Esordio nel settore vino per il nuovo ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli con la visita all’azienda Corte Figaretto (Poiano, VR) del Consorzio tutela vini Valpolicella.

“Il settore del vino va inserito a pieno diritto in un contesto di rilancio del Paese – ha detto il ministro Patuanelli, e la Valpolicella ne è un esempio anche con la crescita di nuove aziende condotte da giovani. Con il Mise – ha aggiunto – si può lavorare su diversi fronti, dai rapporti commerciali fino al turismo, quest’ultimo troppo spesso affidato al moto spontaneo dell’ospite”.

Sul passaggio delle deleghe legate all’export, per il ministro “è una scelta che può dare quel supporto sin qui mancato: in molti Paesi infatti, a partire dalla Cina, se non c’è la diplomazia non si accede alle relazioni commerciali. Per questo il passaggio agli Esteri è stato determinato non da una scelta politica ma strategica.

Il ministero dello Sviluppo economico manterrà comunque alcuni elementi strategici per l’export, come il concerto sul piano per l’internazionalizzazione del made in Italy, la supervisione – assieme agli Affari Esteri – dell’Ice e il ruolo delle Camere di Commercio nel mondo. Andrò con il ministro Di Maio all’estero – ha concluso – per supportare le imprese nel business”.

Mappa della Valpolicella

Per il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori: “L’incontro è andato bene ed è sembrato molto più di una visita informale. Particolare attenzione è stata riservata al progetto sostenibile del Consorzio (RRR – Riduci, Rispetta, Risparmia), a quello turistico fino alle tematiche legate alla formazione e al rapporto con il retail in un contesto di forte crescita dei canali di vendita digitali”.

“Abbiamo consegnato al ministro un dossier sulla denominazione, a partire dai suoi obiettivi sostenibili e dalla sua vocazione d’impresa – ha aggiunto il direttore del Consorzio Olga Bussinello -. È stata l’occasione per avviare un rapporto e definire opportunità di dialogo che avranno un seguito importante nei prossimi mesi”.

Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella

Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo.

Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione.

L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane. Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara.

I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg.