Donnafugata per Pantelleria Josè e Antonio Rallo e uva passa ph AnnaPakula

Si iniziano a vedere i primi frutti delle iniziative in favore della tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico dell’isola di Pantelleria dopo l’incendio del 2016.

Era il 28 maggio del 2016 quando a Pantelleria divampava un incendio che alimentato dai forti venti di scirocco, si protrasse per giorni, bruciando centinaia di ettari di bosco. Allo sgomento seguì la risposta corale di istituzioni, associazioni e cittadini: a luglio Pantelleria divenne Parco Nazionale, il 1° in Sicilia, e poco dopo il Comitato Parchi per Kyoto lanciò una raccolta fondi per il rimboschimento.

Quell’anno, con il proprio staff di agronomi, l’azienda vitivinicola Donnafugata raccolse semi della macchia mediterranea dell’isola. I semi di Periploca e di Cisto – arbusti autoctoni di Pantelleria – sono stati fatti germinare e crescere in vivaio, e infine sono state invasate; le 1.200 piante così ottenute, sono state donate al Comune di Pantelleria e saranno in questi giorni messe a dimora nelle prime aree a verde pubblico individuate dall’Amministrazione.

L’intervento voluto da Donnafugata oltre a contribuire a migliorare il decoro urbano del centro di Pantelleria, ha una valenza simbolica: promuovere il valore della biodiversità, della natura e del paesaggio dell’isola.

Il 21 marzo Donnafugata parteciperà a “La primavera degli Alberi”, l’iniziativa voluta dal Sindaco Salvatore Gino Gabriele – adesso anche Presidente del Parco di Pantelleria – in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente ed il Comitato Parchi per Kyoto.

Con il coinvolgimento degli alunni delle scuole di Pantelleria, saranno presentate le aree a verde realizzate da Donnafugata, sarà inaugurata, al Castello, la mostra “A passi di biodiversità” curata dal Ministero dell’ambiente e sarà anche presentato il primo intervento di piantumazione frutto della raccolta fondi avviata dal Comitato Parchi per Kyoto, nato dalla collaborazione tra Federparchi, Kyoto Club, Legambiente e Marevivo.