Dea, musa ispiratrice, baccante o artista? L’8 marzo al Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) e al Museo del Vino di Torgiano (MUVIT) un rebus tra le opere svela alle visitatrici la figura femminile che più le rispecchia.
È ‘La donna del mistero’, l’iniziativa della Fondazione Lungarotti in occasione della Giornata internazionale della donna, che accoglie le figlie di Venere con una visita speciale alla scoperta delle protagoniste dei musei, attraverso la cultura millenaria del vino e dell’olio. E dopo uno scatto social con la propria alter ego del passato, appuntamento all’Osteria del Museo per un aperitivo.
Per la festa della donna porte aperte anche alla Cantina Lungarotti di Torgiano per una visita guidata (ore 11.00) accompagnata da calice di Brut Rosé e mimose.
Giornata internazionale della donna – ‘La donna del mistero’
Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) e Museo del Vino di Torgiano (MUVIT)
info: prenotazionimusei@lungarotti.it
Cantina Lungarotti Torgiano
Visita guidata ore 11,00 e brindisi: enoteca@lungarotti.it
MUVIT– Museo del Vino (1974): più di quarant’anni di cultura. Recensito dal New York Times come “il migliore in Italia” per la qualità delle sue collezioni artistiche, il Museo del Vino di Torgiano rappresenta una meta irrinunciabile per conoscere e approfondire la storia e la civiltà del vino. In esposizione permanente, a Palazzo Graziani Baglioni, le sue raccolte archeologiche, storiche ed artistiche (oltre 3000 reperti) testimoniano gli usi e i significati culturali del vino e raccontano, in un affascinante percorso la storia, l’evoluzione tecnica e l’immaginario che ruota intorno al vino nel corso di 5000 anni.
MOO – Museo dell’Olivo e dell’Olio (2000). Principale simbolo della cultura mediterranea, l’olivo e l’olio sono oggetto di un insolito percorso museale che ne esplora gli usi, spesso sconosciuti, e le valenze simboliche e propiziatorie che li accompagnano nell’immaginario popolare: l’origine mitologica della pianta, l’olio nella religione, nella medicina, nell’alimentazione, nella cosmesi e nello sport e in particolare come fonte di illuminazione, sono documentati da collezioni artistiche, archeologiche e tecniche.