio di origine”. Interessanti le opinioni di chi, come De Nardo e Vico, proviene da significative realtà di successo, per poi investire risorse ed energie in altrettanti importanti progetti nel settore dell’enogastronomia, del turismo e “del prodotto cultura”, come ha definito Antonino Padovese. Paolo Vico, forte di una lunga esperienza di trader a Wall Street , è ora protagonista di prestigiose realtà, dal lussuoso Magna Pars Suites Milano al progetto di un raffinato resort sul Golfo dell’Argentario in Toscana, ha sottolineato: “Il marchio Italia all’estero è forte. Le aziende italiane devono unirsi e promuovere l’Italia all’estero, senza speculazioni: sarà questa la chiave del successo”. Confermato da De Nardo, manager dell’informatica gestionale che ha girato il mondo e che ora investe nel Prosecco: “Eataly a New York ha accolto 7 milioni di visitatori in due anni, la meta più visitata della città”. Alberto Baban - Presidente Piccola Industria di Confindustria Veneto e Presidente di VeNetWork – ha sostenuto: “Lifestyle Italy: l’Italia ha inventato il sistema Food nel mondo e l’enogastronomia è il più grande esempio di internazionalizzazione.

Erano presenti, tra gli altri, Innocente Nardi – presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene -, Paolo Doglioni – Vicepresidente Vicario del Centro Estero Veneto e Presidente della Camera di Commercio di Belluno – e imprenditori quali Luca Zuccato e Elisa Anselmi, nonché Floriano Zambon, Vicepresidente della Provincia Treviso.

Al buffet finale, in abbinamento a Bisol e Jeio, sono state degustate le eccellenze dei partner del Master: Bibanesi, Forno d’Asolo, Perenzin, Salumi De Stefani, Zuccato.

Il Master rappresenta dunque la risposta formativa alla crescente richiesta di qualificate competenze nella tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio turistico ed enogastronomico: un progetto moderno e ricco di novità, come confermano il direttore prof. Roberto Stevanato e la codirettrice prof.ssa Christine Mauracher, professore associato all’Università Ca’ Foscari, docente di “Economia e marketing agroalimentare”, esperta di tematiche legate al turismo. Il Master si tiene nel territorio, trasmette un autentico sentire del prodotto e offre la possibilità di entrar in contatto con imprenditori e opinion leader di settore. E’ previsto un tirocinio obbligatorio di 300 ore in aziende del territorio che agevolerà l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.