Il Museo di Palazzo Forti ospiterà il prossimo 5 aprile l’evento di presentazione del Chianti Classico Gran Selezione, nuova punta della piramide qualitativa della storica DOCG Toscana

Quando l’espressione umana, in tutte le sue forme, raggiunge l’apice del genio creativo e razionale, si trasforma in eccellenza. Sia che si parli di arte figurativa, musicale o enologica i suoi artefici e gli strumenti che concorrono all’Opera finale diventano testimoni della bellezza universale. Così succede che una delle più importanti denominazioni enologiche del mondo, il Chianti Classico, scelga di unire i luoghi della cultura per eccellenza per presentare una nuova tipologia di vino, la “Gran Selezione”, massima espressione della produzione del Gallo Nero, nata lo scorso 17 febbraio nella splendida cornice del Salone dei 500 di Palazzo Vecchio a Firenze.

 

Declinando lo stesso concetto il Chianti Classico presenta la Gran Selezione a Verona la sera del 5 aprile alla vigilia di Vinitaly, nelle sale dell’Accademia Museo Opera a Palazzo Forti, custodi di testimonianze uniche dell’espressione musicale più alta, quell’Opera che proprio a Verona trova il suo Teatro per eccellenza.

 

L’evento avrà inizio alle ore 19.00 con un intervista-dibattito condotta dal “Doctor Wine” Daniele Cernilli che presenterà la nuova tipologia insieme al Presidente del Consorzio Sergio Zingarelli e al Direttore Generale Giuseppe Liberatore. Subito dopo partirà un viaggio virtuale nel territorio del Chianti Classico attraverso i banchi di assaggio delle diverse etichette di Gran Selezione divise per provenienza geografica. Ad accompagnare il pubblico ci sarà una guida d’eccezione, il Sommelier migliore del mondo Luca Gardini.

Ambasciatore gastronomico del Gallo Nero durante la cena sarà invece Dario Cecchini che cucinerà la sua “ciccia” nel suggestivo chiostro del Museo.

Tanti i signori del vino presenti alla serata, dalla A di Antinori alla Z di Zonin, per un totale di xxx aziende e in particolare:

Antinori nel Chianti Classico; Bibbiano; Bindi Sergardi; Casaloste; Castelli del Grevepesa; Castello d’Albola ; Castello di Ama ; Castello di Fonterutoli; Castello di Gabbiano; Castello di Selvole; Castello di Verrazzano; Castello di Volpaia; Castello La Leccia; Castello Vicchiomaggio; Colle Bereto; Fattoria di Montemaggio; Fattoria Viticcio; Felsina; Fontodi; I Fabbri; Il Molino di Grace; Lornano; Losi Querciavalle; Luiano; Renzo Marinai; Rocca delle Macìè; Rocca di Castagnoli; Ruffino; San Fabiano Calcinaia; San Felice; San Vincenti; Tenuta di Lilliano; Vignamaggio; Vignole; Villa Calcinaia.

Chianti Classico Gran Selezione

Carta d’identità

Con le modifiche al disciplinare di produzione approvate dall’Assemblea dei Soci del Consorzio Vino Chianti Classico, nel gennaio 2013 è stato dato il definitivo avvio ad un radicale processo di rinnovamento della storica DOCG toscana, definito dalla critica e dagli addetti ai lavori come un vero e proprio “riassetto” della denominazione.

Una delle principali novità introdotte è la nascita di una nuova tipologia di Chianti Classico, la Gran Selezione, nuovo vertice di una denominazione fino a oggi presente sul mercato nelle sole tipologie Annata e Riserva. La Gran Selezione rappresenta circa il 10% della produzione del Chianti Classico per un valore complessivo che si aggira tra i 70 e i 100 milioni di euro.

 

“Il Chianti Classico è la prima denominazione al mondo ad aver introdotto una nuova tipologia di eccellenza nella propria piramide qualitativa” afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico. “Un caso unico, una sfida che il Gallo Nero lancia al mondo enologico nella convinzione che per rinnovare una storia di 300 anni caratterizzata da grandi passioni e grandi successi, per valorizzare ulteriormente il territorio e affermarsi sui mercati internazionali, sia necessario continuare a credere ed investire sulla qualità del prodotto”.

 

UNA SCELTA STORICA. E’ la prima volta che nella legislazione vitivinicola italiana viene introdotta una nuova tipologia di vino posta al vertice della piramide qualitativa di una denominazione, ed è anche la prima volta che una rivoluzione normativa di così ampia portata viene conseguita grazie alle decisione degli stessi produttori, ovvero i circa 600 soci del Consorzio.

Il Chianti Classico è la prima denominazione in Italia a puntare verso l’alto, a decidere di valorizzare il tutto partendo dalle sue eccellenze qualitative. Una decisione in controtendenza con quanto avviene nel resto del mondo, con l’obiettivo di stratificare verso l’alto l’offerta enologica del territorio.

 

VINI DI VIGNA. La Gran Selezione è un vino prodotto da uve di esclusiva pertinenza aziendale, coltivate nei vigneti più vocati e con regole severe che lo rendono un vino di grande pregio, un nuovo punto di riferimento nel panorama enologico internazionale.

Oltre a prevedere caratteristiche chimiche e organolettiche idonee a vini di elevata qualità, la Gran Selezione potrà essere commercializzata solo dopo un invecchiamento minimo di 30 mesi ed un periodo obbligatorio di affinamento in bottiglia.

 

La Gran Selezione ha anche il merito di esaltare i diversi caratteri di un territorio ampio e poliforme, diviso in nove comuni e in zone climaticamente e pedologicamente differenti, ma unite dall’inconfondibile “firma” del Sangiovese.

Dal punto di vista organolettico, la Gran Selezione è un vino di struttura importante, che grazie alla selezione delle uve e al lungo affinamento consegue equilibrio ed armonia superiori, profondità gustativa e complessità aromatica. Al palato abbina immediatezza di frutto unitamente alle affascinanti nuance tipiche dei vini capaci di una lunga evoluzione.

 

COME NASCE LA GRAN SELEZIONE. Il percorso che ha portato al varo della Gran Selezione è iniziato circa tre anni fa: prima con un’ampia discussione all’interno del corpo sociale sulle modifiche da apportare al disciplinare, e successivamente con l’assolvimento delle formali procedure di approvazione all’interno del Consiglio di Amministrazione e in sede Assembleare.

Il passo ulteriore è consistito nella presentazione della nuova disciplina alla Regione Toscana e successivamente al MiPAAF, per concludere l’iter con la definitiva approvazione da parte del Comitato Nazionale Vini (lo scorso settembre) e infine con la notifica del disciplinare alla Commissione Europea.

In attesa che la Commissione recepisca le nuove regole, il disciplinare del Chianti Classico gode oggi della Protezione Nazionale Transitoria ed è quindi pienamente operativo come previsto dal regolamento UE n. 607/2009.

 

LA GRAN SELEZIONE NEL MONDO. Il Chianti Classico Gran Selezione è pronto per essere presentato al mondo. Dopo la grande Anteprima di Firenze, il Consorzio ha programmato un road show che toccherà tutti i principali mercati del Gallo Nero, sia in Europa che oltre-oceano, a partire da Germania (marzo, ProWein) Stati Uniti (maggio) e Canada (giugno), per concludersi in autunno con le tappe sui principali mercati asiatici (Cina, Corea, Giappone).