Sarà presentata sabato 1° dicembre a Montalcino l’edizione 2013 di ViniBuoni d’Italia, l’unica guida dedicata ai vini da vitigni autoctoni. Nell’occasione verranno assegnati i diplomi di merito alle aziende toscane che hanno ottenuto la Golden Star.

Il Brunello di Montalcino riscuote ancora grandi successi tra le guide enologiche italiane. L’ultima in ordine di tempo a premiare il grande rosso montalcinese è la guida “ViniBuoni d’Italia 2013”, unica nel panorama nazionale ed internazionale dedicata esclusivamente ai vini da vitigni autoctoni, cioè a quei vini prodotti al 100% nella penisola da oltre 300 anni.

 

La guida, che sarà presentata sabato 1° dicembre alle ore 10.30 presso il Teatro degli Astrusi di Montalcino,   ha assegnato numerosi riconoscimenti ad altrettante etichette montalcinesi, sia di Brunello sia di Rosso, suddivisi nelle 3 categorie Corone, Golden Star e Vini da non perdere. La Toscana è stata tra le regioni più “blasonate”, insieme al Piemonte, con 34 corone.

«Ci onora la volontà dei curatori di recarsi anche quest’anno a Montalcino per presentare la guida – ha commentato il Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci. Nonostante il nostro vino abbia “soltanto” 150 anni di storia, i valori di autenticità e forza della tradizione di cui questa guida si fa portavoce incarnano perfettamente lo spirito che da sempre anima i nostri produttori».

 

CORONE

Biondi Santi Franco -Tenuta Greppo – Brunello di Montalcino Docg Riserva Tenuta Greppo 2006

Cerbaiona – Brunello di Montalcino Docg 2007

Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Docg Riserva Poggio al Vento 2004

Le Macioche – Palazzina – Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006

Le Ragnaie – Brunello di Montalcino Docg Ragnaie V.V. 2007

Pietroso – Brunello di Montalcino Docg 2007

Poggio di Sotto – Brunello di Montalcino Docg 2007

Poggio di Sotto – Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006

Poggio di Sotto – Rosso di Montalcino Doc 2009

Salvioni – La Cerbaiola – Brunello di Montalcino Docg 2007

Sesti – Brunello di Montalcino Docg Riserva Phenomena 2006

Siro Pacenti – Brunello di Montalcino Docg Riserva PS 2006

Tenuta Le Potazzine – Brunello di Montalcino Docg 2007

Tiezzi – Brunello di Montalcino Docg Vigna Soccorso 2007

Val di Suga – Tenimenti Angelini – Brunello di Montalcino Docg Vigna Spuntali 2006

GOLDEN STAR

Biondi Santi Franco -Tenuta Greppo – Brunello di Montalcino Docg Tenuta Greppo 2007

Cerbaiona – Rosso di Montalcino Doc 2009

Gianni Brunelli -Le Chiuse di Sotto – Brunello di Montalcino Docg 2007

Il Marroneto – Brunello di Montalcino Docg Selezione Madonna delle Grazie 2007

Le Chiuse – Brunello di Montalcino Docg Riserva 2006

Lisini – Brunello di Montalcino Docg Ugolaia 2006

Mastrojanni – Brunello di Montalcino Docg Vigna Schiena d’Asino 2007

Siro Pacenti – Rosso di Montalcino Doc 2010

Tenuta Il Poggione – Brunello di Montalcino Docg Riserva Vigna Paganelli 2006

VINI DA NON PERDERE

Celestino Pecci

Col di Lamo

Coldisole

Fornacina

Il Poggiolo – Rodolfo Cosimi

La Magia

La Mannella

La Palazzetta

Pian delle Querci

Podere Paganico

Tenuta San Giorgio

Terralsole

Vasco Sassetti

Ventolaio

 

I produttori dei vini di Montalcino sono 250 (di cui 208 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt.

Mediamente ogni anno sono prodotte 8.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo.

La produzione è esportata per il 65%; il principale mercato è rappresentato dagli Stati Uniti (25%), seguito dalla Germania (7,5%) e dai principali paesi europei.

Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di Euro.

Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.